giovedì 24 giugno 2010

ADDIO AD UN CARO AMICO PREZIOSO PER TUTTI

addio ad Emanuele Piccari

“Un vuoto incolmabile”, sono le parole di Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC) di fronte alla notizia della improvvisa scomparsa di Emanuele Piccari, storico dirigente dell’Unione Consumatori e responsabile dei notiziari dell’associazione fin dal lontano 1981.
“Era conosciuto ed apprezzato da tutti -prosegue Dona- per la sua enciclopedica conoscenza del mondo dei consumi ed era tuttora una risorsa ineguagliabile all’interno della redazione della nostra associazione”.
“Emanuele -ricorda Dona- era per carattere schivo, ma sempre disponibile quando qualcuno cercava il suo aiuto, fosse stato un giornalista, un nostro associato o anche solo i colleghi più giovani che avevano saputo apprezzarne la profonda cultura unita ad uno ineguagliabile stile comunicativo”.
“Non posso dimenticarlo al fianco di mio padre Vincenzo Dona nelle loro interminabili riunioni ad interrogarsi sul presente dei consumatori e sul futuro della nostra società. Mi è solo di piccola consolazione immaginarli da oggi di nuovo insieme. Tutta l’Unione -conclude Dona- si stringe attorno al dolore della famiglia e del figlio Paolo Piccari, tra i dirigenti dell’associazione, ai quali vanno le nostre più sentite condoglianze.”

martedì 22 giugno 2010

CLASS-ACTION “WECANTOUR”: tutto rimandato al 2011

verrà, non verrà....Chissà se....
“Con questi tempi la prima class-action arriverà a sentenza nel prossimo secolo”. E’ questo l’amaro commento di Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), alla notizia che il Tribunale di Napoli ha rinviato l’udienza relativa a ‘Wecantour’, già fissata inizialmente per 15 giugno 2010, alla data del 5 maggio 2011.

“Il processo -ricorda Dona- ha ad oggetto la prima class-action della nostra Unione Consumatori che aveva raccolto le segnalazioni di molti turisti i quali, giunti a Zanzibar in occasione delle vacanze natalizie, invece del tanto pubblicizzato villaggio ultraconfortevole scelto dal catalogo, si sono trovati in un vero e proprio cantiere in costruzione”.

“Il motivo del rinvio è la chiamata in causa di terze parti ad opera del tour operator convenuto, ma il rinvio di quasi un anno -incalza Dona- è decisamente abnorme e conferma, qualora ce ne fosse bisogno, la scarsa volontà dei giudici di occuparsi delle cause collettive”.

“Questo fatto -conclude il Segretario generale dell’UNC- si aggiunge alla brutta notizia del rigetto dell’azione del Codacons nei confronti di Intesa S. Paolo e senz’altro indurrà alla sfiducia i cittadini verso uno strumento che, invece, dovrebbe aiutarli a colmare l’asimmetria esistente tra la debolezza dei consumatori e il potere delle grandi lobbies”.

lunedì 21 giugno 2010

Class Action: tempi lunghi

Campa cavallo....

“Con questi tempi la prima class-action arriverà a sentenza nel prossimo secolo”. E’ questo l’amaro commento di Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), alla notizia che il Tribunale di Napoli ha rinviato l’udienza relativa a ‘Wecantour’, già fissata inizialmente per 15 giugno 2010, alla data del 5 maggio 2011.

“Il processo -ricorda Dona- ha ad oggetto la prima class-action della nostra Unione Consumatori che aveva raccolto le segnalazioni di molti turisti i quali, giunti a Zanzibar in occasione delle vacanze natalizie, invece del tanto pubblicizzato villaggio ultraconfortevole scelto dal catalogo, si sono trovati in un vero e proprio cantiere in costruzione”.

“Il motivo del rinvio è la chiamata in causa di terze parti ad opera del tour operator convenuto, ma il rinvio di quasi un anno -incalza Dona- è decisamente abnorme e conferma, qualora ce ne fosse bisogno, la scarsa volontà dei giudici di occuparsi delle cause collettive”.

