mercoledì 30 novembre 2011

Le nuove etichette energetiche

L'etichetta energetica nata per informare correttamente gli acquirenti, oltre che sulle principali caratteristiche degli apparecchi, anche e soprattutto sui loro reali consumi energetici, con la possibilità di un confronto diretto tra i diversi modelli presenti sul mercato, è stata nuovamente codificata nel giugno 2010 tramite una nuova direttiva che ne rivide i contenuti, prevedendo un'entrata in vigore scaglionata delle nuove etichette rese necessarie dal continuo progresso tecnologico: dal 30 novembre 2011 per frigo, congelatori e per i televisori; dal 20 dicembre 2011 per lavastoviglie e lavatrici. Pur accettando un periodo di convivenza tra vecchie e nuove etichette, determinato dalla volontà di esaurire le scorte già prodotte.

La prima importante novità introdotta è l'incremento delle classi energetiche di appartenenza. Sulle nuove etichette non c'è più una scala di classi dalla A alla G (dove la A indica gli elettrodomestici con i minori consumi e la G quelli con i consumi più alti) ma vi sono anche le classi energetiche A+, A++ e A+++ (in ogni caso, salvo eccezioni, fino a un massimo di sette classi), introdotte per differenziare ulteriormente dal punto di vista energetico tutti i prodotti che finora rientravano nella classe A. Graficamente non vi sono cambiamenti: le frecce delle classi energetiche che indicano i consumi più alti sono sempre rosse, mentre quelle delle classi dei consumi più bassi sono in verde.

Infine, visto che le etichette sono valide in tutti i Paesi dell'Unione Europea, per fare in modo che parlino una lingua "universale", i testi sono stati sostituiti da pittogrammi che, a seconda dell'elettrodomestico, indicano le performance e le caratteristiche degli apparecchi. Ultima importante novità è l'obbligo per alcuni elettrodomestici di indicare il consumo in stand-­‐by e il rumore dell'apparecchio in funzione, laddove tale indicazione è rilevante.

Di seguito il dettagli delle novità:


Frigoriferi:
• Classi energetiche dalla A+++ alla D.
• Accanto al consumo annuale di energia in kWh, i pittogrammi indicano: la capacità in litri degli scompartimenti di conservazione, la capacità in litri degli scompartimenti per il cibo congelato e l'emissione di rumore in decibel.
• La classificazione energetica è basata sull'Indice di Efficienza Energetica (EEI) che prende in considerazione: il consumo di energia, il volume dell'apparecchio, la temperatura più bassa dei diversi scompartimenti e altri elementi come la presenza del no frost.
Lavatrici:
• Classi energetiche dalla A+++ alla D.
• I pittogrammi indicano: il consumo annuale di energia in kWh (basato su 220 cicli di lavaggio standard), il consumo annuale di acqua in litri (220 cicli di lavaggio standard), la capacità di carico in kg, la classe di efficienza della centrifuga, la rumorosità in decibel (sia del lavaggio sia della centrifuga). Dato che tutte le lavatrici con una capacità superiore ai 3 kg devono necessariamente riportare un'efficacia di lavaggio in classe A, le nuove etichette non riporteranno più l'indicazione dell'efficacia di lavaggio.

Lavastoviglie:
• Classi energetiche dalla A+++ alla D.
• I pittogrammi indicano: il consumo energetico annuo (280 cicli di lavaggio standard) e non più per ciclo di lavaggio, il consumo annuale di acqua in litri (280 cicli standard di lavaggio annuo) e non più per ciclo, la classe di efficienza di asciugatura, la capacità di carico espressa in numero di coperti, la rumorosità in decibel, la potenza e la durata nel modo acceso e nel modo spento.
• Dato che tutte le lavastoviglie devono avere una performance di lavaggio in classe A, nelle nuove etichette non è più prevista l'indicazione dell'efficacia di lavaggio.
Televisioni:
• Classi energetiche adalla A+++ alla D.
• Il consumo di energia in modo acceso espresso in watt e il consumo annuo di energia in modo acceso espresso in kWh/anno.
• La diagonale dello schermo espressa sia in centimetri sia in pollici.
I dati riportati nelle etichette energetiche rappresentano un'autodichiarazione del produttore circa le caratteristiche dei propri elettrodomestici. Numerose aziende, per avere la certezza che le misurazioni effettuate siano precise, ripetibili e corrispondenti, si rivolgono a laboratori riconosciuti, come quello di IMQ, dotati di strumentazioni di misura a tecnologia avanzata. Nelle etichette energetiche sono riportati informazioni circa le prestazioni degli apparecchi. Informazioni riguardo alla sicurezza, sono invece inserite nei dati di targa che vanno sempre letti.

