giovedì 30 ottobre 2008

Bene multe per suonerie

"Il business delle suonerie ammonta ogni anno a diverse centinaia di milioni di euro e bene ha fatto l’autorità a sanzionare le pratiche commerciali scorrette come quella di vendere abbonamenti settimanali per ricevere contenuti multimediali senza chiarire i costi e le modalità di fruizione".
E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, plaudendo alle multe per un totale di 1.160.000 euro inflitte dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato a Neomobile, Telecom Italia, Vodafone, Wind e H3G.
"Meno male – conclude Dona - che in Italia c’è un Antitrust che vigila e sanziona a dovere: guai a ridurne i fondi. E’ tempo ora di introdurre sanzioni più elevate e, soprattutto, commisurate al fatturato delle società destinatarie del provvedimento".

mercoledì 29 ottobre 2008

Tariffe di terminazione l'UE richiama l'authority Italiana

Viviane Reding, commissario europeo per la società delle informazione e i media, tira le orecchie all'Authority delle Comunicazioni:

"Sono ancora molto, troppo elevate e non sono in linea con le buone pratiche europee" ha dichiarato con molta franchezza il commissario, riferendosi alle tariffe di terminazione (ovvero quello che deve pagare l'operatore chiamante all'operatore ricevente esempio quando un numero fisso chiama un mobile oppure un numero tim chiama un vodafone o un numero telecom chiama un numero fastweb, il primo operatore paga al secondo la tariffa di terminazione) fissate dai gestori di telefonia fissa e mobile. I tagli definiti dall'Autorità italiana - che ha stabilito entro il 2011 una riduzione pari a circa il 35% - non rappresentano, secondo Reding, una misura sufficiente: "Le misure prese da Agcom non sono in linea con quanto accade in Europa, soprattutto se si considera che in Italia si registra un tasso di penetrazione sul fronte della telefonia mobile del 148%. Ciò significa un telefonino e mezzo a persona".

Il Commissario continua definendo deludente l'approccio assunto dal regolatore italiano sulle tariffe di terminazione mobile (il motivo per cui le chiamate da fisso verso mobile sono molto care), in quanto l'Autorità presieduta da Corrado Calabrò, lo scorso anno, ha esercitato la presidenza di turno del Gruppo dei regolatori europei. La Reding, quindi, dichiara che l'Authority cerca "di mettere davanti al fatto compiuto la Commissione, attraverso un approccio meno ambizioso, che protegge gli interessi dei propri operatori mobili nazionali a danno della concorrenza in Europa, ma soprattutto dei consumatori italiani. Già oggi - sottolinea il commissario - le tariffe di terminazione mobile in Italia sono fra le più alte d'Europa, e la situazione resterà invariata con queste proposte" ancora
"Nel Trattato comunitario c'è un principio importante - ha ricordato la Reding - che si applica a tutte le istituzioni europee e a tutte le autorità nazionali: il dovere di cooperazione leale. Io sono sempre pronta a cooperare lealmente con le Autorità nazionali, ma mi attendo anche che queste ultime facciano lo stesso con me, specialmente quando hanno una chiara conoscenza dei piani della Commissione. Mi aspetto perciò dall'Agcom che cambi il suo approccio e che modifichi il proprio percorso di riduzione delle tariffe in linea con le metodologie di formazione dei costi e con il timing raccomandato dalla Commissione".

L'Authority TLC, in risposta, definisce "consistente" il taglio delle tariffe di terminazione già definito: "Le raccomandazioni UE non ci hanno del tutto convinto", ha dichiarato al Corriere delle Comunicazioni Stefano Mannoni, commissario Agcom, che ha aggiunto: "Siamo convinti che una riduzione drastica delle terminazioni, che viene calcolata all'ingrosso, non si sarebbe necessariamente ribaltata su una corrispondente riduzione di quelle al dettaglio". Qualcuno però ha definito il taglio delle tariffe addirittura "spropositato" ovvero Vincenzo Novari, amministratore delegato di 3 Italia, l'operatore che ha sempre beneficiato di tariffe più elevate in quanto matricola del mercato, ma Mannoni ha risposto: "Non è corretto prendersela con il regolatore se il mercato riserva delusioni rispetto alle aspettative. Le regole c'entrano poco con il rischio di impresa". Mannoni ha inoltre risposto alla richiesta di Fastweb, che auspicherebbe l'unificazione delle tariffe di terminazione fissa e mobile:"Sono mercati tradizionalmente diversi. Oggi è impensabile parificarli, domani vedremo".

