martedì 27 marzo 2012

PASQUA - Scegliamo solo le colombe autentiche

“Non tutte le colombe sono autentiche, scegliamo con cura cosa mettiamo sulle nostre tavole durante il periodo pasquale". E' quanto dichiara Agostino Macrì, responsabile sicurezza alimentare dell'Unione Nazionale Consumatori (UNC), in prossimità delle imminenti festività.

"Il decreto ministeriale 22 luglio 2005 -spiega Macrì- ha stabilito che la denominazione ‘colomba’ è riservata al ‘prodotto dolciario da forno a pasta morbida’ che non contiene grassi idrogenati e altri ingredienti scadenti ed economici con i quali talvolta si sostituisce il più costoso burro; inoltre deve avere una glassatura in superficie e una decorazione composta da granella di zucchero e almeno il 2% di mandorle".

"Le uova utilizzate -prosegue il Prof. Macrì- devono garantire non meno del 4% di tuorlo e devono essere di categoria A (quelle fresche), scorze di agrumi e canditi devono essere presenti in quantità non inferiore al 15% e il burro dev’essere presente almeno al 16%”.

“Tutte queste informazioni -aggiunge il responsabile per la sicurezza alimentare dell'UNC- devono essere riportate in etichetta e il prodotto che non rispetta queste regole non può chiamarsi 'colomba pasquale' ma deve adottare denominazioni alternative come ad esempio ‘dolce pasquale’ ".

"Nel ricordare di conservare le colombe in luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore -conclude Agostino Macrì- non resta che augurare a tutti buona degustazione!”.

Fonte: www.consumatori.it

lunedì 26 marzo 2012

UOVA DI PASQUA - Evitiamo le brutte sorprese

“Occhio alle sorprese contenute nell’uovo di Pasqua che talvolta possono rappresentare un pericolo per i bambini”. E’ quanto dichiara Sonia Galardo, capo ufficio stampa dell'Unione Nazionale Consumatori (UNC), in vista delle festività pasquali.

“Affinché l’apertura delle uova di cioccolato, una delle tradizioni più attese dai più piccoli, non riservi 'brutte sorprese' -spiega la dott.ssa Galardo- prima di procedere all’acquisto è bene sempre controllare che l’etichetta riferita alla sorpresa riporti il marchio CE, che indica la conformità alle norme europee, e la fascia di età per cui il giocattolo è stato ideato”.

Il rischio -prosegue Sonia Galardo- è infatti che i giocattoli siano costituiti da una serie di parti che possono staccarsi e venire facilmente ingerite o inalate dai più piccoli. Inoltre, i materiali che compongono queste sorprese talvolta non risultano essere conformi alle norme stabilite dall’Unione Europea sulla sicurezza e possono essere tossici o facilmente infiammabili”.

“Una volta aperto l’uovo -continua il capo ufficio stampa dell'UNC- è bene verificare che sull’imballaggio del giocattolo siano riportate le informazioni relative all’indirizzo del fabbricante, importatore o distributore in modo da poterlo contattare in caso di problemi".

"Infine, un'ulteriore garanzia di sicurezza è data dalla presenza di marchi volontari come 'Giocattoli sicuri' rilasciato dall'Istituto Italiano Sicurezza Giocattoli che assicura l'avvenuta certificazione in laboratorio. Seguendo questi accorgimenti -conclude Sonia Galardo- si potrà far godere i bambini dell'uovo di Pasqua, senza che venga messa a repentaglio la loro sicurezza!"


Fonte: Consumatori.it
Autore: Sonia Gallardo

venerdì 23 marzo 2012

Truffe sul web e Italia-Programmi



Video estratto ai sensi dell'Art. 70 L. D. A. dal programma "Buongiorno Cielo" andato in onda su "Cielo TV " in data 15/03/2012.

Gianluca Selicato, responsabile comunicazione dell'Unione Nazionale Consumatori, parla di truffe sul web e Italia-Programmi.

sabato 17 marzo 2012

TURISMO: PIU’ TRASPARENZA E MAGGIORE CONCORRENZA

"Il settore turistico è troppo importante per la nostra economia perché siano tollerate pratiche scorrette, offerte illusorie, disservizi e trascuratezze a danno dei consumatori”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), a margine del convegno “La tutela dei consumatori e del mercato”, organizzato dallo studio legale Palmigiano a Palermo.
“E’ auspicabile -prosegue Dona- che il vento della concorrenza che spira sul nostro mercato grazie agli interventi operati dal Governo Monti, si faccia sentire anche in questo settore".
"I recenti incidenti che hanno coinvolto i servizi crocieristici hanno trasmesso un certo pessimismo -aggiunge Massimiliano Dona- ma volendo trarne un auspicio per il futuro, dobbiamo ricordare il bel risultato ottenuto nella gestione conciliativa dei risarcimenti per i naufraghi: su questo versante -conclude l’avvocato- lo stesso Codice del Turismo incentiva la soluzione alternativa delle controversie e proprio questa è la via più plausibile per rafforzare la tutela dei viaggiatori anche in sede contenziosa".

Fonte: www.consumatori.it

mercoledì 14 marzo 2012

Cambiamo le regole del gioco!

Un giro d’affari che ha sfiorato nel 2011 gli 80 miliardi di euro; un fatturato che rappresenta la terza industria italiana dopo le multinazionali dell’energia; 400 mila macchine da gioco sul territorio, (il 15 per cento in più rispetto agli altri Paesi). Ma anche la seconda causa di indebitamento delle famiglie e il rischio di una vera e propria dipendenza come quella da alcol e droghe. Parliamo del gioco d’azzardo insieme all'Eurodap (l'associazione senza scopo di lucro nata per promuovere la diffusione della conoscenza del disturbo da attacchi di panico), una piaga sociale che dovrebbe essere contrastata e che invece viene alimentata con pubblicità martellante che spinge le persone a tentare la sorte.

Abbiamo espresso in più occasioni la nostra preoccupazione rispetto alle dimensioni assunte dal fenomeno e oggi, finalmente, anche la politica sembra essere più sensibile al problema: nei giorni scorsi il ministro per la Cooperazione e l’Integrazione, Andrea Riccardi, ha lanciato l’allarme proponendo una regolamentazione; la nostra associazione, da parte sua, con il supporto del gruppo di Futuro e Libertà ha presentato una mozione parlamentare che impegna il Governo a disciplinare in modo più stringente il mercato.

Sotto accusa sono anche le pubblicità martellanti che spingono i consumatori a tentare la sorte: qualche mese fa, a seguito di una nostra segnalazione l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria ha dichiarato ingannevole il messaggio della pubblicità ‘10 e Lotto’ in cui il popolare attore Claudio Bisio invitava il telespettatore a tentare la fortuna sostenendo che: “vincere è ancora più semplice che giocare”.
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E’ un primo passo che, speriamo, con l’appoggio anche delle istituzioni porti ad un vero e proprio cambiamento culturale. Siamo ben consapevoli, infatti, dell’importanza per le casse dello Stato degli introiti generati dal giro d’affari legato al gioco, ma è fondamentale perlomeno che ai consumatori siano fornite le informazioni che spieghino in modo trasparente la reale possibilità di vincita per ogni giocata e che sia contestualmente stabilito il divieto di pubblicità commerciale di tutte le attività legate a giochi, scommesse, lotterie e concorsi a premio.

Scarica il testo della mozione

Fonte: www.consumatori.it
Autore: Simona Volpe
Data: 13 marzo 2012