sabato 31 dicembre 2011

Auguri



Da tutto il Comitato Provicnciale di Cremona dell'Unione Nazionale Consumatori un augurio per l'anno che verrà, il 2012, che ci vedrà ancora a fianco dei nostri associati e dei consumatori, in difesa dei loro diritti, aiutandoli ad evitare i tranelli e ad acquistare con consapevolezza.

Buona 2012 a tutti.

venerdì 30 dicembre 2011

Capodanno: come scegliere cotechino e zampone e come scegliere e conservare lo spumante

Zampone e Cotechino

Da Nord al Sud del Paese ogni regione ha la sua tradizione culinaria, ma zampone e cotechino rimangono i principi delle tavole di Capodanno di tutta Italia. Scegliere un prodotto di qualità non è mai facile, nonostante etichette sempre più precise e marchi di qualità stabiliti per legge.

La prima difficoltà i consumatori la affrontano nel distinguere un insaccato piuttosto che un altro. Ricordiamo che tecnicamente la differenza sta nel fatto che il cotechino è racchiuso in un budello naturale e artificiale mentre lo zampone è insaccato nella pelle del piede del maiale. In entrambi i casi è sempre bene leggere le etichette che devono riportare la denominazione, gli ingredienti e la provenienza geografica.

Non dimentichiamo infine che si tratta di alimenti calorici di cui non bisogna abusare, soprattutto in questo periodo quando pranzi e cene sono già molto abbondanti.

Autore: Agostino Macrì

Spumante
“Festeggiare brindando con prodotti di qualità e se possibile italiani, a cominciare dallo spumante, vero fiore all’occhiello della produzione nostrana”. E’ quanto suggerisce Agostino Macrì, responsabile per la sicurezza alimentare dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), in vista dei festeggiamenti di fine anno.
“Prediligere il made in Italy e gli spumanti tipici locali -spiega Macrì- garantisce la possibilità di portare a tavola prodotti eccellenti a costi contenuti, specie in un periodo di crisi in cui si fa ancora più forte l’esigenza di acquistare adottando la migliore soluzione in termini di prezzo-qualità. A tal proposito -prosegue il professor Macrì- è importante ricordare di scegliere spumanti a fermentazione naturale in luogo di vini ‘gassificati’, ai quali viene aggiunta anidride carbonica al termine del processo di lavorazione proprio per permettere di ‘stappare’ la bottiglia per il brindisi; bisogna inoltre prestare particolare attenzione alle etichette, non sempre di facile lettura e alle volte scritte in francese anche se si tratta di prodotti italiani”.
“Per quanto riguarda le modalità di conservazione -aggiunge Agostino Macrì- è opportuno non tenere lo spumante troppo a lungo nel frigorifero ed evitare di conservarlo nel congelatore. Qualora si avesse poi la necessità di conservare il prodotto per un periodo prolungato, bisogna avere cura di tenerlo lontano dalla luce e da fonti di calore al fine di preservare il gusto del prodotto. E’ infine importante -conclude Macrì- tenere le bottiglie ad una temperatura non superiore ai 15 gradi e in posizione orizzontale, così che il tappo sia mantenuto umido e trattenga l’anidride carbonica, lasciando inalterato il gusto”.

Fonte : www.consumatori.it

giovedì 29 dicembre 2011

Ancora guai per le connnesioni internet mobile in roaming

"A partire dal 1° luglio 2010 i consumatori non dovranno più temere i costi di connessione a internet con un telefono cellulare o un computer in un altro paese della UE utilizzando le reti mobili. Grazie alle norme UE, il limite di spesa per il roaming di dati sarà automaticamente fissato a 50 euro IVA esclusa". Così dichiarava la Commisione europea ma le cose non stanno propriamente così. Sono ancora molte le lamentele da parte di utenti che si vedono recapitare fatture con addebiti per centinaia di euro e le società di Telecomunicazioni latitano nel dare risposte chiare ai loro clienti.http://www.blogger.com/img/blank.gif
Se infatti è vero che il consumatore ha la facoltà di superare la soglia indicata comunicandolo all'operatore, il fatto che la comunicazione avvenga tramite sms genera grosse incomprensioni e fatture fuori budget. Chiarire in questi casi se il dolo è dell'operatore o dell'utente non è facile.
A conti fatti quindi il problema è stato circosritto ma non risolto e bisognerà trovare una nuova via per evitare le "furbate" di operatori ma anche di utenti.
Forse la certificazione degli addebiti potrebbe essere una buona strada, ad oggi infatti nessuno operatore italiano certifica i propri traffici, come si desume dalle centinaia di sentenze dell'Agcom che annullano gli addebiti di traffico telefonico proprio su questa base.
Ricordiamo che in ogni caso è possibile scaricare gratuitamente dei facsimili di contestazione per traffico roaming dalla pagina del sito www.conciliatel.it.

Autore: Marco Rezzi

mercoledì 28 dicembre 2011

APPLE - Bene la sanzione Antitrust, ora si cambi

"La lunga attesa del provvedimento dell'Autorità Antitrust a carico di Apple non è stata vana". Con queste parole l'avv. Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), accoglie la notizia della multa inflitta all'azienda di Cupertino dall'Autorità Garante della concorrenza e del mercato.
"In questi mesi -aggiunge Dona- ci sono giunte centinaia di segnalazioni da parte di clienti ai quali era negato il diritto alla garanzia legale secondo quanto previsto dal Codice del Consumo e questo provvedimento fa giustizia di questo comportamento scorretto".
"Adesso -prosegue Massimiliano Dona- ci aspettiamo che Apple modifichi immediatamente le sue policies e le informazioni date sui siti web; intanto, almeno per i casi nei quali la mancata assistenza in garanzia abbia procurato un danno economico ai consumatori, valuteremo l'opportunità di agire con richieste risarcitorie, se del caso anche in via collettiva con l'azione di classe".

