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Purtroppo dalle banche ai trasporti ferroviari, dalle assicurazioni ai servizi finanziari, le liberalizzazioni si sono tradotte in una serie di rincari per le tasche degli italiani, a dispetto delle buone finalità che si intendevano conseguire attraverso tali procedura. Qualche numero? Tra il 1994 e il 2011 i costi dei servizi bancari e finanziari sono aumentati di quasi 110 punti percentuali, contro un aumento dell’inflazione pari a 43,2 punti percentuali. Tra il 2000 e il 2011 i trasporti ferroviari sono invece rincarati di 53,2 punti percentuali, contro un incremento dell’inflazione pari a 27,1 punti percentuali.
Fanno eccezione esclusivamente il settore dei medicinali (peraltro, uno dei pochi sui quali la Manovra vorrebbe far qualcosa nel breve termine) e quello dei servizi telefonici, con una riduzione media dei costi pari al 10,9% negli ultimi sedici anni per i farmaci, e del 15,7% negli ultimi tredici anni per le tariffe telefoniche.
Per concludere pare che il solo mercato libero non produca benefici effetti sui risparmi dei consumatori, forse per il formarsi di veri e propri cartelli, è per questo che va regolamentato e seguito, il laissez-faire, che già ha avuto poca fortuna all'estero, pare che non sia praticabile in Italia.
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