sabato 21 novembre 2009

FERROVIE - A quando l'intervento del Governo?

Anche noi protestiamo per la soppressione. per ora solo prevista, del Pendolino

“Non esiste un trasporto di serie A e uno di serie B: i cittadini hanno diritto ad avere carrozze decorose, ad utilizzare servizi igienici decenti e a mangiare cibo adeguato ad un prezzo accettabile”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, chiedendo che il Governo intervenga incisivamente sulle Ferrovie dello Stato e preannunciando l’invio di una richiesta di audizione ai presidenti delle commissioni trasporti di Camera e Senato.
“Sulla rete ferroviaria italiana -conclude Dona- viaggiano ogni giorno milioni di persone che non si servono del Frecciarossa, ma di treni regionali, interregionali ed intercity. L’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti farebbe bene a percorrere il nostro Paese sui treni dei pendolari per rendersi conto della reale qualità del servizio offerto da Trenitalia”.

Fondo di credito per i nuovi nati

La legge n. 2/2009 aveva istituito un Fondo a favore delle famiglie denominato “Fondo di credito per i nuovi nati”, consistente in un sostegno finanziario per l’accesso al credito delle famiglie con un figlio nato o adottato. Il Fondo ha una dotazione di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011, poi incrementato di altri 10 milioni di euro per l’anno 2009. Ora un decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 ottobre scorso ha disciplinato l’erogazione del Fondo stabilendo che è istituito presso il Dipartimento per le politiche della famiglia e che garantisce i finanziamenti delle banche alle famiglie con i nuovi nati o adottati. I finanziamenti ammissibili devono avere una durata non superiore a 5 anni e un ammontare non superiore a 5000 euro a tasso fisso. La garanzia del Fondo è concessa nella misura del 50% del finanziamento ed è incondizionata, irrevocabile ed a prima richiesta.

Autore: Emanuele Piccari
Data: novembre 2009

venerdì 20 novembre 2009

Cara vecchia TV analogica, addio

Parole sagge, ma purtroppo solo ...parole

Cara vecchia TV analogica, addio, è arrivata l’era della tv digitale. A partire dal 16 novembre il Lazio, ad esclusione della provincia di Viterbo, è passato al digitale terrestre.

In molti si chiedono ormai da tempo se i cittadini sono davvero pronti all’avvento del così detto switch off, vale a dire lo spegnimento del sistema di trasmissione televisivo analogico a favore del nuovo sistema di trasmissione digitale. E sebbene dalle Istituzioni arrivino continue rassicurazioni sul fatto che “nessuno resterà senza TV”, il passaggio non sembra indolore. Dopo i primi disagi legati all’acquisto e all’installazione del decoder, siamo sommersi dalle lamentele riguardanti problemi di ricezione del segnale, poiché un minimo errore nel direzionamento dell’antenna può causare l’impossibilità di vedere la TV, con la triste conseguenza di dover ricorrere all’antennista, il cui intervento ha un costo ulteriore. E così molte aspettative di chi sperava nella grande rivoluzione del digitale terrestre non mancano di essere disattese.

Per fare un po’ di chiarezza sul tema e cercare di agevolare il passaggio per gli utenti, abbiamo pubblicato sul nostro sito istituzionale www.consumatori.it un ricco vademecum di informazioni e consigli.

L’auspicio è che l’avvento dell’all digital lasci più luci che ombre e si concretizzi presto in un reale guadagno per i cittadini.

giovedì 19 novembre 2009

FERROVIE: opporsi a tagli ingiustificati

E col PENDOLINO scippato,come la mettiamo?-...

“I cittadini hanno diritto ad avere carrozze pulite e ad utilizzare servizi igienici decenti, rispettando gli impegni contenuti nei contratti di servizio stipulati con le singole regioni”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando i dati diffusi dalla Regione Toscana sulle penali che Trenitalia dovrà pagare dopo le ispezioni effettuate nei primi dieci mesi del 2009 nell’ambito del trasporto regionale.

“L’entità delle penali a carico di Trenitalia per il trasporto ferroviario in Toscana -continua Dona- è davvero significativa: 167 mila euro, 70 mila dei quali per la pulizia delle vetture, per i primi dieci mesi del 2009 e oltre 5 milioni di euro da quando nel 2000 le competenze e le risorse relative al trasporto ferroviario regionale sono state trasferite alla Regione”.