Fonte; www.consumatori.it

martedì 27 dicembre 2011

Manovra Monti: cosa cambia per i consumatori

Consumatori
Già avvertito l’aumento delle accise sui prodotti petroliferi. Il prezzo medio del 19 dicembre (rilevato da quotidianoenergia.it) è a 1.712 per la benzina verde (+11,77% rispetto alla media di novembre) e di 1.696 per il gasolio (+12,17% rispetto alla media di novembre); Già scattate anche le limitazioni all’uso del contante, con i pagamenti limitati a 999,99 euro.

Utenti Banche

I locatari che hanno attivato un libretto al portatore a garanzia (in genere è pari a tre volte il canone mensile) devono accordarsi con il proprietario per cambiare strumento, dal momento che il libretto non può più superare i mille euro. I titolari di conto corrente, inoltre, possono valutare la possibilità di evitare l’imposta annuale da 34 euro, che non si paga se il deposito medio annuale sia inferiore a 5 mila euro.

Pensionati e dipendenti pubblici
Nuove soglie per i pagamenti in contanti: nel caso di emolumenti a dipendenti e collaboratori, la soglia scende a 500 euro, per i pensionati si attesta invece a 1000 euro. La soglia dei 500 vale anche per i pagamenti delle PA nei confronti dei fornitori: per somme superiori occorre sempre utilizzare i conti correnti dei creditori e altri strumenti interbancari.

Sostituti d’imposta
I sostituti d’imposta devono fare i conti con l’aumento dello 0,33% dell’addizionale Irpef sui conguagli per i dipendenti che cessano entro dicembre il rapporto di lavoro; l’imposta va infatti addebitata nel conguaglio 2011. In caso contrario, occorre ricontattare l’ex dipendente e addebitare la somma nei primi mesi del 2012.

Pensionandi

Molti tra quanti hanno più anni di anzianità stanno cercando informazioni su come ottenere la certificazione che attesti l’avvenuta maturazione dei requisiti precedenti alla riforma Fornero. Mancano ancora i modelli e le istruzioni ufficiali, ma la certificazione può essere ottenuta in un secondo momento e non è rilevante ai fini del diritto all’uscita, già ottenuto insieme al raggiungimento dei requisiti.

Fonte: www.consumatori.it

venerdì 23 dicembre 2011

Canone Rai: un po' di chiarezza

Cominciamo col dire che ciò che comunemente chiamiamo Canone Rai è un'imposta (Sentenza Corte Costituzionale n. 284 del 26/06/02 - Sentenza Corte di Cassazione del 03/08/93 n. 8549) che viene comunemente definita abbonamento.
Chi deve pagarlo? Secondo quanto dispone l'Art. 1 del R.D.L. del 21/02/1938 n. 246, il canone dev'essere corrisposto da chiunque detenga uno o piu' apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive indipendentemente dalla qualita' o dalla quantita' del relativo utilizzo (Sentenza costituzionale 12/5/1988 n. 535 - Sentenza cassazione 3/8/1993 n.8549).
E' bene specificare che con la dicitura "atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive" sono considerati validi, al fine della corresponsione della tassa, anche PC e Smartphone. Gl'unici apparecchi esenti sono le radio secondo quanto disposto dall'Art. 449 del 27 dicembre 1997, infatti, non esistono piu' canoni ordinari dovuti per la detenzione di apparecchi radiofonici nell'ambito familiare.
Altresì si sottolinea che chi corrisponde la tassa ha la facoltà di detenere più apparecchi ad uso privato e lo stesso i componenti del suo nucleo familiare anagraficamente inteso nella propria residenza o dimora abituale e secondaria (Legge 6/8/1990 n.223 art. 27 comma 2) senza dover corrispondere altri canoni o integrazioni.

Ricapitolando: il canone rai è una tassa sul possesso, chiunque possieda presso la residenza del proprio nucleo famigliare o nelle dimore secondarie anche un solo apparechio atto alla ricezione di segnali televisivi (Televisori, PC, Smartphone) deve corrispondere la tassa.

Chi ne è esente?

Militari delle Forze Armate Italiane
L’esenzione è prevista solo per: ospedali militari, Case del soldato e Sale convegno dei militari delle Forze armate. La detenzione della televisore all’interno di un alloggio privato, anche se situato dentro le strutture militari, non esonera dal pagamento del canone.
Militari di cittadinanza straniera appartenenti alla Forze Nato
Per i militari di cittadinanza straniera appartenenti alle forze armate della Nato di stanza in Italia e' possibile usufruire dell'esonero (art. 10, paragrafo 1, Convenzione di Londra 19/06/1951) scrivendo al S.A.T. Sportello Abbonamenti TV allegando dichiarazione del Comando da cui dipende l’interessato, o autocertificazione (con allegata la fotocopia di un documento d'identita' valido) attestante l’appartenenza alle Forze armate della NATO
Agenti diplomatici e consolari
Gli agenti diplomatici e consolari stranieri accreditati in Italia sono esonerati dall'obbligo di corrispondere il canone di abbonamento a condizione che nel paese da loro rappresentato pure i nostri rappresentanti diplomatici ivi accreditati godano di uguale trattamento.
Rivenditori e riparatori TV
A seguito della risoluzione della Direzione Centrale Normativa e Contenzioso dell'Agenzia delle Entrate n. 2003/79447 del 29 luglio 2003, si precisa che sono esonerate dal pagamento del canone le imprese che esercitano l'attivita' di riparazione o commercializzazione di apparecchiature di ricezione radio televisiva.
Persone di età uguale e superiore a 75 anni con reddito complessivo non superiore a 6713,98
Sono esenti dal pagamento del canone le persone che abbiano raggiunto i 75 anni di età e non convivano con persone, diverse dal coniuge, che percepiscono redditi propri, altresì il reddito famigliare complessivo non può superare i 6713,98 euro