Commento: Mannoni non spiega perchè siamo sempre gli ultimi in tutto

martedì 28 ottobre 2008

Scuola e Università: pilastri del Paese

"La scuola e l’università devono essere luoghi di confronto e di dialogo tra generazioni e non teatri di contrapposizione ideologica o di scontro politico: sarebbe un peccato mortale delegittimarle o a strumentalizzarle. E’ per questo che chiediamo a tutte le parti coinvolte grande senso di responsabilità, che è d’obbligo in un momento di grave crisi internazionale come quello attuale". E’ quanto dichiara l’avvocato Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, rinnovando l’appello ad un confronto costruttivo e sereno sui provvedimenti riguardanti la scuola e l’università.
"I giovani – continua Dona - non sono un problema ma la vera grande risorsa del nostro Paese. Per garantire loro un’offerta formativa seria ed adeguata, si deve avere il coraggio di cambiare ciò che non funziona, eliminando gli sprechi, aumentando le risorse per i soggetti più meritevoli ed introducendo regole chiare e certe per tutti".
"E’ chiaro – conclude Dona - che su scuola e soprattutto sull’università non si può intervenire in modo indiscriminato, facendo pagare a tutti le colpe di alcuni. Sarebbe infatti un gravissimo errore estendere il blocco del turn over ai nuovi ricercatori, molti dei quali possono beneficiare del fondo stanziato dall’allora ministro Mussi e finalizzato specificamente per le assunzioni".

venerdì 24 ottobre 2008

Ritocchi tarrifari verso l'alto, nuova tendenza della telefonia mobile

Dal prossimo 17 novembre Wind apporterà alcuni ritocchi al rialzo nei listini, configurando così una rimodulazione tariffaria che riguarderà tutti i clienti.

Le novità vanno a toccare tutte le tipologie di clienti, ricaricabili o abbonati, privati o aziendali. Tra un mese, chi sfrutta i servizi di connessione via WAP o i-mode in GPRS/UMTS/HSDPS si vedrà infatti addebitare una tariffa diversa.

In particolare:
- nel Portale Mobile Wind e in quello i-mode, per ogni connessione si pagherà un costo di 50 centesimi di euro senza limiti di traffico;
- al di fuori dei portali mobili Wind, si pagheranno 50 centesimi ogni 15 minuti di connessione (un'ora esatta di collegamento costerà dunque 2 euro).
Le tariffe saranno valide per l'accesso effettuato attraverso APN wap.wind e imode.wind.

La rimodulazione, sconveniente per il consumatore, dell'operatore arancione è solo l'ultima nel panorama italico della telefonia mobile, Tim ad esempio alla fine dell'estate ha optato per alzare le tariffe di molti piani ricaricabili, ancora Wind, dopo l'avvento del Bersani, aveva spostato unilateralmente le tariffe verso l'alto, Vodafone e Tre hanno invece optato per il lancio di nuovi piani tariffari all'apparenza (in pubblicità) appetibili in realtà parecchio cari.

Ricordiamo che la legge non impedisce la rimodulazione tariffaria verso l'alto ma impone semplicemente di avvisare l'utente 30 giorni prima dell'operazione lasciando la possibilità, allo stesso, di recedere dal contratto senza penali, qualora fossero applicate.

mercoledì 22 ottobre 2008

Prezzi: subito le audizioni su caro energia

"Se dopo la discesa del costo del grano non calerà il prezzo di pane e pasta, allora bisognerà prendere provvedimenti drastici per tutelare i consumatori"
E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, condividendo la posizione di Antonio Lirosi, Garante per la sorveglianza dei prezzi e la proposta del presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, di istituire un Mister Prezzi regionale.
"Ora – conclude Dona - aspettiamo gli esiti dell’indagine conoscitiva promossa dalla Commissione Industria del Senato sulla dinamica dei prezzi nella filiera dei prodotti petroliferi e sugli effetti che essa può avere sulla bolletta degli italiani cui daremo volentieri il nostro contributo".