sabato 26 novembre 2011

La Provincia di Cremona sarà costretta a rinunciare alla liberlizzazione del servizio idrico

Nuovo stop al progetto di società mista per la gestione dell’acqua proposto dalla Provincia di Cremona nella persona del suo Presidente, Massimiliano Salini. Dopo il rinvio dell’assemblea dei sindaci ieri, 25 Novembre, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità di parte della legge regionale della Lombardia sull’acqua, ovvero, sotto il profilo costituzionale, in particolare, i commi 2 e 4 dell’articolo 49 della legge della Regione Lombardia (12 dicembre 2003, numero 26), relativi agli “affidamenti del servizio idrico”.

L'alta Corte individua in particolare queste anomalie: i primis il riferimento al Decreto Ronchi (art. 23 bis, che di fatto porta a privatizzare l’acqua), è errato poiché abrogato dal Referendum. In secondo luogo, la legge regionale ‘espropria’ i Comuni dalla titolarità del servizio idrico, titolarità che viene assegnata alle Province, sopprimendo le Aziende ATO sostituite con l’Ufficio d’Ambito provinciale.

In pratica la legge regionale va riscritta e tutto ciò comporterà una revisione delle politiche idriche della giunta provinciale cremonese.

martedì 22 novembre 2011

Prezzo del Gasolio alle stelle

Il gasolio vola al nuovo record di 1,575 euro al litro e i consumatori si appellano al neo-ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, perche' proceda finalmente alla liberalizzazione della rete di distribuzione dei carburanti.

Oggi, Esso ed Eni, hanno ritoccato i listini che con un aumento di cinque millesimi hanno portato il prezzo del diesel a 1,575 euro litro, d'altro canto Q8 ha apportato un rincaro di 6 millesimi, giungendo pero' a 1,574 euro al litro. Benzina in calo: nei distributori Eni meno 1,5 centesimi (a 1,613 euro) e in quelli Esso di 4 millesimi (a 1633 euro).

L'Unione petrolifera indica nell'andamento dei mercati internazionali l'aumento del prezzo alla pompa del gasolio visto che, soprattutto in Mediterraneo, presentano da qualche tempo una scarsita' di offerta che si e' riflessa sui prezzi interni, cresciuti nell'ultimo mese mediamente di 2 centesimi'.

Naturalmente chi ne fa le spese sono i consumatori.

Per questo le associazioni dei consumatori lanciano l'allarme e chiedono l'intervento di Passera. Secondo il Codacons la forbice tra l'andamento del prezzo della benzina, in calo, e quello del gasolio, in continua salita, ''e' l'ennesima dimostrazione di una speculazione in atto e che il record raggiunto oggi e' pretestuoso, arbitrario e del tutto immotivato''.

Il Codacons si appella cosi' al nuovo ministro ''affinche', a differenza del suo predecessore, intervenga finalmente con misure serie di liberalizzazione nel settore carburanti e convochi i petrolieri per stoppare questi rialzi infondati che si ripercuotono sui prezzi finali delle merci trasportate e, conseguentemente, sull'inflazione''.

lunedì 21 novembre 2011

Isvap e Consumatori: no a polizze abbinate a mutui

Boom delle delle polizze assicurative, non obbligatorie, abbinati ai mutui bancari e finanziari il cui costo però è decisamente superiore a quello che il consumatore si trova a pagare per le stesse polizze quando vengono sottoscritte al di fuori delle convenzioni assicurative stipulate dalle banche. L'Isvap ha deciso di emanare una norma che prevede il divieto per le banche di assumere contemporaneamente il ruolo di erogatrici dei mutui, distributrici e beneficiarie delle polizze ad essi connesse.