Ultime specifiche: gli italiani totalmente residenti all'estero, se non hanno una abitazione in Italia, sono esenti, così come sono esenti le barche da diporto ma non quelle utilizzate ai fini commerciali, resta inteso anche qui che se i loro proprietari possiedono una abitazione dovranno pagare il canone in virtù di quella.
I coniugi che si separano dovranno corrispondere entrambi il canone nelle loro rispettive residenze, il coniuge a cui era intestato l'abbonamento continuerà quindi a pagare lo stesso, l'altro coniuge dovrà aprire un nuovo abbonamento.
In caso di decesso dell'intestatario, gli eredi possono richiedere:
- la variazione di intestazione a nome di un erede, qualora lo stesso non sia abbonato e prelevi il televisore (fornendo le generalita' complete di codice fiscale del nuovo intestatario)
- la chiusura dell'abbonamento indicando il luogo e la data (gg.mm.aa) del decesso.
In caso di trasferimento in Casa di Riposo, si puo' chiedere l'annullamento dell'abbonamento inviando una lettera raccomandata indicando i dati della Casa di Riposo e la data di inizio degenza presso la struttura.
Tali comunicazioni devono essere inviate con lettera raccomandata al seguente indirizzo:
Agenzia delle Entrate
Direzione Provinciale I di Torino
Ufficio territoriale di Torino 1
Sportello S.A.T.
Casella postale 22 – 10121 Torino (To)


Fonte: www.rai.it

giovedì 22 dicembre 2011

Chiusura periodo Natalizio


Si comunica che per il periodo Natalizio il Comitato Provinciale di Cremona osserverà un periodo di chiusura a partire da oggi, giovedì 22 Dicembre, sino al 8 Gennaio 2012 compreso.

Per urgenze sarà possibile inviare una mail all'indirizzo consumatoricremona@gmail.com. Per riattivazioni di linee telefoniche sospese in attesa di conciliazione la mail di riferimento sarà marco.rezzi@novacommunications.it.

Il Comitato augura a tutti un sereno Natale ed un felice Anno Nuovo.

mercoledì 21 dicembre 2011

Consumatori indebitati: c'è un aiuto

Il Consiglio dei Ministri che si è riunito venerdì scorso ha approvato, tra l’altro, un decreto-legge sul sovra indebitamento. Attraverso il provvedimento, viene data una risposta urgente per fronteggiare le situazioni di crisi di piccole imprese e famiglie, a cui non sono applicabili le disposizioni vigenti in materia di procedure concorsuali. A questi soggetti viene, infatti, offerta la possibilità di concordare con i creditori un piano di ristrutturazione dei debiti che determini la finale esdebitazione del soggetto in crisi. Le norme introducono, per la prima volta in Italia, un meccanismo di estinzione (controllata in sede giudiziale) di tutte le obbligazioni del soggetto sovraindebitato, anche nella prospettiva di una deflazione del contenzioso in sede civile derivante dall’attività di recupero forzoso dei crediti. Il piano può prevedere una moratoria di un anno per il pagamento dei creditori estranei quando il piano stesso è idoneo ad assicurarne il pagamento alla scadenza del nuovo termine e quando la moratoria non riguarda il pagamento dei titolari di crediti non pignorabili. Nella documentazione da allegare, il consumatore deve inserire le dichiarazioni dei redditi degli ultimi 3 anni e gli atti di disposizione del patrimonio degli ultimi 5, mentre l’imprenditore dovrà produrre le scritture contabili degli ultimi 3 esercizi.

E’ previsto un intervento limitato dell’autorità giudiziaria (che si limita ad omologare l’accordo raggiunto tra debitore e creditore), mentre decisivo è il ruolo svolto dai neocostituiti organismi di composizione della crisi, che, composti da professionisti in possesso di adeguata preparazione, favoriscono la definizione dell’accordo e ne seguono l’attuazione. La domanda va presentata al tribunale del luogo dove ha sede o residenza il debitore. Il giudice unico, verificata l’esistenza dei requisiti di ammissibilità e di fattibilità della proposta fissa una finestra di 120 giorni per mettere il patrimonio del debitore al riparo da azioni esecutive individuali o da sequestri conservativi.

Sono previste alcune correzioni alla disciplina della mediazione, per potenziarne l’utilizzo; una modifica alle norme sull’istanza di prelievo per eliminare alcune distorsioni verificatesi nella prassi; la fissazione di un limite alle spese liquidabili per le controversie davanti ai giudici di pace per le quali non e’ richiesta l’assistenza di un difensore. Questa norma e’ volta ad eliminare il contenzioso seriale che spesso grava su tali uffici con gravi conseguenze in termini di costi e carichi di lavoro.

E’ prevista inoltre una proroga di un anno per i magistrati onorari in servizio, tenuto conto, da un lato, della necessità di procedere alla riforma organica della magistratura onoraria, dall’altro di completare l’attuazione della delega in materia di revisione delle circoscrizioni giudiziarie.

(fonte: Helpconsmatori.it)

martedì 20 dicembre 2011

GIOCATTOLI - Niente rischi sotto l'albero

“Non mettiamo a rischio l’incolumità dei nostri bambini, ma assicuriamoci che i giocattoli che troveranno sotto l’albero siano sicuri!” E’ quanto auspica Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), invitando i genitori ad acquisti consapevoli, in vista del Natale.

“La contraffazione dei giocattoli ha generato nel 2009 un giro d’affari di 250 miliardi di dollari -afferma Dona, citando i dati OCSE- e nell’ultimo anno sono stati sequestrati più di 8 milioni di prodotti pericolosi, il che non solo svantaggia le aziende italiane e alimenta il circuito illegale, ma costituisce un pericolo per la sicurezza dei bambini. Dallo scorso maggio -ricorda l’avvocato Dona- quando il Governo ha recepito la direttiva europea sulla sicurezza dei giocattoli, i consumatori dovrebbero essere più tutelati, ma l’abuso del marchio Ce e la contraffazione rendono il mercato ancora ad alto rischio”.

“E’ importante dunque -spiega il Segretario generale- leggere attentamente le etichette del prodotto controllando che oltre al marchio Ce vi siano contrassegni volontari, come ad esempio il bollino ‘Giocattoli sicuri’ rilasciato dall’IISG o il marchio IMQ per i prodotti elettrici. Sull’imballaggio o sul giocattolo stesso, poi, devono essere indicati nome e indirizzo del fabbricante o del distributore e l’età per cui il giocattolo è stato concepito. Se si tratta di giochi non adatti a bambini con meno di 3 anni, deve essere segnalato, magari con il tradizionale ‘fantasmino’, vale a dire un simbolo costituito da un cerchio barrato con all’interno una testa di bimbo e la scritta ‘0-3’. E’ inoltre importante verificare che ci siano delle istruzioni anche in italiano che, ricordiamo, vanno sempre conservate anche dopo aver buttato gli imballaggi”.