martedì 21 ottobre 2008

Antitrust: giusto il richiamo di Catricalà

"Il presidente dell’Antitrust Catricalà ha messo il dito nella piaga: ci sono troppi intrecci ai vertici di banche ed assicurazioni, che generano inevitabilmente conflitti di ruolo nel settore bancario ed assicurativo". E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, esprimendo pieno appoggio all’indagine sulla corporate governance nel mondo della finanza avviata dall’Antitrust.
"Come ci può essere vera concorrenza – conclude Dona - se 82 gruppi bancari e assicurativi hanno nella loro governance rappresentanti che ricoprono ruoli di vertici in società concorrenti? E’ inutile parlare di concorrenza e mercato quando non ci sono le condizioni".

lunedì 20 ottobre 2008

Social network: libertà in sicurezza come prima regola

"La libertà della rete va preservata perché è ormai assimilabile al diritto alla realizzazione personale che ciascun individuo deve poter rivendicare. Nel contempo, però, non va dimenticato che è compito delle istituzioni di creare le condizioni per un godimento sicuro di questo diritto". E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando il monito dei Garanti della privacy a Facebook e agli altri social network presenti sul web.
"Le web community – prosegue Dona – sono uno strumento di grande impatto per i cittadini, una meravigliosa opportunità di incontro, ma anche (e questo non va dimenticato) una ottima occasione per i malintenzionati, soprattutto per quelli che tramano insidie pericolose per la tutela della privacy".
"Condividiamo dunque il monito dei Garanti – conclude Dona – che, lungi dall’essere un attentato alla libertà della rete, si configura come una giusta garanzia di tutela per chi vi ha accesso".

Il noleggio delle auto: come prevenire problemi

I reclami contro società di autonoleggio pervenuti dai consumatori al nostro centro sono numerosissimi. Spesso il contratto riserva sorprese, a volte gli addebiti per danni e franchigie vengono effettuati a distanza di mesi. Il centro ECC Net ha elaborato una serie di consigli pratici.
Si tratta di un servizio molto gradito a chi effettua lo spostamento principale in aereo, treno o nave e poi desidera muoversi sul posto o proseguire nel viaggio con l'autovettura. Negli
ultimi dieci anni il settore ha visto un notevole incremento della domanda, soprattutto determinato dall'utenza privata e familiare (per le imprese è da molti anni in uso la prassi del noleggio, così come quella del leasing, per le auto aziendali), ma anche un positivo decremento delle tariffe.
Va segnalato, però, che la mole dei reclami e del contenzioso in questo settore registra un andamento preoccupante: il nostro Centro ha ricevuto decine e decine di segnalazioni e richieste di assistenza nella contestazione di addebiti ritenuti ingiusti. A rigore andrebbe fatta una distinzione fra i casi di reclamo "ordinario" e quelli che, coinvolgendo spesso turisti inermi e per e modalità di addebito, si configurano più come truffe, da segnalare all'autorità giudiziaria, che come casi da assistere in una composizione amichevole.
Se volete noleggiare una macchina, è bene sapere che il limite di età per il noleggio di un'automobile. Per identificare il cliente che prende in custodia il veicolo, sarà richiesto un documento di identità (ad es. il passaporto). Lo stesso vale per l'eventuale guidatore aggiuntivo.
Depositi e pagamenti in contanti raramente sono accettati e, anche dove lo sono, possono essere richieste altre forme per accertare l'identità. Non può mai essere richiesto, ai cittadini di altro Stato Membro, di lasciare un deposito cauzionale superiore a quello che si applica ai clienti "nazionali", solo perché stranieri. Pagando una somma che varia a seconda della nazione è possibile utilizzare l'auto anche nelle nazioni circostanti o restituire l'auto in una città/aeroporto differente.