“Condividiamo le preoccupazioni degli utenti toscani -conclude Dona- riguardo ai preannunciati tagli per i collegamenti con Roma, come quelli inaccettabili previsti per la città di Arezzo, che in caso di attuazione creerebbero inevitabili disagi a migliaia di persone. Per questo chiediamo che il ministro Matteoli intervenga ed impedisca l’adozione di misure ingiuste e penalizzanti”.

martedì 17 novembre 2009

DIGITALE TERRESTRE: Nuovi costi in arrivo

“Altro che rivoluzione tecnologica. Il passaggio dall’analogico al digitale si sta rivelando un vero e proprio disastro. Numerosi i romani che stanno infatti riscontrando problemi di ricezione del segnale e che per questo dovranno affidarsi al satellite. Nuovi costi in arrivo, dunque, con le antenne da cambiare”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando il debutto dello switch off nella Capitale.

“Se per i più fortunati è bastato armeggiare per risintonizzare tutti i canali -sottolinea Dona- per molti altri non è così facile. Purtroppo, il segnale digitale non arriva bene in tutte le zone della città e molti canali, sia Rai che Mediaset, sono spariti dalle tv di chi li aveva già sintonizzati”.

“Non è pensabile -conclude il Segretario generale- che lo switch off si trasformi in una truffa ai danni dei cittadini, specie di quelli più deboli come gli anziani costretti ancora una volta a fare i conti con decoder da risintonizzare, e in qualche caso, a rimettere mano al portafogli”.

venerdì 13 novembre 2009

TV: La Rai deve rispettare il contratto di servizio

“Il Qualitel, il sistema di misurazione degli obiettivi di programmazione e della qualità dell’offerta radiotelevisiva della RAI già previsto dal contratto nazionale di servizio 2007-2009, è irrinunciabile, perché un servizio pubblico che non valorizza la qualità viene meno alla sua funzione”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, esprimendo pieno apprezzamento per le dichiarazioni a difesa del Qualitel formulate dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e dal Consiglio Nazionale degli Utenti.

“La qualità dell’offerta radiotelevisiva -prosegue Dona- costituisce un obiettivo primario e un carattere distintivo del servizio pubblico. Pretendere perciò un servizio pubblico di qualità come quello di paesi come Inghilterra o Francia è sacrosanto: è una questione di civiltà e di rispetto per i cittadini che pagano il canone”.

“Le nuove linee guida elaborate dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni -conclude Dona- prevedono il rafforzamento dell’organismo di valutazione, che dovrà essere nominato dall’Autorità d’intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico. Inoltre, i risultati delle rilevazioni sulla qualità del servizio dovranno essere resi pubblici, mentre sul grado di soddisfazione degli utenti dovranno essere ascoltate periodicamente le Associazioni dei consumatori”.

giovedì 12 novembre 2009

COMPRAR CASA SENZA RISCHI

CASA MIA , CASA MIA .....La favola bella ?

Gli studi notarili di Milano e Lombardia hanno avuto una serie di incontri con i cittadini fino al 27 novembre sul tema “Comprar casa senza rischi”. I cittadini riceveranno una consulenza specializzata e gratuita sull’acquisto della casa e sui mutui negli studi di 255 notai, ma anche presso le sedi cittadine dei consigli di zona. Da parte sua, l’Unione Nazionale Consumatori ha fornito alcuni semplici consigli sullo stesso tema.

- Non è consigliabile acquistare una casa da costruire: non mancano quasi mai sorprese spiacevoli, lievitazioni di prezzo e intoppi di vario genere.

- Non è consigliabile acquistare una casa all’estero se non si ha un appoggio in loco per verificare che sia tutto in regola.

- Non firmare una proposta contrattuale “irrevocabile”, che non ammette ripensamenti.

- Far inserire nel contratto una “clausola risolutiva espressa” in base alla quale si intende sciolto in tutte le sue parti se entro un termine tassativo non sarà stipulato il rogito notarile e consegnata la casa.

- Tenere presente che se si compra da una società questa può fallire e la casa può essere inserita nell’asse fallimentare anche due anni dopo la stipula del rogito.

- Sospettare fortemente quando la società con cui si è fatto il contratto preliminare viene assorbita da una seconda società che chiede un nuovo contratto sostitutivo del primo (può nascondersi un gioco di “scatole cinesi” per vanificare eventuali azioni di rivalsa dell’acquirente).

Autore: Emanuele Piccari
Data: novembre 2009

lunedì 9 novembre 2009

TLC: la banda larga una priorità per il futuro dell’Italia

Anche noi ci uniamo al coro dei consensi!...
“E’ assolutamente necessaria la creazione di una rete veloce che consenta a tutta Italia di cogliere le opportunità offerte dalla digitalizzazione, migliorando così soprattutto il rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, apprezzando l’iniziativa del ministro Scajola per sbloccare le risorse disponibili per l’internet veloce.