“Infine -conclude Massimiliano Dona- il migliore consiglio è di trascorrere più tempo a giocare con i nostri bambini: è questa la migliore garanzia che possiamo regalare loro!”

fonte: www.consumatori.it

lunedì 19 dicembre 2011

Panettone e pandoro: come scegliere quelli tipici

Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, scatta, come di consueto, la corsa all’acquisto dei dolci tipici, con Panettone e Pandoro in cima alla lista che si sfidano a colpi di uvetta e aroma di vaniglia in una gustosissima “battaglia culinaria” finalizzata ad ottenere il primato sulle tavole degli italiani.

Ma se ci venisse chiesto di riconoscere un Pandoro e un Panettone tipici, distinguendoli, a colpo d’occhio, da verosimiglianti imitazioni, quanti di noi ne sarebbero davvero in grado? Probabilmente per i più si tratterebbe di un’ardua impresa, considerando anche che il “dolce taroccato” talvolta può essere così simile a quello tradizionale da rendere estremamente difficile cogliere, almeno a prima vista, le importanti differenze.

Proprio per aiutare i consumatori nella scelta dei “veri” Panettone e Pandoro, è stata emanata una specifica normativa: si tratta del decreto ministeriale del 22 luglio 2005 (adottato congiuntamente dagli allora Ministero delle Attività Produttive e Ministero delle Politiche Agricole e Forestali) che ha stabilito con precisione caratteristiche e composizione di questi prodotti, assegnando loro quella che può essere definita una vera e propria carta d’identità.

Entrando nel cuore della normativa, ecco allora, ad esempio, che le denominazioni di Panettone, Pandoro sono riservate ai prodotti che contengono obbligatoriamente burro e uova fresche e che sono fatti di pasta morbida ottenuta con lievitazione naturale.

Oltre agli ingredienti obbligatori, il decreto stabilisce che il produttore ne può aggiungere di facoltativi (anch’essi indicati dalla legge) i quali dovranno però essere dichiarati in etichetta. Se poi si tratta di versioni “speciali e arricchite” (vale a dire con farciture, glassature o decorazioni) dovranno ad ogni modo contenere almeno il 50% dell’impasto base.

Ogni variazione rispetto alla versione “classica” dovrà inoltre essere riportata in etichetta accanto alla denominazione riservata, così che il consumatore potrà facilmente comprendere quali sono le reali caratteristiche del prodotto e scegliere consapevolmente prima di acquistarlo: si pensi ad indicazioni del tipo “Pandoro con gocce di cioccolato farcito alla crema”. Il decreto stabilisce inoltre che i prodotti non conformi alle disposizioni indicate possono essere sì commercializzati, ma non possono fregiarsi delle denominazioni riservate. In questi casi i produttori dovranno piuttosto affidarsi a nomi di fantasia: ad esempio, “Dolce di Natale” al posto di Panettone e Pandoro.

La normativa del 2005 ha dunque messo ordine in un settore che rischiava di essere seriamente compromesso da alcuni produttori disonesti: questi, guidati da logiche meramente commerciali, avrebbero infatti potuto stravolgere la ricetta originale dei dolci, danneggiando così l’immagine dell’intero comparto dolciario. Definendo delle regole precise, la normativa ha dunque perseguito l’importante obiettivo di assicurare trasparenza e correttezza del mercato e, al contempo, di tutelare i consumatori, fornendo loro delle informazioni chiare e corrette.

Autore: Sonia Galardo

giovedì 15 dicembre 2011

Editoriale Nazionale: La manovra sotto esame

Decreto “salva Italia” promosso con riserva. Nella sua più recente versione, infatti, la manovra sembra più equa anche se lascia perplesso l’avvento delle accise sule sigarette e ci saremmo aspettati più di attenzione nei confronti di alcune liberalizzazioni, maggiori tagli sulla spesa. Bene, invece, nonostante i tentennamenti dell’ultimo momento, la stretta sulle rendite finanziarie, pensioni d’oro e super liquidazioni.

A destare preoccupazione sono però in particolare gli effetti che la manovra avrà sul ceto medio a basso reddito a causa dell’aumento della pressione fiscale che comporterà una consistente perdita del potere d’acquisto delle famiglie.
A riguardo il nostro consulente professor Giuseppe Di Taranto, ordinario presso la Facoltà di Economia della Luiss Guido Carli, condivide il timore che una manovra composta per oltre due terzi da nuovi introiti comporterà “un effetto depressivo sull’economia pari all’ammontare di quasi mezzo punto del Prodotto interno lordo. In particolare gli aumenti del prezzo dei carburanti e l’innalzamento dell’Iva in aggiunta alla reintroduzione dell’Ici e/o dell’Imu produrranno un aumento dell’inflazione di circa un punto e quindi un ulteriore ricaduta sui bilanci delle famiglie”.

Non convince, poi, la stretta sulle pensioni: ai trattamenti anticipati si potrà accedere solo con 42 anni e un mese di contribuzione per gli uomini e 41 anni e un mese per le donne (a prescindere da’età). Ed ancora: se l’uscita dal lavoro avviene prima dei 62 anni si applicheranno ulteriori penalizzazioni.
I consumatori apprezzano l’equità di interventi sulle fasce più ricche della popolazione: via libera a un tetto agli stipendi dei funzionari statali e dei manager delle società pubbliche non quotate; tuttavia rispetto alla prima versione del decreto è stata allentata la tassa su auto di lusso e barche, ma aumenteranno le sigarette.