È quanto emerge dall'incontro che oggi l'Isvap (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni private) ha avuto con le associazioni dei Consumatori, convocate per parlare proprio della questione delle polizze assicurative abbinate a mutui bancari e finanziamenti e dei problemi relativi all'elevato livello delle commissioni praticate dagli istituti di credito, nonché alla trasparenza dei prodotti.

L'obiettivo dell'Isvap e dei Consumatori è comune: i premi delle polizze "sono 'abnormi' e 'penalizzanti' per i consumatori e pertanto è urgente mettere in atto tutte le misure necessarie a creare le condizioni per una loro significativa riduzione".

"In questa ottica - secondo quanto espresso in un comunicato congiunto - le Associazioni dei Consumatori hanno condiviso e appoggiato la norma Isvap di prossima emanazione che prevede il divieto per le banche di assumere contemporaneamente il ruolo di erogatrici dei mutui, distributrici e beneficiarie delle polizze ad essi connesse, nel presupposto che gli istituti di credito si trovino in una situazione oggettiva di conflitto d'interesse".

Si tratta di una vicenda che si trascina da tempo, ricorda l'Autorità, "dopo l'insuccesso dell'iniziativa di autoregolamentazione operata da Abi e Ania e l'annullamento per vizio procedurale di un primo regolamento da parte del Tar". Il mercato delle coperture assicurative legate ai mutui e finanziamenti ammonta a 2,5 miliardi di euro annui, l'80% del quale in mano alle banche; una recente indagine dell'Isvap (aprile 2011) relativa al 2010 ha accertato che il livello medio delle commissioni praticate dalle banche ai clienti raggiunge tuttora il 44% con punte fino all'80%, valori multipli rispetto a quanto il consumatore si trova a pagare per le stesse polizze quando sottoscritte al di fuori delle convenzioni assicurative stipulate dalle banche.

giovedì 17 novembre 2011

Multe con il Telelaser: valide anche senza scontrino o la foto

Con l'ordinanza n. 23212, depositata l'8.11.2011 dalla sezione seconda della Corte di Cassazione, i Giudici di Legittimità prendono di nuovo una posizione "conservativa" sulle multe elevate con apparecchi elettronici per la rilevazione della velocità. La mancanza di scontrino nel caso di violazione dei limiti di velocità accertata con Telelaser, nella versione che non scatta fotografie, può ben essere superata dalla presenza dell'agente che fa il verbale.

