venerdì 20 luglio 2007

Giudice di pace condanna Telecom

Con una recente sentenza, il Giudice di Pace di Catanzaro ha ritenuto Telecom Italia spa colpevole di aver cagionato ad un utente uno stress che si è ripercosso anche nella sua vita di relazione.
La causa dello stress è stata infatti ricondotta alla nota società in quanto non ha somministrato adeguatamente dei servizi, richiesti dall'utente, obbligando lo stesso ad effettuare reiterati reclami tutti caduti nel vuoto.

La sentenza sarà sicuramente destinata a far discutere, quanti consumatori, infatti, in Italia hanno avuto la pessima esperienza di dover chiamare decine e decine di volte un call center di un qualsivoglia operatore telefonico, Telecom non è la sola società che vessa i clienti, senza mai veder risolto il proprio problema? Probabilmente è impossibile fare una stima verosimile ma di certo non stiamo parlando di piccoli numeri.
Ora si rischia di veder l'assalto ai tribunali da parte di consumatori snervati a caccia di risarcimenti che, se pur di lieve entità presi singolarmente (la vicenda da cui si prende spunto ha visto una condanna al risarcimento di 500 euro), possono potenzialmente far crollare le società di Telecomunicazioni e specialmente quelle alternative a Telecom, che, vedi vicenda Elitel, sono parecchio instabili.
Un nuovo colpo di scena nel settore delle Telecomunicazioni, questa volta a favore dei consumatori.

mercoledì 18 luglio 2007

Il costo del denaro preso a prestito

Nei gg. scorsi il Presidente di Federconsumatori di Cremona, Zilioli, ha giustamente lamentato che oggi i consumatori sono tartassati dagli interessi bancari...
Val la pena ricordare che sin dal 2005 lo scrivente Comitato di Cremona aveva organizzato proprio sul tema del Credito al Consumo una Tavola Rotonda, in cui si fornirono tutte le "dritte" necessarie ed opportune per non venir travolti da situazioni poi ingovernabili....
Comunque, meglio tardi che mai!

mercoledì 11 luglio 2007

L'ex canone RAI-TV continua a tormentare chi ha un computer

Ci premuriamo richiamare l'attenzione dei nostri lettori sulla nota giuntaci dalla Sede Nazionale, con cui si avverte che tutto nasce dall'ambigua formulazione del regio decreto legge 246/1938...

Tale norma aveva stabilito che chi deteneva uno o più apparecchi atti alla ricezione di radio-audizioni era ( e sarebbe ancora secondo il SAT...) obbligato al pagamento del famigerato canone...

E poiché i computer sono apparecchi atti alla ricezione di segnali radio con un'apposita scheda, dovrebbe pagare il canone anche se non c'è la scheda...

Val la pena però ricordare che la legge 223/1990 - art.27 - parla solo ed esplicitamente di "apparecchi televisivi" per quanto riguarda la gabella dovuto a titolo di tassa di possesso.

E' quindi evidente che le vittime di tale abusive interpretazioni del SAT faranno bene a rivolgersi al nostro Centro d'Ascolto per ogni maggior informazione tra le 18 e le 19 di ogni giorno (esclusi venerdì,sabato ed ovviamente domenica...) evitando assolutamente di inviare inutili lettere al SAT e meno che mai "dichiarazioni sostitutive d'atto notorio"...

Poi - come già precisato in precedente nota - potranno rivolgersi alla Conciliazione regionale di Milano (se residenti in Lombardia) al n°27 di Corso Sempione (cap.20145) e di altra regione se residenti altrove..

Presso il nostro centro d'ascolto sono disponibili tutti gli indirizzi.