“Per la banda larga -conclude Dona- sono previsti 800 milioni di euro, che potrebbero arrivare a 1.600 milioni: è una cifra sicuramente insufficiente per realizzare pienamente la ‘digitalizzazione’ del Paese, ma è comunque una buona base di partenza per modernizzare il Paese, migliorare la qualità della vita dei cittadini e rendere più efficiente la burocrazia”.

giovedì 5 novembre 2009

Dal 2010 nuove regole per le telecomunicazioni

Dal 2010 avremo forse nuove regole per un mercato più serio e competitivo? Sembrerebbe così stando a quanto è emerso dall'intesa trovata, nella notte, tra il Parlamento Europeo ed il Consiglio Ue, che rappresenta i governi, sul pacchetto di riforma Ue delle telecomunicazioni.
Sì sa che tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare ed il mare delle telecomunicazioni italiane è mosso, pieno di pericoli e completamente in preda a se stesso. Ma è inutile fare i disfattisti ed in attesa di vedere cosa verrà messo in pratica e quali i reali vantaggi di cui si gioveranno i consumatori, a tre anni dall'ultimo intervento istituzionale (Decreto Besrani: eliminazione delle penali e dei costi di ricarica), vediamo cosa potrebbe essere potenzialmente valido.
Un punto fondamentale sarà sicuramente la possibilità per le authority nazionali di obbligare le grandi società di tlc alla separazione funzionale tra gestori di reti e fornitori di servizi, il che obbligherebbe Telecom a vendere la rete creando così quella concorrenza vera che è sempre mancata nel mercato italiano, fermo da anni in un impasse creata da una rete scadente, leggi cervellotiche per favorire la concorrenza e operatori impegnati più a fare i furbi che a fornire un servizio.
Tra le altre novità introdotte, la possibilità per i consumatori di cambiare operatore di telefonia fissa o mobile in un giorno lavorativo mantenendo il proprio numero.
Poi, ma questa è una chimera in Italia che spesso è stata sventolata sotto il naso dei consumatori, gli utenti avranno inoltre diritto a una migliore informazione al momento di sottoscrivere a un servizio.
Queste sono le riforme più importanti per i consumatori, che dovrebbero intervenire dal 2010, che tra l'altro introdurranno un regolamento unico per le telecomunicazioni europee il Berec (Body of European Regulators in Electronic Communication) che sostituirà il nostro codice delle comunicazioni e dovrà rafforzare l’applicazione del diritto Ue in materia, impedendo che un operatore possa sottrarsi alla concorrenza.
Le premesse ci sono, vedremo gli sviluppi, soprattutto nel nostro paese così poco incline alle direttive europee.

ISTRUZIONI PER VIAGGIARE IN EUROPA

Per facilitare gli spostamenti nel territorio comunitario, la Commissione UE ha diffuso una guida utile e completa intitolata “Viaggiare in Europa”. Queste sono le istruzioni principali.
Frontiere. L’accordo di Schengen, integrato dal trattato di Amsterdam, ha eliminato i controlli sui cittadini europei che attraversano una frontiera comunitaria, anche se gli Stati membri conservano il diritto di effettuare controlli sull’identità della persona. All’accordo di Schengen non hanno però aderito Gran Bretagna e Irlanda.
Effetti personali. Possono essere portati senza alcuna restrizione, tranne droghe, prodotti derivati da specie animali e vegetali protette e materiali pornografici. Anche la quantità di medicinali è soggetta al limite della necessità personale e così pure alcolici e tabacchi.
Denaro. Le restrizioni sui movimenti di capitali all’interno dell’Unione europea sono state abolite, ma gli Stati membri hanno fissato dei massimali al di sopra dei quali è richiesta una dichiarazione della somma trasferita. Dall’Italia si può uscire con 10.329 euro senza darne comunicazione ad alcuno.
Animali. La maggior parte degli Stati membri prevede che cani e gatti abbiano un certificato di vaccinazione antirabbica valido. Disposizioni più restrittive sono però previste in Svezia, Irlanda e Gran Bretagna, per le quali bisogna informarsi presso l’ambasciata o il consolato.
Automobili. Per chi si sposta in auto, la patente di guida nazionale è riconosciuta in tutti gli Stati membri e così pure il libretto di circolazione. Per l’assicurazione, occorre procurarsi presso la compagnia la “carta verde”. Se avviene un incidente di cui è responsabile un altro automobilista, ogni cittadino europeo ha diritto a una copertura fino a 350.000 euro per le lesioni corporali.
Assistenza sanitaria. Ogni cittadino europeo che viaggia all’interno dell’Unione ha diritto alle cure mediche di prima necessità in caso di malattia o incidente. Prima di partire, è preferibile comunque procurarsi il modulo E111 presso la propria ASL o istituto di assicurazione malattia.
Informazioni. Ogni altra informazione utile per viaggiare in Europa, fare acquisti, risiedere o lavorare in un altro Stato membro, eccetera, si può trovare sul sito http://europa.eu.int/citizens