Se la mancanza di agenti sulle postazioni autovelox ha generato in passato montagne di ricorsi, ora la Cassazione da valore alla presenza degli operatori delle forze dell'ordine sul luogo della rilevazione. Nel caso al vaglio della Corte, il Giudice di Pace di Massa aveva accolto il ricorso di un verbalizzato, che si era visto comminare la sanzione per eccesso di velocità (dell'art. 142, 9° comma C.d.S.) sulla base di un accertamento con Telelaser (ricordiamo che il Telelaser è uno strumento che deve essere sempre usato da un agente e quindi non è un apparecchio automatico). Questo perchè, a richiesta del ricorrente, l'accertatore non aveva prodotto lo scontrino contenente i dati relativi alla trasgressione. Come fa, dice il Giudice di Pace, il trasgressore a contestare una rilevazione automatica di velocità che non può esaminare? I Giudici di legittimità sovvertono ora il responso del Giudice di Pace ritenendo invece che proprio la presenza sul posto di personale di servizio della polizia stradale, rende certa la trasgressione addirittura "fino a querela di falso", perché "l'attestazione del personale di servizio ben può integrare, con quanto accertato direttamente, la rilevazione elettronica". Era quindi solo con una querela di falso, atto ulteriore rispetto al ricorso al Giudice di Pace, che il trasgressore avrebbe potuto impugnare il verbale che lo sanzionava.
La querela di falso impone, ai sensi degli artt. 221 e ss. c.p.c., la competenza del Tribunale in composizione collegiale. Questo significa che il trasgressore dovrà impugnare la sanzione davanti al Giudice di Pace e proporre la querela di falso, ma il Giudice di Pace, riconoscendosi incompetente a giudicare della querela di falso, dovrà sospendere il procedimento e trasmettere gli atti al Tribunale competente. Questo significa che il trasgressore dovrà obbligatoriamente munirsi di avvocato, farlo lavorare rischiando sul piano economico, nonché attendere tempi molto più lunghi per il procedimento di annullamento dell'infrazione. Non solo, c'è da chiedersi come il presunto trasgressore potrà provare che quanto affermato dall'agente verbalizzante non sia vero. Fuori dai casi macroscopici, risulta infatti impensabile che l'automobilista sanzionato riesca a fornire la prova che l'agente si è sbagliato.

lunedì 14 novembre 2011

Biglietti spettacoli e concerti, Antitrust multa TicketOne per 50 Mila Euro

A seguito di un indagine dell'Antitrust Ticketone, la più importante società italiana nel settore dei servizi integrati di biglietteria, e-commerce e marketing per musica, spettacolo, sport e cultura, è stata sanzionata per pratiche commerciali scorrette (per la condotta adottata sul profilo informativo, con informazioni lacunose, incomplete o ambigue veicolate attraverso il sito internet) con una multa di 50 mila euro.
L'Antitrust, secondo quanto informa l'odierno bollettino, ha rilevato che TicketOne ha seguito una condotta scorretta in quanto nel sito :
"non viene indicato chiaramente al consumatore sin dall'inizio del processo di acquisto un elemento essenziale per una scelta consapevole, quale il prezzo del bene offerto comprensivo di ogni onere, incluse le spese di servizio. In particolare, come emerso dalle rilevazioni effettuate sul sito de quo, la componente aggiuntiva dovuta a titolo di commissione per i servizi prestati da TicketOne viene resa nota al consumatore in una fase avanzata del processo di acquisto, ossia dopo la scelta del singolo biglietto e tipologia di posto e una volta effettuata la registrazione al sito".
Altresì L'Antitrust ha contestato che in nessuna pagina del sito
"viene indicata la parte di prezzo imputabile al diritto di prevendita. L'omessa indicazione di tale componente del prezzo finale costituisce un'omissione rilevante nella misura in cui non chiarisce al consumatore quale parte dell'importo pagato non verrà restituita in caso di annullamento dell'evento, oltre ad impedirgli una scelta consapevole tra l'acquistare in prevendita e l'acquisto nel giorno dell'evento presso il luogo ove lo stesso si svolge".

L'Antitrust, altresì, non ha rilevato violazioni del Codice del Consumo in relazione ad altre tre pratiche contestate a TicketOne ovvero le modalità di gestione delle telefonate attraverso il call center, il blocco delle somme per transazioni non andate a buon fine e la gestione dei rimborsi dei biglietti di eventi annullati. Per l'Antitrust, non vi sono elementi sufficienti a dimostrare l'esistenza di pratiche scorrette in questi tre ambiti.

mercoledì 9 novembre 2011

Rc auto: consumatori, aumenti reali del 12%, picchi del 25%

Aumenti shock dei premi assicurativi, gli aumenti reali sono stati del 12% con picchi del 25% per neopatentati, le percentuali si fanno davvero impressionanti confrontando le attuali polizze con il 2001: per assicurare la propria vettura i costi sono cresciuti di ben il 98% dal 2001 al 2011, di cui il 30% solo negli ultimi 2 anni. Un aumento oramai non più sostenibile dai consumatori italiani. A peggiorare il quadro, inoltre, contribuiscono anche le azioni di disdetta e l'abbandono di intere zone da parte delle compagnie, soprattutto nel Sud.