sabato 7 luglio 2007

Democrazia e Burocrazia ovvero la realtà dell'Italia

Ormai soltanto i fessi pensano che l'Italia sia un Paese democratico...
Chi riceve e gestisce i reclami contro la pubblica amministrazione e altri enti pubblici o assimilati, ha capito da tempo che i cittadini italiani vivono in una dittatura burocratica, mascherata da democrazia. L'Unione Nazionale Consumatori ha raccolto alcuni esempi:
a) In base all'art.25 Cod. di proc. civile, emanato nel 1940 e mai modificato, se uncittadino ha una controversia con una qualsiasi pubblica amministrazione deve agire in causa presso il "foro" di quest'ultima, anche se abita lontano. E' chiaro che la norma, borbonica, serve a impedire ai cittadini di far valere le proprie ragioni....
b)In base allo stesso principio, se un automobilista ha ricevuto una multa stradale in una città ove non è mai stato, deve ricorrere al giudice di pace di quella città, anche se abita a mille chilometri di distanza... c) Chi riceve un'ingiunzione ingiusta per il canone televisivo, per far valere le proprie ragioni deve ricorrere alla Commissione tributaria provinciale di Torino, anche se abita a Caltanissetta.
d)Diverse sentenze della Corte Costituzionale e della Corte di Cassazione avevano stabilito che il canone televisivo è dovuto anche se non si ricevono i programmi della Rai per colpa della Rai (per esempio, perchè manca il ripetitore).Adesso - fortunatamente - è possibile ricorrere alle Commissioni di Concilazione regionale...
e) Milioni di cittadini continuano a ricevere cartelle esattoriali relative alle tassette inflitte dai Consorzi di bonifica delle paludi del secolo scorso, anche se abitano in città.... La cosa va avanti da un secolo e nessuno fa niente. I Consorzi decidono autonomamente gli stipendi dei propri presidenti, dirigenti e dipendenti( se li aumentano continuamente e hanno anche le auto blu, a sbafo dei cittadini che pagano).... .E' conunque bene ricordare che nella maggior parte dei casi le ricevute dei versamenti dei tributi vanno conservate per 5 anni, talvolta un po' meno (ICI, tassa rifiuti, bollo auto, eccetera):Poi scatta la prescrizione e il contribuente butta le ricevute... Senonchè spesso escono leggine e decretini che prolungano la prescrizione, generalmente di un anno. Il contribuente nulla ne sa, perchè non legge la Gazzetta Ufficiale e tanto meno ne viene informato! Quindi riceve una cartella esattoriale e non può provare di aver pagato perchè ha buttato la ricevuta....·Anche se è scattata la prescrizione, il contribuente riceve ugualmente la cartella esattoriale, perchè la pubblica amministrazione sa benissimo che il contribuente per far annullare la cartella deve fare ricorso spendendo soldi e tempo... E' chiaramente una carognata, ma le pubbliche amministrazioni se ne infischiano perchè sanno benissimo che la maggior parte dei contribuenti paga per non perdere tempo...
L'art. 71 della Costituzione prevede che, raccogliendo 50.000 firme, i cittadini possono presentare proposte di legge di iniziativa popolare... Ne sono state presentate migliaia, ma nessuna è mai stata presa in considerazione, perchè non fanno gli interessi di chi ruba... L'art. 328 del Codice penale prevede la reclusione o la multa per il responsabile della pubblica amministrazione che non risponde entro 30 giorni alla lettera di un cittadino. La norma è però facilmente aggirabile con una rispostina che mette come scusa il troppo lavoro della pubblica amministrazione....
La legge n. 241/ 1990 sulla "trasparenza amministrativa" aveva disposto che la pubblica amministrazione deve consentire l'accesso a ogni documento amministrativo al cittadino che ne faccia una richiesta interessata.
Però, successivamente, la legge n. 15/2005 ha stabilito che la richiesta del cittadino si intende respinta dopo un silenzio di 30 giorni...
E' una vergogna legislativa. Ed un'altra vergogna legislativa è costituita dalle leggi finanziarie... Sono mercati delle vacche per coprire interessi di cui il cittadino nulla sa, con centinaia e centinaia di rimandi ad articoli e commi di precedenti leggi, aboliti, modificati, integrati, eccetera. L'ultima legge finanziaria (n. 296/2006) contiene un solo articolo con 1364 commi senza titoli... La legge n. 241/1990 ha stabilito che le amministrazioni pubbliche devono concludere le pratiche dei cittadini entro determinati tempi. Successivamente l'art. 3/ter della legge n. 273/1995 ha stabilito che se il dipendente pubblico non "evade" la pratica entro il termine il cittadino può fare ricorso al direttore, che deve evaderla entro 30 giorni... Generalmente il direttore se ne infischia e a questo punto il cittadino può fare un ulteriore ricorso al Ministro, il quale pure se ne infischia... Siccome non ci sono sanzioni, a questo punto il cittadino deve fare un ricorso al TAR, spendendo almeno 2.000 euro di avvocato..... Il decreto del Dipartimento della Funzione Pubblica 28/11/2000 ha stabilito il "Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni", che hanno i doveri di cortesia, imparzialità, sollecitudine nel disbrigo delle pratiche, parità di trattamento deicittadini, attenzione alle domande del pubblico, eccetera...
Il Codice non contiene però sanzioni, quindi è un pezzo di carta...
Una circolare del Ministro della Funzione Pubblica del 5 agosto 1989 ha stabilito che i dipendenti pubblici devono portare un cartellino di riconoscimento. L'obbligo è stato ribadito da una circolare dello stesso Ministero del 18 febbraio 1993 (evidentemente nessuno portava il cartellino).Ma poi una direttiva del Presidente del Consiglio del 27 gennaio 1994 ha cancellato l'obbligo, stabilendo soltanto che i dipendenti pubblici sono tenuti "ad indicare le proprie generalità sia nel rapporto personale sia nelle comunicazioni telefoniche".... Ma non ci sono sanzioni e i dipendenti se ne infischiano.
Lo statuto del contribuente (legge n. 212/2000) prevede che le leggi contenenti disposizioni tributarie devono menzionare l'oggetto nel titolo...Ma le leggi fmanziarie sono piene di disposizioni tributarie senza titolo.... Lo statuto del contribuente non prevede termini per le restituzioni e i rimborsi di imposte....
Le multe stradali con perdita di punti della patente arrivano generalmente dopo quattro mesi... Il proprietario dell'auto che non ricorda chi la guidava nel giorno e nell'ora dell'infrazione (si pensi a una famiglia di 5-6 persone con una sola auto oppure ad un'auto aziendale), prevede una multa di 250 euro.
Quasi ogni giorno sulla Gazzetta Ufficiale vi sono decreti del Presidente della Repubblica che, in base al decreto legislativo n.267/2000, scioglie Consigli comunali, generalmente per gravi irregolarità nell'assegnazione di appalti, distrazione di fondi pubblici, collusioni con lacriminalità organizzata, favoritismi a parenti e amici in violazione di leggi, abusi in opere pubbliche, eccetera.
I cittadini nulla ne sanno e le gravi irregolarità spesso comportano aumenti di tasse e tariffe per mancanza di fondi nelle casse comunali...
. I Comuni mettono cartelli di limiti di velocità di 50 chilometri orari su strade urbane di grande scorrimento. Poi piazzano gli Autovelox multando automobilisti ignari (non si devono mettere avvisi preventivi sulla presenza dell'Autovelox) che vanno tranquillamente a 70 all'ora. Tutto ciò sempre per pompare soldi nella casse comunali, che consentono tali ruberie. (SdC - giu. 2007)