Frenata sulle liberalizzazioni: cadranno le barriere degli orari di apertura per tutti gli esercizi commerciali (e non più soltanto per le città d’arte o turistiche) ma sono stati esclusi dalla deregulation i taxi. Per quanto riguarda il settore farmaceutico (potranno essere vendute in parafarmacia solo le medicine senza ricetta medica e saranno l’Aifa e il Ministero della Salute ad individuare un elenco dei farmaci di Fascia C non prescrivibili) il giudizio è sospeso in attesa di capire se la liberalizzazione sarà in effetti più ponderata o se, in fase di esecuzione, questa sarà definitivamente insabbiata.

Autore: Unione Nazionale Consumatori

martedì 13 dicembre 2011

Prepararsi ai saldi, per tempo, per evitare sorprese

I saldi invernali 2011-2012 cominceranno in tutta Italia il 5 gennaio 2012. Come già accaduto questa estate quindi ci sarà la data unica di inizio, valida in tutta la penisola, ed anche Cremona quindi si prepara alla stagione dei prezzi bassi.

Ma è sempre bene fare attenzione perchè il tranello è sempre dietro l'angolo e soprattutto prepararsi per tempo per evitare fregature.
Ecco alcuni consigli:
– Non farsi prendere dalla frenesia dell’acquisto e dal volere comprare a tutti i costi e sporattutto è meglio farsi un idea di ciò che si vuole comprare quando ancora i prezzi sono pieni in modo da poter valutare con precisione se ciò che stiamo acquistando è un affare o meno;
– È bene preferire i saldi di articoli venduti in pochissimi numeri e taglie, che sono quelli più seri e, generalmente, i più convenienti, trattandosi di merce residua di cui il negoziante ha interesse a disfarsi (per esempio, pochi numeri dello stesso tipo di scarpe);
– diffidare di chi apre un saldo dopo una vendita promozionale;
– per i capi di abbigliamento accertarsi che la composizione eventualmente dichiarata nel cartellino d’accompagnamento corrisponda a quella dell’etichetta vera e propria del prodotto;
– non comprare capi d’abbigliamento che non hanno l’etichetta di composizione e preferire quelli che hanno anche l’etichetta di manutenzione, ovvero le istruzioni per il lavaggio o pulitura, che è un riscontro affidabile di quella di composizione;
– preferire i prodotti di marca nota, che nel settore dell’abbigliamento danno più affidamento, ma fare attenzione alla veridicità del marchio esposto, perché vi sono marchi che imitano nelle fattezze o in qualche elemento quelli più noti;
– controllare sempre le taglie quando si tratta di un capo d’abbigliamento a due pezzi, se è venduto a prezzi stracciati e se non è ammessa la prova di indossabilità, poiché potrebbero essere due taglie diverse.

Inoltre, è utile sapere che i negozianti:

– sono responsabili del difetto del prodotto ai sensi dell’articolo 132 del Codice del consumo (D. Lvo n. 206/2005), che sia in saldo o che non lo sia;
– sono tenuti a sostituire il prodotto o rimborsare il prezzo ai sensi dell’articolo 130 dello stesso Codice, se c’è difetto grave e non riparabile;
– possono modificare l’operazione di cassa anche nei giorni successivi, in quanto il registratore ha il tasto per evidenziare sullo scontrino “eventuali rimborsi per restituzione di vendite”, come ha previsto l’articolo 8 del decreto ministeriale 30 marzo 1992 e una successiva circolare del ministero delle Finanze del 5 giugno 1992.

Contrariamente a quanto pensano molti consumatori, va invece precisato che i saldi non riguardano necessariamente tutta la merce del negozio, ma quella a saldo deve essere tenuta separata e ben individuabile rispetto a quella di prezzo normale. In questo caso, oltre al prezzo di vendita va indicata la percentuale di sconto, sotto pena della sanzione di 1032 euro, ma nessuna norma prevede un minimo di sconto, che è completamente libero e può essere anche “sottocosto” senza osservare le relative regole.

lunedì 12 dicembre 2011

Le medicine non sono caramelle

La denuncia dell'Unione Consumatori di Torino verso la Manovra Monti: "Le medicine non sono caramelle"
L'Unione Nazionale Consumatori di Torino protesta vibratamente nei confronti del provvedimento contenuto nella manovra del governo Monti, "perché consente la vendita dei farmaci di fascia C (quelli per cui è obbligatoria la prescrizione medica, ma non sono rimborsati dal SSN), alle parafarmacie ed ai centri commerciali nelle città con più di 15.000 abitanti". Tale innovazione, introdotta dalla Manovra del Governo, "non è infatti assolutamente vantaggiosa per i consumatori che, al contrario, saranno discriminati a seconda che vivano in un piccolo centro o in una grande città, ma ancor più perché saranno indotti ad acquistare con leggerezza farmaci potenzialmente pericolosi e magari in offerta a 3x2".
Dall'Unione Consumatori di Torino arriva anche una proposta. "Assai più conveniente per i consumatori sarebbe invece ridurre l'elenco dei farmaci di fascia C, così come è stato fatto da tempo nel mondo anglosassone, eliminando l'obbligo di prescrizione per circa il 40% di quelli attuali - i meno pericolosi - e liberalizzandone sia il prezzo che le vendite. Per consentire ai consumatori pari opportunità, sarebbe altresì auspicabile un riordino del sistema delle farmacie che ne aumenti il numero, così da garantire la capillarità e la presenza di un servizio indispensabile in tutte le zone, con metodi di apertura tassativi".

venerdì 9 dicembre 2011

Liberalizzazioni: luci ed ombre

Alla luce della volontà del governo Monti di introdurre nuove liberalizzazioni, dopo quelle introdotte da Bersani, anche se la recente manovra ha solo sfiorato l'argomento, è utile ragionare su quali sono stati gli effettivi vantaggi di queste ultime.
Purtroppo dalle banche ai trasporti ferroviari, dalle assicurazioni ai servizi finanziari, le liberalizzazioni si sono tradotte in una serie di rincari per le tasche degli italiani, a dispetto delle buone finalità che si intendevano conseguire attraverso tali procedura. Qualche numero? Tra il 1994 e il 2011 i costi dei servizi bancari e finanziari sono aumentati di quasi 110 punti percentuali, contro un aumento dell’inflazione pari a 43,2 punti percentuali. Tra il 2000 e il 2011 i trasporti ferroviari sono invece rincarati di 53,2 punti percentuali, contro un incremento dell’inflazione pari a 27,1 punti percentuali.
Fanno eccezione esclusivamente il settore dei medicinali (peraltro, uno dei pochi sui quali la Manovra vorrebbe far qualcosa nel breve termine) e quello dei servizi telefonici, con una riduzione media dei costi pari al 10,9% negli ultimi sedici anni per i farmaci, e del 15,7% negli ultimi tredici anni per le tariffe telefoniche.