Evitare le brutte sorprese

Non è affatto automatico che un noleggio a costi bassi comporti più rischi e problemi di un noleggio a tariffe esose. E'però vero che spesso il costo pubblicizzato è modesto perché
si tratta di offerte che includono una formula di base, con limitatissime garanzie e coperture: può significare la necessità di aggiungere costi per abbattere franchigie e limitazioni varie all'uso del veicolo (conducenti, chilometraggio ecc.). E' estremamente importante leggere con attenzione il contratto, acquisire tutte le garanzie assicurative di cui si ritiene di aver bisogno (ad integrazione delle limitazioni delle garanzie minime e per eliminare franchigie in caso di sinistro) e verificare se è autorizzato alla guida il solo conducente che ha firmato il contratto di noleggio o anche altri: in caso di sinistro una "svista" di questo tipo potrebbe comportare la cosiddetta "rivalsa", ovvero la richiesta di risarcimento dei danni pagati a terzi in conseguenza del sinistro! Altre clausole di
cosiddetta "esclusione e rivalsa" riguardano in generale la materia assicurativa: cosa è coperto e cosa no, importo delle penali in caso di sinistro o danni ecc. Può essere molto utile acquisire con anticipo il contratto della società di noleggio (ad esempio su Internet o visitando un agente vicino della stessa) per visionarlo con attenzione e calma fin nei minimi dettagli, evitando di doversi affidare al riepilogo verbale delle condizioni effettuato dall'operatore al momento della firma.
Verificare che le condizioni del veicolo riportate nel "vehicle statement" siano corrette e completamente descritte: se esaminando il veicolo viene notato un difetto o danno esistente
ma non elencato nello "statement", esso va sempre segnalato subito all'impiegato della stazione di noleggio ed inserito nell'apposito modulo, evitando così al termine del noleggio, di vedersi addebitare ulteriori costi per riparazioni di danni preesistenti. E' utile, se si dispone di un apparecchio fotografico, documentare con le immagini i danni preesistenti che si ritiene non siano adeguatamente descritti. Anche le dotazioni del veicolo (ruota di scorta, triangolo, attrezzi) e la documentazione obbligatoria (libretto, certificato di assicurazione ecc.) devono essere verificate al momento del ritiro. All'atto della riconsegna pretendete che l'integrità del veicolo
venga accertata subito e controfirmata sulla vostra copia del contratto (con esplicita indicazione del funzionario che ha provveduto alla verifica), ad evitare brutte sorprese in seguito, come l'addebito successivo di danni difficili da contestare a distanza magari di migliaia di chilometri. In alcuni casi al momento della riconsegna la pre-autorizzazione all'addebito sulla carta di credito viene stornata immediatamente (se effettuata con procedura pos, altrimenti per la modalità
manuale viene strappato il voucher cartaceo) alla vostra presenza, cosa che comporta una maggiore tranquillità per voi. Ricordate che fa fede sempre ciò è scritto nel contratto, a
meno che non abbiate una prova scritta del diverso accordo preso con la società di noleggio: ad esempio la modalità di addebito del carburante (accade di restituire l'auto con rifornimento
completo e vedersi comunque addebitato il consumo in base ai chilometri percorsi, se il contratto prevede esplicitamente questa modalità), l'entità dei costi aggiuntivi in caso di riconsegna del veicolo presso stazione diversa da quella del ritiro ecc. E' assolutamente sconsigliabile, in caso
di avaria o danni al veicolo occorsi durante il periodo di noleggio, procedere autonomamente al trasporto in officina o alle necessarie riparazioni, senza informarne la società di noleggio o richiederne autorizzazione: si rischia di non vedersi rimborsare le spese sostenute.
Gli addebiti effettuati in seguito alla restituzione del veicolo. Purtroppo molti clienti hanno lamentato l'addebito tardivo di danni e franchigie, anche a molti mesi di distanza dalla data della riconsegna. Va ricordato a questo proposito che, se è vero che si accettano con la firma le condizioni contrattuali e che può esservi incluso questo diritto per la società in forma generica e non limitata nel tempo, è anche vero che nulla giustifica prassi scorrette come contestare con notevole ritardo danni arrecati durante il periodo di noleggio e non accertati al momento della riconsegna: questi addebiti, effettuati utilizzando l'autorizzazione alla transazione con la carta di credito, vanno sempre contestati. Un addebito molto tardivo può essere invece ragionevole in altri casi, come ad esempio richieste di risarcimento danni per sinistri presentate in seguito da terzi alla società di noleggio, oppure multe pervenute a distanza di tempo, ma deve essere adeguatamente documentato.

venerdì 17 ottobre 2008

Tim adotta nuove condizioni di contratto per i piani Tuttocompreso

Telecom Italia, in virtù di un accordo con alcune associazioni dei consumatori, adotterà nuove condizioni generali di contratto per il prodotto denominato "TIM Tutto Compreso 30, 60, 90 e 180 (Unlimited).