“Questo fatto -conclude il Segretario generale dell’UNC- si aggiunge alla brutta notizia del rigetto dell’azione del Codacons nei confronti di Intesa S. Paolo e senz’altro indurrà alla sfiducia i cittadini verso uno strumento che, invece, dovrebbe aiutarli a colmare l’asimmetria esistente tra la debolezza dei consumatori e il potere delle grandi lobbies”.

sabato 19 giugno 2010

EUROTRAVEL: fallito il tour operator, ecco cosa fare

“Il Tribunale Ordinario di Aosta ha dichiarato il fallimento della ‘Eurotravel’ di Benin Pierangelo S.n.c. & C. (già ‘Eurotravel S.r.l.’)”. E’ quanto rende noto l’Unione Nazionale Consumatori (UNC).

“Pertanto -spiega l’Associazione- i consumatori che vantano crediti nei confronti del suddetto tour operator possono presentare domanda di insinuazione al passivo del fallimento, inviandola entro il 18 giugno 2010, a mezzo lettera raccomandata A/R , al Tribunale Ordinario di Aosta”.

“Ricordiamo che i crediti vantati verranno iscritti in coda a tutti quelli muniti di garanzia (come, ad esempio, quelli dei lavoratori). Inoltre, per visionare lo stato della procedura fallimentare e i documenti ad essa inerenti -conclude l’Unione- si potrà accedere al sito www.tribunalediaosta.net andando nell’area ‘procedure concorsuali’ e cliccando sull’argomento ‘ricerca procedure’ ”.

venerdì 18 giugno 2010

ART. 41 COST.: libertà di impresa solo nel rispetto del consumatore

"La libertà d i impresa non può travalicare quella della sua controparte naturale e cioè quella del consumatore". E' quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell'Unione Nazionale Consumatori (UNC), commentando il dibattito in atto sulla modifica dell'art. 41 della Costituzione.

"Perché il nostro mercato sia competitivo anche a livello europeo ­prosegue Dona, che è anche il rappresentante italiano nel Gruppo Consultivo Europeo (ECCG)- non si può trascurare la rilevanza del secondo comma dell'art. 41 Cost. secondo il quale la libertà di iniziativa economica non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana".

"In controluce vi si possono leggere ­secondo Dona- i diritti dei consumatori le cui esistenze, al giorno d'oggi, non possono dirsi pienamente sicure, libere e dignitose: la crescente presenza sul mercato italiano di prodotti e servizi sempre meno rispettosi di alcune minime regole di sicurezza (anche a causa degli scarsi controlli operati dal nostro sistema di sorveglianza), il diffondersi di pratiche commerciali ingannevoli ed aggressive (certificato dai continui interventi dell’Autorità Antitrust), l’escalation di prezzi e tariffe, spesso ormai svincolati dai reali costi di produzione, sono inequivocabili segnali del decadimento dei valori indicati dal secondo comma dell’art. 41 della Costituzione".

"Il consumatore -spiega Dona- non è mai nominato nella nostra Carta Costituzionale per il fatto che nel 1947 questi non era ancora un soggetto cui gli ordinamenti continentali riconoscevano autonoma considerazione, nonostante Adam Smith avesse dichiarato, già nel lontano 1776, che: 'Il consumo è l'unico fine e l'unico proposito della produzione. E gli interessi del produttore debbono essere tenuti in conto, solo nella misura in cui servono a promuovere quelli del consumatore' ".

"Del resto neppure i Trattati di Roma che diedero vita alla Comunità Economica Europea, pur citandolo incidentalmente, dedicavano al consumatore l'attenzione che oggi gli è invece riconosciuta nella moderna Unione Europea. Ma questa evoluzione-prosegue Dona- deve indicare che è giunto il momento di riformulare anche l'art. 41 della Costituzione italiana nella prospettiva di un espresso riconoscimento della figura del consumatore, quale titolare dei diritti fondamentali che già gli riconosce l’art. 2, comma 2, del Codice del consumo italiano (d.lgs 205/2006)".