Per concludere pare che il solo mercato libero non produca benefici effetti sui risparmi dei consumatori, forse per il formarsi di veri e propri cartelli, è per questo che va regolamentato e seguito, il laissez-faire, che già ha avuto poca fortuna all'estero, pare che non sia praticabile in Italia.

giovedì 8 dicembre 2011

Polizze e mutui: finalmente arriva il freno dell’Isvap

Si può dire tanto tuonò che piovve. A seguito dell'incontro, di cui abbiamo dato notizia alcuni giorni fa, tra l'Isvap (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni private) con le associazioni dei Consumatori, convocato per parlare della questione delle polizze assicurative abbinate a mutui bancari e finanziamenti e dei problemi relativi all'elevato livello delle commissioni praticate dagli istituti di credito, nonché alla trasparenza dei prodotti, era emerso che le stesse erano soltanto un peso eccessivo nei confronti dei consumatori italiani. Nello stesso incontro l'Isavap aveva dichiarato la prossima emanazione di una norma per arginare la problematica. Naturale il plauso dei consumatori, che hanno avuto parziale soddisfazione! L'Isvap ha comunicato che avrebbe previsto il divieto per le banche di assumere contemporaneamente il ruolo di erogatrici dei mutui, distributrici e beneficiarie delle polizze ad essi connesse, nel presupposto che gli istituti di credito si trovino in una situazione oggettiva di conflitto d'interesse ed ora si dovrà fare affidamento su un nuovo regolamento e una disciplina che prevede espressamente che gli intermediari assicurativi non possano essere distributori di polizze e al tempo stesso beneficiarie di queste ultime ed ha soprattutto fissato una data per l’applicazione concreta di questa disciplina ovvero il 2 aprile 2012 come punto di partenza per la nuova era delle assicurazioni. La pratica in questione è stata ritenuta senza mezzi termini “pregiudizievole”: in pratica, si è diffusa nel tempo l’usanza di offrire delle polizze assicurative con gli intermediari della compagnia nel doppio e ambiguo ruolo di proponenti e beneficiari. Tra l’altro, si dovrà interrompere un giro d’affari non certo indifferente, dato che lo scorso anno sono stati raccolti ben 2,4 miliardi di euro. Gli atteggiamenti sono stati davvero poco consoni al lavoro svolto da questi soggetti, anche perché le polizze legate ai mutui erano praticamente imposte ai risparmiatori come garanzia per l’accesso al prestito o al finanziamento; le provvigioni salate e le aliquote più alte rispetto a quelle dei normali contratti sono state le due gocce che hanno fatto progressivamente traboccare il vaso, con una misura più che colma. Con la vittoria di queste piccole battaglie si può trionfare anche nella “guerra”, la quale consiste nel far rispettare appieno il codice del consumo e ottenere maggiore trasparenza per tutti. (Fonte: Il Journal)

mercoledì 7 dicembre 2011

“Cofanetti turistici” e “Voucher aerei”: attenzione ai tranelli

Per Natale spopolano nelle agenzie nelle agenzie viaggio, nei centri commerciali, nelle librerie gli Smartbox, Regalbox, Wonderbox, We Box, Emozione3, Boscolo Gift, RegalOne. Si tratta di cofanetti tematici, acquistabili sia online che nei vari punti vendita citati che danno diritto ad usufruire di soggiorni e prestazioni in strutture alberghiere, centri benessere, ristoranti, centri sportivi ecc.

Non è così semplice in realtà, sono numerose, infatti, le segnalazioni di difformità riscontrate nell'utilizzo di tali strumenti. Ad esempio si lamenta che nelle prenotazioni dell'albergo spesso non è possibile usufruire della giornata di sabato, nonostante il cofanetto esplicitamente estenda a 365 giorni l'anno il periodo di validità ed anche il pernottamento per soggiorni di due o più notti, quando è espressamente previsto nel cofanetto, a volte non è applicato dalle strutture prescelte che scontano ai consumatori solo la prima notte e addebitano i costi dei pernottamenti successivi. Anche i servizi effettivamente resi dalle strutture alberghiere, sportive ecc., spesso sono diversi da quanto promesso.
Vi sono poi ristoranti che non applicano tuto lo sconto del bonus o gonfiano eccessivamente il conto con consumazioni extra.

Per evitare spiacevoli sorprese l'Associazione dei consumatori fornisce qualche utile consiglio: è importante conservare il cofanetto e la relativa guida illustrativa, consegnando al gestore della struttura prescelta unicamente il talloncino del buono; bisogna farsi rilasciare la fattura/ricevuta nel caso in cui venga chiesto il pagamento di costi aggiuntivi. Come per l'acquisto di ogni prodotto, inoltre, anche per i cofanetti tematici è importante leggere sempre bene le condizioni del servizio prescelto, che sono vincolanti per le società che gestiscono le "Smartbox".