E' prevista una riduzione dei corrispettivi dovuti dal cliente per la cessazione anticipata del contratto, rispetto a quelli ancora vigenti, di € 50,00 (euro cinquanta), così come risultanti dalle nuove tabelle allegate al contratto. Inoltre, le clausole contrattuali sono state aggiornate per migliorarne la piena trasparenza nei confronti della clientela.

Telecom Italia pubblicherà sul sito internet www.tim.it le nuove condizioni generali di contratto e le divulgherà presso la propria rete di vendita, affinché i consumatori che ne facciano richiesta, prima della conclusione dei contratti ne possano avere più agevole accesso.

Telecom Italia altresì informerà i clienti che abbiano aderito all'offerta "TIM Tutto compreso 30, 60, 90 e 180 (Unlimited)" circa le nuove condizioni generali di contratto convenute, tramite SMS.

Altresì i clienti che, prima dell'accordo tra Telecom Italia e le suddette Associazioni, abbiano già esercitato la facoltà di recesso dai contratti "TIM Tutto Compreso 30, 60, 90 e 180 (Unlimited)" potranno richiedere davanti ai competenti organi conciliativi la trattazione della loro posizione in conformità alle nuove condizioni contrattuali come rideterminate.

Tutti coloro che si sono rivolti al nostro comitato ed hanno intrapreso un'azione esxtragiudiziale di tipo conciliatorio nei confronti di Tim potranno così vedere soddisfatte la maggior parte delle loro richieste.

Fonte: Puntoinformatico.it

Assicurazioni: chiarezza sulle polizze vita

"E’ fondamentale una risposta chiara sulle polizze index linked che hanno come sottostanti prodotti Lehman".
E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, auspicando che nell’incontro previsto domani ISVAP e ANIA facciano chiarezza su questo problema e diano risposte chiare ai consumatori.
"Chiediamo – conclude Dona - che l’ISVAP convochi al più presto le associazioni dei consumatori per valutare eventuali azioni a favore dei consumatori possessori di polizze Vita legate a prodotti Lehman".

giovedì 16 ottobre 2008

Scuola: ha ragione Berlinguer

"Ha ragione l’ex ministro dell’Istruzione Luigi Berlinguer: chiunque prova a riformare la scuola italiana viene immediatamente contestato. Così si condanna il mondo dell’istruzione all’immobilismo, all’inefficienza ed al progressivo degrado".
E’ quanto dichiara l’avvocato Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, che rinnova l’apprezzamento per il pacchetto scuola elaborato dal ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Maria Stella Gelmini.
"C’è una parte del Paese – continua Dona - che è ideologicamente contraria ad ogni cambiamento, condannando l’Italia all’arretramento culturale, tecnologico ed economico: a pagare il conto saranno proprio le generazioni più giovani che risulteranno impreparate ad affrontare le difficile sfide di domani perché qualcuno le ha illuse con facili promesse".
"Gli scenari mondiali – conclude Dona - mutano con una rapidità impressionante, mentre in Italia ci sono ancora forze che sembrano vivere in epoche ormai remote prigioniere del loro passato e terrorizzate dal nuovo che avanza. Con la scuola non si può giocare: servono insegnanti competenti ed autorevoli e studenti preparati e motivati e regole certe per tutti".

lunedì 13 ottobre 2008

Preoccupante la situazione di H3G

"I licenziamenti preannunciati dal management di H3G e l’esternalizzazione di funzioni essenziali per un’azienda che vuole operare con standard adeguati nel mercato della telefonia preoccupano non solo i sindacati, ma anche tutti coloro che tutelano i diritti e gli interessi dei consumatori".
E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la decisione di H3G di licenziare 350 dipendenti.
"In attesa di conoscere nei dettagli il programma di riorganizzazione aziendale – conclude Dona – stiamo valutando la possibilità di sospendere il protocollo di conciliazione con H3G, recentemente sottoscritto grazie alla costruttiva e costante collaborazione tra le Associazioni dei consumatori e la direzione Regulatory and Customer Affairs della medesima società".

