venerdì 4 maggio 2012

Spending review, consultazione web ottimo strumento

Il governo, con la Spending Review, prova a mettere mano ad uno dei punti più dolenti della gestione dello Stato Italiano: gli sprechi, veri e proprio pozzi senza fondo dove scompaiono le tasse, salatissime, pagate dagli italiani, creando quella insofferenza al pagamento delle stesse dovuta alla mancanza di servizi resi in cambio. Il governo ha individuato delle anomalie nella spesa pubblica ad esempio "una bassisima spesa, rispetto alla media europea, per la fornitura di servizi pubblici e per il sostegno agli individui in difficoltà economica a fronte di spese per i consumi pubblici e per le pensioni"; poi "l’aumento dei costi di produzione dei servizi pubblici (scuola, sanità, difesa, giustizia, sicurezza) non accompagnato da un adeguato livello di qualità", anche a causa delle "alle diffuse carenze nell’organizzazione del lavoro all’interno delle amministrazioni, nelle politiche retributive e nelle attività di acquisto dei beni necessari per la produzione"; sottolinea una evoluzione della spesa che ha visto un aumento percentuale della stessa nel settore della sanità a discapito, ad esempio, dell'istruzione; ed infine punta il dito contro le strutture burocratiche eguali "a prescindere dalle dimensioni e caratteristiche territoriali" che "porta ad una lievitazione dei costi negli enti con un numero inferiore di abitanti." Il Governo ha già ridotto le spese per l'apparato burocratico secondo quanto descritto nel sito ed ha costituioto, per il futuro, il comitato dei Ministri per la revisione della spesa nominando, non senza polemiche, un Commisario Speciale, Enrico Bondi, con il quale è stata individuata una strategia che prevede anche la partecipazione dei cittadini. "La nostra Unione - scrive il nostro Comitato Centrale - ha accolto con favore l’iniziativa del Governo di coinvolgere i cittadini nella lotta agli sprechi della Pubblica Amministrazione. Nello specifico, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha deciso di allestire sul proprio sito un'apposita sezione che permette a tutti di fornire suggerimenti ed inoltrare segnalazioni per aiutare i tecnici a completare il lavoro di analisi e ricerca delle spese futili affrontate dallo Stato." Invitiamo, per tanto, i nostri lettori ad utilizzare il modulo messo a disposizione, uno dei primi strumenti di democrazia partecipativa! Non possiamo sapere se sarà utile ma è importantissimo provarci perchè il rinnovamento dell'Italia passa forzatamente da una diversa partecipazione degli Italiani alla vita pubblica.