Qualche consiglio anche sui voucher aerei, anch'essi oggetto di promozione da parte di compagnie aeree che, approfittando del Natale, permettono l'acquisto di una sorta di "credito" su futuri biglietti aerei che verranno emessi a favore di altrettanti passeggeri in possesso del voucher. Anche in questo caso è bene leggere bene le condizioni contrattuali presenti sul sito della compagnia aerea, tenendo presente che di regola, tali voucher possono:

essere non rimborsabili;
non permettere di modificare il nominativo del passeggero sul biglietto;
avere una scadenza precisa, al termine della quale perdono validità, non essendo prevista alcuna proroga;
se utilizzati solo parzialmente non contenere la previsione di restituzione del credito rimanente;
essere non cumulabili, se non entro i limiti previsti dalla singola compagnia aerea, al momento dell'acquisto di un biglietto aereo.

martedì 6 dicembre 2011

Casa: decresce la domanda, sale il prezzo

Dalle ultime rilevazioni effettuate sul territorio nazionale è emerso che per l'acquisto di un appartamento-tipo, di 90 metri quadri in una zona semicentrale di una grande area metropolitana), servono almeno 18 anni di stipendio. La situazione si è fatta critica dal 2001 ad oggi, prima la media era di 15. Le associazioni dei consuamtori sootlineano che nonostante la contrazione delle vendite i prezzi non siano diminuiti, ma aumentati e di molto. Gli ultimi dati diffusi, fonte Istat, relativi al primo trimestre 2011, denotano, infatti, che le compravendite di immobili hanno subito un calo di circa 4.500 unità rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, feramndosi a quata 186.224. Diversamente la richiesta di mutui è aumentata crescendo del 2% rispetto al primo trimestre 2010. Per quanto riguarda la tipologia degli immobili oggetto di compravendita, si tratta per il 93,3% di abitazioni private (-2,2% rispetto al 2011), mentre il 5,9% (5,3%) è costituito da unità immobiliari ad uso economico.

Chi ha sofferto maggiormente è stato il Sud (-6,9%) e le Isole (-3,7%) mentre al cotrario il Nord, in particolare, nel Nord-ovest le compravendite di unità immobiliari ad uso abitazione sono cresciute del +0,1%, mentre nel Nord-est quelle ad uso economico sono cresciute del +2,8%. Sempre dall'Istat apprendiamo che il mercato della casa tiene nelle grandi città (+0,2% delle compravendite effettuate e registrate negli archivi notarili), mentre è in diminuzione in tutti gli altri centri (-4,3%).

lunedì 5 dicembre 2011

Agcom, altre multe agli operatori

L'Agcom multa ancora le società del settore Telecomunicazioni, ecco il comunicato del 29 Novembre:
Prosegue l’azione a favore degli utenti nel settore delle comunicazioni elettroniche: in dieci mesi sanzioni a 231 soggetti per 7 milioni. Tra agosto e ottobre erogate 2,38 milioni di multe tra audiovisivo e tlc Prosegue a ritmo serrato l’azione dell’Agcom per vigilare sui servizi forniti dagli operatori di comunicazioni elettroniche e contrastare eventuali comportamenti scorretti a tutela di consumatori e utenti. Nei primi dieci mesi dell’anno l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha deliberato 231 procedimenti sanzionatori multando gli operatori per un ammontare complessivo di circa 7 milioni di euro, di cui 2.382.000 nel periodo agosto-ottobre. In questo periodo, sono stati 10 i procedimenti sanzionatori proposti dalla Direzione Tutela dei Consumatori, che hanno portato all’irrogazione di sanzioni per un ammontare complessivo di 645.658 euro.
Le principali violazioni hanno riguardato, in particolare, la gestione non corretta delle richieste degli utenti di cessazione e trasferimento dei servizi ad altro operatore e l’omessa verifica, con grave pregiudizio per l’utenza, degli impedimenti tecnici alla migrazione del servizio (sanzioni per 290.000 euro) e la
mancata comunicazione delle informazioni e delle notizie richieste dall’Autorità
nell’esercizio della propria attività di vigilanza
(sanzioni per 146.000 euro). Nel settore dell’audiovisivo, a seguito di 41 procedimenti, l’Autorità ha comminato multe per 236.248 euro la maggior parte delle quali derivanti da violazioni in materia di pubblicità (affollamento, posizionamento e segnalazioni spot). Due sanzioni di 750.000 euro ciascuna sono state infine comminate dal Consiglio su proposta della Direzione Reti e Servizi a due operatori per aver impropriamente continuato ad utilizzare, oltre il termine previsto dal Piano Nazionale di Numerazione (31 gennaio 2010) specifiche numerazioni in decade 4, dedicate esclusivamente ai servizi interni di rete, per servizi commerciali di messaggistica aziendale mobile offerti a terzi.
Stupisce come al solito la recidivia degli operatori, che preferiscono essere multati piuttosto che ridurre certe pratiche, forse per convenienza.

ANTITRUST DECIDE LA SOSPENSIONE DELLA PRATICA SCORRETTA DI ITALIA-PROGRAMMI.NET. LA SOCIETA’ DOVRA’ INTERROMPERE ANCHE I SOLLECITI DI PAGAMENTO

Moltissime sono ancora le segnalazionidi solleciti di pagamento da parte dell società Estesa Limited con sede nella Repubblica delle Seychelles. Dal 29 Agosto però l'Antitrust ha emesso questo comunicato in cui, di fatto, accusava la società citata, di pratica commerciale scorretta. Ecco il comunicato integrale dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

L’Antitrust ha intimato alla società Estesa Limited di sospendere ogni attività diretta a pubblicizzare su Google Adwords o su altri strumenti di pubblicità online, in via diretta o indirettamente tramite siti ponte, la fruizione gratuita di software scaricabili dal sito www.italia-programmi.net. La società dovrà chiarire sul suo sito che si tratta di un servizio a pagamento e dovrà sospendere ogni attività di sollecito del pagamento del presunto abbonamento annuale nei confronti di quei consumatori che hanno comunicato di non aver mai voluto sottoscrivere un abbonamento, non essendosi neppure resi conto della natura onerosa del servizio offerto.

L’Antitrust aveva avviato nel mese di luglio un’istruttoria per pratica commerciale scorretta nei confronti della società Estesa Limited, alla luce delle numerose segnalazioni di singoli cittadini e di associazioni dei consumatori.

