mercoledì 26 maggio 2010

BARILLA: quale reputazione?

Non a caso l'Unione naz. cons. nacque con problemi di qualità della pasta...

"Cosa significa per un'impresa commerciale, nel moderno mercato, avere un reputazione vincente?" È quanto si chiede Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), commentando la notizia diffusa dalla rivista Forbes, secondo la quale Barilla sarebbe al diciannovesimo posto (prima tra le italiane) rispetto alle seicento aziende più importanti per fatturato.

Riflettendo sul fatto che i dati sono stati ottenuti attraverso la consultazione dei consumatori in 24 paesi, Dona si interroga sui meccanismi di tali valutazioni: "temo che si debba segnalare un marcato disallineamento tra queste opinioni, sbandierate come spot di eccellenza, ed il sentimento reale dei consumatori, per i quali un'azienda va giudicata non solo per la notorietà del brand o la leadership di mercato: conta piuttosto la sua correttezza relativamente al prezzo e la trasparenza delle sue etichette".

Riferendosi in particolare all'opinione che di Barilla sembrano avere i consumatori italiani, l'avv. Dona ricorda che “non possiamo celebrare la reputazione di un'azienda che è stata condannata dall'Autorità Antitrust per aver partecipato, con contributo rilevante, al cartello anticoncorrenziale che ha artificiosamente tenuto alto il prezzo della pasta in danno dei consumatori o che, guardando all'etichettatura dei suoi prodotti, omette di indicare l’origine del grano, materia prima in buona parte di provenienza estera, informazione che gli acquirenti ritengono importante, ben al di là dello slogan 'dove c'è Barilla c'è casa' "

martedì 25 maggio 2010

POKER: ecco cosa ne pensano gli italiani

“Ormai il gioco del poker è diventato un vero e proprio fenomeno di costume. E’ per questo che abbiamo deciso di realizzare un’indagine per comprendere la percezione che ne hanno gli italiani”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), annunciando i risultati del report “Lo sguardo degli italiani sul poker”, condotto dall’Istituto di ricerca IPSOS per conto dell’Associazione e disponibile sull’home page del sito www.consumatori.it.

“Momento di svago, sfida con se stessi, sport: sono solo alcune -spiega Dona- delle definizioni espresse dagli intervistati, giocatori più o meno assidui di poker, a dimostrazione di come un po’ tutti siano catturati dal fascino di un gioco che negli ultimi anni ha fatto registrare una crescita esponenziale, anche grazie al facile accesso al tavolo consentito oggigiorno tramite l'uso di Internet".

“E tuttavia si tratta di un fascino che, proprio sui 'tavoli verdi del web', rischia di diventare pericoloso se affrontato superficialmente abbandonandosi a comportamenti irresponsabili. Così -conclude Dona- non solo è bene mettere in guardia i consumatori su alcune cautele da adottare nella scelta del sito (per giocare in sicurezza ricordiamo allora che bisogna sempre controllare che il sito scelto sia un 'punto it' ed esponga gli opportuni marchi e certificazioni di garanzia), ma anche che è buona norma leggere con molta attenzione termini e condizioni di gioco ed infine che non bisogna esagerare per evitare investimenti troppo elevati".

giovedì 20 maggio 2010

A SCUOLA DI SALUMI: i vincitori del concorso

“Sono Mattia Russo, dell’Istituto Comprensivo Dalla Chiesa di Prata di Principato Ultra (Prov. AV), Meng Yun Xia, della Scuola Media di Incisa Scapaccino (Prov. AT) e Anna Biondaro dell’Istituto Comprensivo di Montecchia di Crosara (Prov. VR) i vincitori del primo premio del Concorso ‘Pubblicitario per un giorno’, indetto e organizzato dall’Unione Nazionale Consumatori, che saranno premiati domani in Campidoglio”. E’ quanto si legge in una nota dell’associazione.