L'Unione Consumatori ha rivolto questa formale richiesta al Capo dello Stato, ai Presidenti di Camera e Senato, al Presidente del consiglio dei Ministri ed intende raccogliere intorno a questa richiesta la mobilitazione dei giuristi, degli economisti, di tutti gli operatori del mercato, dei colleghi delle organizzazioni di consumatori e, soprattutto, della gente comune. Sono proprio i cittadini, l'anello debole del mercato, i soggetti maggiormente esposti a quella che Massimiliano Dona ha in passato definito alla stregua di una vera e propria "segregazione di consumo".

mercoledì 16 giugno 2010

ANTITRUST: sul gas Catricalà ha ragione

“E’ assolutamente necessario potenziare le strutture di interconnessione della Rete nel settore dell’energia e aumentare specialmente la capacità di stoccaggio del gas, affinché l’Italia possa diventare, come ha già sottolineato il Presidente dell’AEEG Alessandro Ortis, un hub al centro del Mediterraneo”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC) commentando la Relazione annuale del Presidente dell’Antitrust Antonio Catricalà.

“E’ auspicabile che lo schema di decreto legislativo sugli stoccaggi -osserva Dona- preveda le necessarie cautele per limitare l’azione dell’operatore dominante nella gestione delle nuove quantità di gas”.

mercoledì 9 giugno 2010

CLASS-ACTION: il 17 giugno il processo per la vacanza-pacco di Zanzibar

fusse che fusse la volta bona....
“E’ stata fissata al prossimo 17 giugno, presso il Tribunale civile di Napoli, la prima udienza per l’azione di classe intrapresa dall’Unione Nazionale Consumatori nei confronti del tour operator Wecantour”. E’ quanto si legge in una nota dell’Associazione.
“L’udienza -spiega l’Unione- darà inizio all’iter della causa finalizzata ad ottenere il risarcimento da vacanza rovinata per i disagi subìti da tutti gli sventurati turisti che tra dicembre 2009 e gennaio 2010 hanno prenotato un pacchetto turistico con la ‘Wecantour’ soggiornando a Zanzibar, presso il ‘Uaridi Beach Resort’, una struttura presentata sul catalogo come un ‘4 stelle’ e invece ancora in costruzione”.
“Se il Giudice dichiarerà che l’azione è ammissibile -conclude l’UNC- i malcapitati potranno ottenere un risarcimento. Per aderire alla nostra azione di classe ricordiamo allora che è possibile inviare la propria segnalazione all’indirizzo di posta elettronica info@classaction.it avendo cura di indicare nell’oggetto ‘Wecantour’ ”.

martedì 8 giugno 2010

GDO: ancora con le mani nella marmellata!

“E’ preoccupante l’emersione di reiterati comportamenti scorretti da parte della Grande distribuzione. Dopo le 5 istruttorie avviate nei confronti di 7 aziende nel campo della vendita degli elettrodomestici per il mancato rispetto della normativa sulla garanzia legale sui prodotti, ora è arrivata anche la multa di 110.000 euro inflitta dall'Antitrust ad Auchan S.p.A. per pratica commerciale scorretta”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), che aggiunge: “Basta! Ancora le mani nella marmellata!?”
“Da sempre denunciamo volantini e cartelloni che pubblicizzano offerte ‘fantasma’, veri e propri specchietti per le allodole per i consumatori in cerca di risparmio”, prosegue Dona commentando l’iniziativa dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato che ha sanzionato il comportamento tenuto da Auchan in occasione delle iniziative promozionali, per cui in molti supermercati della catena sparsi in tutta Italia i prodotti oggetto di particolari offerte promozionali sono risultati indisponibili, sin dall'inizio della promozione.
"Il mercato italiano dimostra una volta di più un generalizzato degrado di rispetto nei confronti del consumatore. Mi chiedo allora -conclude il Segretario generale dell’UNC- che senso abbia parlare di etica del mercato o di responsabilità sociale d’impresa se tali condotte assurgono a consueto modo di operare nei confronti dei consumatori”.

lunedì 7 giugno 2010

EASY DOWNLOAD: cosa fare per “recedere dal contratto”