lunedì 7 novembre 2011

2012, addio ai CD

Le etichette discografiche hanno deciso di abbandonare definitivamente la produzione dei CD entro la fine del 2012 e optare per un rilascio dei contenuti solo tramite servizi digitali quali ad esempio iTunes. Gli unici CD prodotti resteranno quelli in edizione limitata, poiché offrono degli extra di interesse per i consumatori, che tuttavia – come accade già oggi – non saranno disponibili per ogni artista.

I CD stanno dunque per morire, lentamente, uccisi da quella distribuzione digitale che i consumatori sembrano prediligere in un’epoca moderna ove non solo più i PC, ma anche gli smartphone, i tablet e altri dispositivi consentono facilmente di riprodurre la musica preferita senza dover avere un supporto fisico sempre a portata di mano. La notizia non arriva comunque a sorpresa, anzi: l’ipotesi era nell’aria già da diverso tempo, e per un certo verso appare anche sensata dato che produrre un CD ha un costo fisso che dev’essere sostenuto anche quando il supporto non viene venduto.

Sebbene le grandi etichette non abbiano ancora confermato, l’ipotesi appare avvalorata da una molteplicità di indizi: la rivoluzione della musica iniziata con gli MP3, i music store e gli iPod sta per giungere al culmine della propria maturazione, dando vita ad un avvicendamento semi-definitivo che cambierà in modo radicale i fondamenti su cui il mercato si è sorretto fin dai primi dischi, passando per l’epoca del vinile e terminando nell’era del Compact Disk.

Abbandonando tale formato, un’etichetta discografica potrà risparmiare denaro e anche tempo: non vi sarà più bisogno di occupare risorse per garantirne la distribuzione e la commercializzazione, nonché la manutenzione nei magazzini. Certo, ciò delineerà nel lungo termine la fine di molti piccoli negozi di musica, che fondano il loro business solamente sulla vendita dei CD. Amazon al contrario potrebbe beneficiare della situazione poiché è probabilmente destinato a diventare uno degli ultimi distributori residui di CD, con la possibilità di accontentare chi faticherà a staccarsi dalle vecchie abitudini.

Fonte: SideLine

venerdì 4 novembre 2011

La BCE taglia i tassi interessi dello 0,25%

La Bce ha tagliato i tassi d’interesse dello 0,25%. Il tasso di riferimento scende quindi all’1,25%, quello sui depositi allo 0,50% e quello sugli impieghi al 2%. Lo ha annunciato il neo presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, nel corso di una conferenza stampa a Francoforte. Alla luce di questa decisione, le associazioni dei consumatori sottolineano di “apprezzare tale decisione della Bce e si aspettano un ulteriore taglio nella prossima riunione, con l’inflazione nell’area euro che non costituisce un pericolo al contrario della crisi finanziaria e del credit crunch” e sottolineano che ora “aspettano al varco il neo Governatore di Bankitalia Ignazio Visco che dovrà garantire un’attenta vigilanza sulle banche, per evitare che tale taglio di un quarto di punto, venga incamera

to dai banchieri e non possa trasferirsi allo sportello con analoga velocità di quanto non avvenga con l’aumento dei tassi”. “La decisione Bce di tagliare tutti i tassi dello 0,25%, con quello fisso di rifinanziamento che scende all’1,25%, quello sui depositi passa allo 0,50% e quello marginale al 2%, deve produrre una boccata d’ossigeno per le famiglie e le imprese indebitate, e per i mutuatari che potranno risparmiare sui nuovi mutui (ma anche su quelli vecchi, con una diminuzione della rata di 12-13 Euro al mese per mutui di 100.000 Euro) o pagare di meno sui prestiti indicizzati, essendo intollerabile nell’attuale di grave crisi economica la doppia velocità, lepri o tartarughe a seconda della mera convenienza dei banchieri”.