IL GRIDO DI DOLORE CHE SALE DA VIA TIBALDI AL SINDACO DI CREMONA

Al nostro Centro d'Ascolto arrivano sempre più frequenti le proteste dei residenti delle vie Tibaldi ed Ettore Sacchi per il notevolissimo stress cui tutti sono esposti giorno e notte e sottoposti per il transito delle vetture a causa dei lavori di Piazza Marconi per la realizzazione del nuovo parcheggio...
Purtroppo dubitiamo che a bereve termine sia possibile che a tale stato di cose sia possibile porre un vero rimedio... E meno che mai ci riteniamo in gardo di proporre noi soluzioni accettabili.
Certamente i cittadini faranno bene a farsi sentire anche personalmente.
Noi infatti siamo lieti di farci loro "portavoce" presso il sindaco e le amministrazioni pubbliche, ma tanto più forte sarà la nostra voce quanto maggiore sarà il coro degli interessati diretti...
Anzi a loro sarà certamente riservato, sulla stampa locale (e non solo), ben maggior spazio ed attenzione che a noi...non foss'altro che più del 75% delle nostre "lettere" viene - necessariamente?...- cestinato perchè forse i responsabili dei mass-media pensano che siamo già sin troppo attivi e presenti, per cui...
Ed ecco infatti una delle ragioni per cui abbiamo "avviato" questo BLOG, su cui tutti i consumatori-utenti potranno "dire la loro" ( ovviamente senza sconfinare in posizioni perseguibili penalmente...) e far sentire direttamente - con nome,cognome ed indirizzo - la loro richieste, senza vedersene cestinare la gran parte...
Certamente la democrazia non è facile. E molti preferiscono "tirare il sasso e poi nascondere la mano"....Ma così poi non ci dobbiamo lamentare se le cose vanno storte!
Noi non siamo disponibili a far loro da paravento...
Cremona, li 06.07.2007