venerdì 10 ottobre 2008

Crisi mercati, pesanti effetti sull'economia reale

"La crisi dei mercati sta avendo effetti pesanti sull’economia reale, mettendo in seria difficoltà le realtà produttive del nostro Paese. Stiamo assistendo ad una progressiva contrazione dei consumi i cui effetti al momento non è possibile valutare: la preoccupazione dei consumatori è grande ,perché l’ inaspettata sofferenza del sistema bancario ha vanificato ogni certezza".
E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, esprimendo viva preoccupazione per l’aggravarsi della crisi dei mercati internazionali.
"E’ auspicabile - conclude Dona – che il Governo adotti un piano anti-crisi su vasta scala per restituire ai cittadini un po’ di fiducia nel futuro, cui devono contribuire tutte le forze politiche e sociali nell’interesse del Paese: nessuno può tirarsi indietro. Il momento è cruciale e ognuno deve fare la sua parte: noi la faremo responsabilmente nell’interesse dei consumatori".

giovedì 9 ottobre 2008

Alitalia: sacrosante le parole di Tremonti

"E’ inaccettabile ridurre la soglia penale per alcune attività dei manager della nuova compagnia aerea e bene ha fatto il ministro dell’Economia a porre l’aut-aut". E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, esprimendo pieno apprezzamento per le parole del ministro Tremonti.
"Siamo convinti che l’emendamento cadrà -conclude Dona– perché altrimenti sarebbe un pessimo inizio per il nuovo vettore italiano ed un brutto segnale per i mercati e per i consumatori".

Educazione civica fondamentale nelle scuole

"Finalmente c’è un ministro che dopo anni di inerzia ha deciso di mettere un po’ d’ordine nella scuola italiana e restituire autorevolezza agli insegnanti introducendo il voto in condotta. Se si pensa alle misure adottate nell’Assia, uno dei sedici stati della Germania, un bullo incallito di 16 anni è stato spedito per nove mesi in un campo di rieducazione nel villaggio siberiano di Sebelnikovo a 55° sotto zero a tagliare la legna e a svolgere altri pesanti lavori manuali, fa anche sorridere il 5 in condotta ".
E’ quanto dichiara l’avvocato Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, esprimendo apprezzamento per il pacchetto scuola elaborato dal ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Maria Stella Gelmini.
"In particolare - conclude Dona - è fondamentale la reintroduzione nelle scuole primarie e secondarie dell’educazione civica (Cittadinanza e costituzione), già inserita nei programma scolastici da Aldo Moro nel 1958, che contribuisce a rendere gli studenti consumatori consapevoli ".

Telecom, la rete e le telecomunicazioni che verranno

Il futuro delle telecomunicazioni in Italia è nero, che più nero non si può. Tutti chiedono l'evoluzione della rete, tutti chiedo la separazione della rete, ma nessuno o pochi capiscono che siamo migliaia di anni luce lontani dall'avverarsi di tutto ciò.
Per capire, o provare a capire, come si muoverà il sistema telecomunicazioni italiane nel futuro, nemmeno troppo prossimo, bisogna partire da un dato di fatto incontestabile: Telecom Italia, l'operatore dominante nel settore, ha un debito lordo di 43 miliardi di euro, ovvero un netto intorno ai 37 miliardi e circa 30 miliardi di bond sul mercato, come dichiara l'A.D. Bernabè Franco.
E' abbastanza chiaro che se l'unica azienda italiana che può provare a sviluppare la Next Generation Network, ovvero la rete in fibra sulla quale si baseranno le telecomunicazioni del futuro, ha una tale debito, anche se definito strutturato (???) da Bernabè, questa benedetta NGN ce la possiamo sognare nei prossimi dieci anni. Rimanendo così, come al solito, irrimediabilmente indietro nel settore strategico delle telecomunicazioni, anche se l'A.D. Bernabè ha comunque dichiarato di aver pronto un progetto, già bocciato per altro da tutti (competitors, associazioni di consumatori, analisti etc etc) per approntare in Italia quella spina dorsale delle telecomunicazioni che nel Regno Unito stanno finendo di cablare. Con quali soldi però non l'ha reso noto.
Ancor peggio poi quando si parla di separazione della rete del quasi ex monopolista. In se e per se è un atto dovuto e sicuramente una linfa vitale per il mercato libero, ma come la mettiamo con i creditori di Telecom Italia che hanno come unica garanzia, per i loro crediti enormi, proprio quella rete che si vorrebbe libera e gestita da un entità esterna al mercato degli utenti. Con loro non si può scherzare, i soldi li vogliono, subito, e non gliene frega niente del nostro ritardo tecnologico e del digital divide (a proposito non sarà che i creditori sono quelle banche a cui noi adesso stiamo "salvando la pelle" vero?).
La situazione è difatto molto ingarbugliata e con buona probabilità, ahimè, ci ritroveremo di fronte ad una nuova Aliatalia per la quale saranno ancora i cittadini a dover mettere mano al portafoglio, nel nome del progresso s'intende.