“Il concorso, rivolto agli studenti delle scuole medie inferiori di tutto il Paese e a cui hanno partecipato 658 alunni sparsi su tutto il territorio nazionale -dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC)- si è svolto nell’ambito di un progetto che la nostra Unione ha realizzato, con la collaborazione dell’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani e il contributo del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, per richiamare l’attenzione sulla tipicità e le qualità dei salumi DOP e IGP”.

“All’inizio dell’anno scolastico in corso sono state inviate alle 7010 scuole medie italiane numerose copie della pubblicazione ‘A scuola di salumi’, con l’intento di informare ed educare i giovani consumatori sulle innovazioni delle tecniche di trasformazione e di conservazione e sulle rigorose norme igienico-sanitarie nell’allevamento dei suini e nella produzione di salumi. Proprio a partire dai contenuti dell’opuscolo -spiega Dona- gli alunni sono stati invitati a partecipare al Concorso, ideando una campagna pubblicitaria che comunicasse al meglio le qualità dei salumi DOP e IGP”.

“Non ci stanchiamo di ripeterlo: i bambini di oggi saranno i consumatori del domani. Ed è per questo -conclude Dona- che una buona educazione alimentare deve iniziare proprio dalle scuole”.

giovedì 13 maggio 2010

la tela di Penelope?

FACEBOOK: se la privacy è a rischio, non ci piace

“L’inedita funzione ‘Like’ introdotta da Facebook deve essere supportata da una valida nota informativa che chiarisca all’utente quali dei propri dati personali rende visibili sul web se sceglie di utilizzarla. Solo così si rispetta la sua privacy”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), commentando l’introduzione da parte del social network del nuovo bottone denominato ‘Like’.

“Il tasto -spiega Dona- permette di fatto di estendere l’ormai noto ‘mi piace’ a tutti i siti web. Può essere inserito su qualsiasi sito e se l’utente ci clicca su può esprimere il proprio apprezzamento per un contenuto”.

“Il problema -prosegue il Segretario generale- è che chi decide di utilizzare la funzione non sa che rischia di lasciare una vera e propria ‘impronta’ con tanto di nome e cognome e, in alcuni casi, anche di foto. Se la preferenza per un qualsivoglia sito è espressa mentre si è connessi sul proprio ‘profilo Facebook’, questa viene infatti automaticamente visualizzata anche sulla propria pagina personale creata sul social network: un automatismo del quale l’utente non è però messo adeguatamente al corrente”.

“I social network sono ormai una solida realtà che offre importanti opportunità di incontro, ma che rischia di essere insidiosa se non si salvaguarda la privacy degli utenti. Ci aspettiamo -conclude Dona- che Facebook intervenga rapidamente fornendo le dovute informazioni connesse all’utilizzo del tasto ‘Like’ ”.

lunedì 10 maggio 2010

CIBUS: salute dei consumatori davanti a tutto

"Cibo significa molte cose: sapori, tradizioni, benessere, convivialità. Ma al primo posto per i consumatori deve restare la sicurezza alimentare". E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), intervenuto all'inaugurazione di “Cibus”, la fiera dell'alimentazione e del cibo in corso a Parma.

La fiera si è aperta stamani con una conferenza organizzata dall'Efsa, Autorità europea per la sicurezza alimentare, alla presenza del Commissario Europeo ai consumatori, il maltese John Dalli e del Ministro della salute, Ferruccio Fazio.

"Condivido le parole del ministro Fazio -prosegue Dona- che ha dichiarato l'impegno per l'informazione dei consumatori ed in particolare la contrarietà del Governo al 'sistema semaforo' che vorrebbe distinguere gli alimenti tra buoni e cattivi. Sosterremo l'iniziativa del Codice alimentare, aspirazione che la nostra Unione sostiene da oltre trent'anni, ma che i consumatori attendono ancora nella speranza della necessaria semplificazione delle norme del diritto alimentare".