Un fermo alle spese notarili?

Attenzione, importante!
La ns/ sede nazionale ci comunica che dal 3 giugno u/s è entrata in vigore la norma che prevede l'obbligo della CANCELLAZIONE AUTOMATICA DELLE IPOTECHE SULLA CASA PAGATA CON UN MUTUO...
Presso la sede del Comitato potranno esser fornite maggiori dettagli, ma sin d'ora è importante sapere che ora - in base all'art.13 della legge n° 40 del 2007- PUBBLICATA SULLA GAZZETTA UFFICIALE DEL 29 MAGGIO 2007 - ad estinzione del mutuo avvenuta l'ipoteca s'ha da estinguere automaticamente decorsi 30 gg.
La stessa banca cioè dovrebbe comunicare l'avvenuta estinzione (=ossia il totale pagamento di tutte le rate e relative spese del Mutuo...) alla Conservatoria dei Rgistri Immobiliari, per cui non è più necessario andare dal Notaio e spendere altri denari!...
LA TRASMISSIONE DELLA COMUNICAZIONE DI AVVENUTA ESTINZIONE DEL MUTUO INFATTI PUò AVVENIRE SOLAMENTE CON DOCUMENTAZIONE CARTACEA. ED A TALE SCOPO E'STATO ISTITUITO UN "REGISTRO DELLE COMUNICAZIONI",OVE VENGONO RACCOLTE TUTTE LE COMUNICAZIONI DELLE BANCHE E DEGLI ALTRI SOGGETTI FINANZIARI CON RELATIVE QUIETANZE DI PAGAMENTO...
Dal che consegue che la selva della burocrazia diventa sempre più fitta; ma, questa volta però c'è un concreto e sostanzioso vantaggio per il cittadino!
Cremona, li 05.07.2007

mercoledì 4 luglio 2007

Stop alle telefonate moleste

Molto spesso riceviamo proteste di cittadini per le "molestie" telefoniche che subiscono ad ogni ora e da sempre un maggior numero di call-centers...

E' bene si sappia che l'art.660 Codice Penale le punisce con l'arresto sino a 6 mesi o con un'ammenda di € 516,00.

In genere sul diplay del cellulare (ed altresì degli apparecchi fissi che ne sono dotati) compare il numero di chi chiama, se non è stato "criptato":questo numero dovrà quindi essere in possesso della persona molestata per fare la denuncia, essendo difficile che la Polizia e/o i Carabinieri i mettano a fare una specifica intercettazione, sopratutto con quel che "bolle in pentola" in materia oggi!...

Invero l'art.127 del Dlgs 196/2003 offre al molestato la possibilità di impedire che il molestatore possa far criptare il numero facendo una domanda scritta e motivata alla Compagnia Telefonica: quest'ultima,come riceve la domanda, deve attivarsi per mettere per mettere in atto gli accorgimenti tecnici del caso per rendere inefficaci - solo però per un certo periodo...- la soppressione dell'identificazione del numero chiamante,conservando i dati relativi alla provenienza delle chiamate e comunicandoli all'abbonato a condizione che questi dichiari di volersene servire per sporgere denuncia.
Da notare che la compagnia telefonica può chiedere un contributo spese non superiore ai costi effettivamente sopportati.

In questo frattempo però il Garante della Privacy ha detto basta alle telefonate indesiderate, effettuate per la promozione di beni e servizi.

Con apposita delibera è stato fissato il termine del 10 settembre 2007 per interrompere l'uso del telefono ai fini promozionali indicati...Ed i gestori telefonici potranno utilizzare i numeri di cui dispongono solo con il consenso degli abbonati...