mercoledì 8 ottobre 2008

Class action, si parte il 1 Gennaio 2009... forse

“Il Governo dovrà rispondere davanti ai cittadini se non terrà fede alla data del 1° gennaio 2009 per l’entrata in vigore della class-action”. E’ quanto ha ricordato Massimiliano Dona – Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori – al Ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola che questo pomeriggio ha incontrato le associazioni dei consumatori.
L’Avvocato Dona ha protestato vivacemente per le voci di un insabbiamento del progetto sull’azione collettiva sostenendo che si tratta, ormai, di una improrogabile richiesta della gente, quotidianamente offesa dagli inganni del mercato, messi in atto in particolare dalle aziende più diffuse e più visibili, a cominciare dalle società telefoniche, banche ed assicurazioni.
Il Ministro Scajola ha, inoltre, annunciato un piano straordinario contro il caro-vita, pur ribadendo che l’attuale legislazione non è compatibile con la moratoria dei prezzi chiesta dalle associazioni dei consumatori. Su questo versante, però, l’Avvocato Dona ha fatto presente che non si spiega perché debbano essere fortemente regolamentate le “vendite sottocosto”, mentre le speculazioni restano possibili in nome della libera concorrenza.

venerdì 3 ottobre 2008

Audizioni su caro energia

“L’indagine conoscitiva sulla dinamica dei prezzi della filiera dei prodotti petroliferi e sugli effetti che essa può avere sui costi dell’energia elettrica e del gas è quanto mai opportuna”.
E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, apprezzando l’iniziativa del presidente della Commissione industria del Senato, Cesare Cursi.
“E’ importante capire cosa è successo realmente in questi ultimi mesi –continua Dona- ed accertare se vi siano stati fenomeni speculativi, che hanno danneggiato i consumatori. Saremo ben lieti pertanto di portare il nostro contributo ai lavori della Commissione Industria di Palazzo Madama”.

giovedì 2 ottobre 2008

Sicurezza domestica

“La sicurezza in casa è un obiettivo che dobbiamo perseguire con grande impegno e costanza”. E’ quanto ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, nel suo intervento al Safety Smart, il programma educativo sulla cultura domestica rivolto a bambini e ragazzi e presentato ieri sera a Milano dall’Underwriters Laboratories (ente leader in materia di certificazioni e norme di sicurezza) con il patrocinio dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Troppo spesso – ha spiegato Dona – sentiamo di infortuni ed incidenti che avvengono tra le mura domestiche e che coinvolgono con cifre allarmanti non solo gli adulti ma anche i ragazzi di giovane età. In soli dieci anni – prosegue Dona – è aumentato del ben 25,35% il numero di bambini vittime di incidenti in casa, tanto che si è passati dai 351.000 del 1990 ai 440.000 del 2000”.
“Un mirato programma educativo, che li informi sulle insidie che può nascondere l’ambiente domestico e che li guidi verso delle corrette norme comportamentali – conclude Dona - è dunque la giusta strada da seguire per aiutarli a proteggere se stessi e gli altri da eventuali infortuni e per insegnar loro a vivere la casa davvero come un luogo sicuro”.