Massimiliano Dona, che ricopre l'incarico di rappresentante italiano nel Gruppo Consumatori Europeo (ECCG), ha concluso manifestando la disponibilità delle organizzazioni italiane di tutela dei consumatori a supportare il Commissario Dalli in un percorso che metta al primo posto nelle scelte politiche le risultanze scientifiche, così da assicurare ai cittadini le necessarie certezze in ordine alla sicurezza delle produzioni alimentari.

mercoledì 5 maggio 2010

LA MISSIONE IMPOSSIBILE DELLA RIVENDITA DELLE MULTIPROPRIETA’

LA MULTIPROPRIETA'?...State attenti prima

Non si contano i consumatori che soprattutto negli anni ’90 hanno acquistato – convinti da spregiudicate tecniche di persuasione e di vendita - una quota di multiproprietà in Spagna, Africa o in qualche altra destinazione esotica, ovvero il diritto di utilizzare, durante un lungo periodo di tempo (in ogni caso min. 3 anni) un immobile per le proprie vacanze, utilizzabile per una o più determinate settimane all’anno. Non c’è dunque da meravigliarsi se quella delle multiproprietà è un’industria che registra oggi un giro d'affari di oltre 10,5 miliardi di. Assieme a Regno Unito, Svezia, Germania e Spagna, proprio i consumatori italiani sono quelli che acquistano vacanze in multiproprietà più degli altri; sempre l'Italia (oltre a Spagna, Portogallo, Germania e Francia) ha un ragguardevole numero di imprese interne di multiproprietà.

Sono stati invece pochi, scrive il Centro europeo consumatori di Bolzano, coloro che al momento della sottoscrizione di questi contratti hanno tenuto conto e calcolato le numerose spese e i rischi che possono derivare dall’acquisto di una multiproprietà, quali le spese annuali di gestione, gli eventuali costi di adesione ad un circuito di scambio, i possibili costi di assistenza legale nel malaugurato caso di controversie, i costi dei viaggi verso i luoghi di villeggiatura all’estero, i rischi di fallimento delle società gestrici nel campo della multiproprietà e via dicendo. Dopo alcuni anni la maggior parte dei proprietari di una quota di time-sharing non sono più interessati a questa forma di vacanza: non utilizzano più la quota, le spese di gestione sono aumentate vertiginosamente negli anni e vorrebbero quindi liberarsene.

Per i consumatori i rischi sono però in agguato, in quanto sul mercato sono numerosissime le aziende che assicurano ai consumatori di essere in grado di vendere la quota; ovviamente in cambio di prezzi salatissimi non vi è alcuna garanzia di riuscita. Basta una breve ricerca in internet per scoprire che a fronte di centinaia di consumatori che offrono in vendita la loro quota, le persone che vogliono acquistarne una sono praticamente inesistenti.

Come se non bastasse, altre imprese (spesso con sede legale in qualche paradiso fiscale e che il più delle volte contattano i consumatori telefonicamente) offrono di commutare la quota di multiproprietà in c.d. punti vacanze: si tratta di “prodotti di vacanze a lungo termine”, con i quali i consumatori in cambio della loro quota e il pagamento di una quota di iscrizione (che a volte ammonta anche a più di 1.000 Euro) ricevono una password per accedere ad un sito internet in cui vengono offerti sconti - definiti strepitosi - per prenotare vacanze, voli, auto a noleggio ed alberghi – presso noti operatori. Peccato poi scoprire che non è possibile pagare l’intero costo della vacanza con i punti vacanza, ma soltanto una parte (variabile dal 20-70%) del prezzo e che le offerte prenotabili non sono poi tante come ci si aspettava e che i tour operator sono pressoché sconosciuti. Questi nuovi tipi di contratti e prodotti esulano dal campo di applicazione dell’attuale disciplina normativa sulle multiproprietà. Per questo motivo l’Unione Europea ha emanato una nuova Direttiva comunitaria la (2008/122/CE) che mira a colmare le lacune esistenti, prevedendo che saranno coperti anche i contratti inferiori a 3 anni, compresi quelli sui beni mobili quali roulotte, navi da crociera, chiatte e camper, quelli dei punti vacanza, la rivendita delle quote e i circuiti di scambio. La nuova Direttiva dovrà essere adottata dagli Stati membri entro il 23 febbraio 2011.

Autore: Emanuele Piccari
Data: maggio 2010