“Sono sempre più numerosi gli utenti che si stanno rivolgendo alla nostra Unione chiedendoci aiuto perché tempestati da e-mail di sollecito di pagamento provenienti dal sito ‘easy download’”. E’ quanto rende noto Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC).
“Al semplice inserimento del proprio nome e del proprio indirizzo e-mail sul sito www.easy-download.com -spiega Dona- iniziano ad arrivare all’utente una serie di mail dove si dichiara che si è concluso un contratto di servizio per un abbonamento di 24 mesi a pagamento anticipato anno per anno. Il passo successivo è la richiesta di pagamento, seguita da intimidazioni, basando la pretesa sulla ormai decorrenza del termine di legge di dieci giorni per il recesso”.
“In realtà -incalza Dona- la normativa vigente in materia di contratti a distanza obbliga la società ad inviare idonea informativa per iscritto al consumatore per metterlo a conoscenza dei dati dell’imprenditore, degli estremi del contratto ed, in particolare, di termini e modalità per l’esercizio del diritto di recesso. Inoltre, per ‘recedere’ dal (presunto) contratto basta inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno alla sede legale della società (Easy Download – Euro Content Ltd. – Quirinsstr. 8 – D-60599 Frankfurt am Main p.c.) e per conoscenza alla nostra Unione Consumatori. Infatti il termine legale di dieci giorni si riferisce alla situazione in cui il professionista abbia adempiuto agli obblighi informativi previsti dalla legge, ma dalle molte segnalazioni che sono pervenute ai nostri sportelli pare evidente che questo onere non è stato rispettato”.

“Da parte nostra -conclude il Segretario generale- abbiamo depositato una segnalazione all’Autorità Antitrust e alla Polizia Postale. Per avere maggiori informazioni e seguire gli sviluppi della vicenda invitiamo gli utenti a visitare il sito www.consumatori.it, ricordando ad ogni modo che qualora si voglia effettuare un download di un programma open source (cioè gratuito), è bene avvalersi esclusivamente dei siti ufficiali”.

giovedì 3 giugno 2010

RYANAIR: rispettare le leggi europee non è un optional

"Il rispetto delle leggi europee sul trasporto aereo e sui pacchetti turistici non è un optional del quale si può fare a meno a discrezione!". E' quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC) e Rappresentante italiano nel Gruppo Consultivo Europeo per i Consumatori (ECCG), commentando le dichiarazioni rilasciate dal boss della Ryanair, Michael O'Leary, che ha annunciato il rifiuto di ogni risarcimento per i viaggiatori ed anche che la compagnia low-cost sarebbe pronta a sfidare la direttiva europea (nota come legge UE 261) in tema di risarcimento, per i passeggeri vittime del vulcano islandese Eyjafjallajökul.

"Michael O'Leary dovrebbe avere più rispetto dei consumatori europei perché è proprio grazie a loro che la sua compagnia ha conquistato il mercato e lui ha fatto un sacco di quattrini. La chiave del successo di Ryanair -prosegue Dona- è dovuta fino ad oggi alla sua diversità rispetto alle compagnie di bandiera: maggiore attenzione per il cliente, più sensibilità per il viaggiatore, non solo condizioni economiche più favorevoli. Essere low-cost non può consentire low rights (pochi diritti) quando si reclama un risarcimento".

"Ryanair sta cambiando rotta -incalza Dona- e sono ormai note alcune condotte commerciali sempre meno rispettose dei consumatori: ecco, allora anche le organizzazioni di consumatori dovranno fare la loro parte! Noi stessi stiamo preparando un dossier da presentare all'Autorità Antitrust ed all'ENAC perché siano valutate alcune pratiche commerciali scorrette attuate dalla compagnia aerea a cominciare dall'aumento delle tariffe per i bagagli durante il periodo estivo. Altro che low cost!".

"O'Leary dice che sono dei 'ridicoli bastardi' quei consumatori che avendo speso 30 euro per un volo, adesso ne chiedono 3.000 indietro, come risarcimento? Dipende da caso a caso -conclude Dona- ma a volte la pretesa è del tutto legittima: anche all'Unione Nazionale Consumatori si sono presentati alcuni turisti che hanno speso poche decine di euro per il biglietto ma, non essendo partiti, reclamano giustamente due o tremila euro cioè il costo del pacchetto turistico non goduto a causa dell'annullamento del viaggio".