Secondo le denunce ricevute, digitando sul motore di ricerca Google il nome di un determinato software accompagnato dalla parola “gratis” o “gratuito” o “free”, appariva come primo risultato il link www.italia-programmi.net. Selezionando il link, il consumatore veniva indirizzato ad un sito dove sotto la dicitura “SCARICALO SUBITO” venivano richiesti i dati personali utili alla registrazione. Una volta inseriti i propri dati, il consumatore sottoscriveva, sostanzialmente a sua insaputa, un contratto biennale con la società Estesa Ltd, con sede nella Repubblica delle Seychelles, per la fornitura di software al costo annuale di 96 euro da pagare anticipatamente una volta l’anno. La pagina di registrazione riportava i termini dell’abbonamento con un’evidenza grafica non sufficiente ad una loro immediata percezione, specie se si tiene conto della modalità con cui i consumatori vi erano indirizzati. In sostanza il consumatore era indotto a credere che si trattasse di un servizio gratuito.

Decorso il tempo per il recesso, e a volte anche prima di tale termine, senza dare al consumatore alcuna previa conferma del perfezionamento del presunto contratto, la società Estesa Ltd inizia a sollecitare i pagamenti e minaccia l’esperimenhttp://www.blogger.com/img/blank.gifto di azioni legali in caso di mancato adempimento, prefigurando a carico del consumatore ingenti costi aggiuntivi non quantificati né quantificabili, aggiungendo, fin da subito, spese ulterhttp://www.blogger.com/img/blank.gifiori rispetto al canone di abbonamento, a titolo“di sollecito”.

Solo tra il 2009 e il 2011 l’Autorità ha irrogato oltre 5 milioni di euro di multe per comportamenti scorretti che, attraverso il meccanismo della registrazione sui siti, inducevano i consumatori a sottoscrivere, in modo inconsapevole, contratti di fornitura di servizi vari.


Certo è che la società in questione non ha un bel biglietto da visita, come abbiamo già detto a sede nelle Seychelles in Rue De La Perle, Mahe, Providence ma stranamente propone software solo per l'utenza italiana, il sito è in Italiano e non esistono altri siti in giro per il web riconducibili alla stessa società, la pagina di Facebook è in Italiano è conta ben 25000 fans, tutti italiani ma non tutti felici, infatti i commenti degli stessi non sono visibili, forse contando loro possiamo trovare il numero approssimaitivo dei truffati. In pratica, restando in argomento, la società Estesa Limited lavora in Italia, ha un sito in Italiano ed una pagina di Facebook in Italiano, ma non solo, ha anche un numero di telefono italiano 0444 1837685 ma non ha sede in Italia, un po' di sposetto nasce.

Update: a Cremona il Venerdì dalle 17 alle 19, presso il nostro Comitato in p.zza San Michele 2, sono disponibili i moduli per ulteriori denunce all'antitrust in merito alla vicenda.

Update 2: Facebook ha chiuso la pagina di Italia Porgrammi

La tutela dei minori in rete

28 sono state le aziende firmatarie tra cui Apple, Facebook, Google e molte altre aziende note nel settore delle telecomunicazioni per soddisfare le volontà comunitarie per la sicurezza. Le direttive proposte dal commissario europeo Neelie Kroes prevedono infatti la costruzione di una rete tra le grandi aziende per la realizzazione di normative condivise sulla protezione dei pc e deella rete stessa.

Dalle statistiche utilizzate per la realizzazione delle azioni comunitarie infatti è emerso che i bambini cominciano la loro vita digitale a sette anni e che l’età media di apertura di un account personale sui più noti social network è inclusa tra i 9 e i 12 anni. Conteggio a parte hanno poi dispositivi che consentono la connessione come console di videogiochi e telefoni cellulari che sfuggono maggiormente al controllo degli adulti.

Le aziende che hanno aderito all’iniziativa si impegnano così a creare delle azioni comunitarie di tutela dei minori per poter così potenziare e affiancare il necessario controllo genitoriale.

venerdì 2 dicembre 2011

Portabilità del numero: ora basteranno solo 24 ore.

La Commissione infrastrutture e reti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni presieduta da Corrado Calabrò nella sua riunione odierna ha definitivamente approvato le nuove regole per la portabilità del numero mobile, che recepiscono nel nostro Paese le novità introdotte dalle ultime Direttive europee non ancora recepite nell’ordinamento nazionale. In particolare il nuovo quadro regolamentare europeo prevede che il tempo occorrente per ottenere la portabilità passi ad un giorno.

Si tratta di un ulteriore passo del percorso già intrapreso con le regole adottate nel 2008 che avevano portato alla riduzione a tre giorni del tempo occorrente per ottenere la portabilità del numero, regole accompagnate da una serie di meccanismi che hanno drasticamente ridotto i casi di ritardo (Fonte Agcom)

Carrier IQ, la spia nel telefono

Il ricercatore statunitense Trevor Eckhart ha scoperto che numerosi produttori di smartphone installerebbero nativamente, su alcuni dei popri modelli, Carrier IQ, un'applicazione che permette agli operatori e alle stesse case propduttrici di tracciare alcune informazioni private relative all'utilizzo fatto dagli utenti del terminale sul quale è installato il software.

Già HTC era stata accusata di aver "spiato" i propri utenti proprio grazie all'applicazione spia ma questa volta sembra che non sia solamente il produttore taiwanese ad essere interessato, bensì gran parte dei marchi che producono terminali equipaggiati con sistemi operativi Android. Una vera beffa per la privacy visto che il software estrapola dai cellulari una serie di informazioni altrimenti impossibili da otenere e le invia ai produttori stessi e agli operatori di telefonia.
Naturalmente operatori e produttori si difendono sostenendo che i dati carpiti dal softare sarebbero necessari per il miglioramento del servizio e dei propri prodotti ma l'utente rimane comunque inconsapevole di quello che accade con i propri dati e, nel caso di intercettazione da parte di malintenzionati, queste informazioni potrebbero essere utilizzate a scopi fraudolenti.

Nel video a seguire si mostra come il software Carrier IQ effettua un controllo di tutto ciò che viene visualizzato durante una sessione di navigazione senza che l'utente venga avvertito di quanto sta succedendo.



Per scoprire se il proprio terminale è "infetto" è stato reso disponibile tramite il forum XDA Developers un software chiamato Logging Test App che premette di verificare la presenza di Carrier IQ sul proprio dispositivo.
Dalle prime prove effettuate in Italia dagli esperti pare che nel nostro paese l'applicativo IQ non venga utilizzato, per ora.