Le società telefoniche dovranno informare con la massima trasparenza circa la provenienza e l'uso dei dati degli abbonati, registrando la loro volontà di non essere disturbati:ossia saranno le stesse compagnie che verranno a disturbare i propri abbonati per...non disturbarli e/o farli disturbare da terzi!

martedì 3 luglio 2007

Servizi tramite sms

Ci giunge una segnalazione da un consumatore in merito ad un servizio presente sul Portale Alice.it denominato Love, tale servizio prevede a fronte del pagamento di un canone settimanale di euro 4,2 l'invio di massimo quattro sms al giorno contenenti il profilo di altri utenti iscritti allo stesso servizio allo scopo di potersi conoscere tra di loro.
Tale servizio, pur trovandosi sul portale di Telecom Italia, è in realtà gestito dalla società Dada S.p.A. la quale espone, in calce alla pagina internet, tutte le informazioni in relazione a costi, modalità d'uso, privacy e tutto ciò che legge prevede in maniera chiara e comprensibile.
Fin qui tutto bene se non fosse che nella segnalazione pervenutaci il consumatore lamenta il mancato invio, da parte di Dada S.p.A., degli Sms "promessi" a fronte del regolare pagamento dell'abbonamento settimanale.
Come Comitato dell'Unione Nazionale Consumatori non esprimiamo nessun commento in merito a quanto riferitoci e ci limitiamo, per ora, a girare la segnalazione alla società Dada S.p.A. con la semplice richiesta di fornire una risposta chiara in merito al presunto disservzio, risposta che pubblicheremo sul Blog il prima possibile.

lunedì 2 luglio 2007

Conciliazione anche per il Canone Rai

Pochissimi consumatori-utenti sanno che, nel 1999, la Rai firmò una convenzione con il Ministero delle Finanze, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 3 dicembre di quell'anno.
Con tale documento ufficiale la Rai si impegnava ad aprire, presso ogni sede regionale, uno sportello per gli utenti per risolvere rapidamente le controversie sul canone televisivo.

In particolare tale sportello di conciliazione risulta utilissimo per chi è perseguitato da avvisi e ingiunzioni di pagamento pur senza possedere alcun televisore; oppure convive con una persona che già paga il canone.
Gli addetti agli' sportelli regionali, in base alla convenzione con il Ministero delle Finanze, possono ricevere anche dichiarazioni sostitutive di certificazione e dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà.

Questa possibilità dovrebbe porre fine all'odissea degli utenti,tutt'ora perseguitati dal SAT (Sportello abbonamenti televisivi, ex URAR TV), che non hanno modo didimostrare di non possedere l'apparecchio.

Infatti nessuno viene in casa a verificare...

E,nonostante raccomandate e telefonate dell'utente, il SA T continua nella procedura di riscossione come uno schiacciasassi....

E'questa inverola situazione in cui si vengono a trovare soprattutto quegli "eredi" di una persona defunta che non hanno materialmente rilevato il vecchio apparecchio (del defunto) di cui nessuno ha più pagato il canone...Oppure può essere il caso di coniugi separati (e/o divorziati)... Oppure addirittura di persone che haano la sventura di avere lo stesso nome di altri utenti che non hanno rinnovato il proprio
abbonamento...Oppure ancora di persone che hanno cambiato residenza od hanno sbagliato qualche dato nel modulo di versamento etc.etc.

Tutti costoro ricevono dapprima un avviso, più o meno bonario, con l'invito a pagare il canone e le soprattasse.

Molte volte il SAT invia anche un secondo avviso; ed infine l'ingiunzione di pagamento, che dovrebbe essere impugnata addirittura davanti alla Commissione tributaria provinciale di Torino, anche da chi abita in Sicilia....

E' inutile inviare al SAT una raccomandata (come fanno tutti) per fare presente che c'è un errore: non viene tenuta in alcun conto.


Altre controversie sorgono quando gli utenti non ricevono i canali della RAI perchè manca un ripetitore adatto o è mal funzionante.

A volte si tratta di interi paesi siti generalmente in vallate alpine.
Questi utenti pensano di non dover pagare il canone perchè manca ogni servizio; ma si sbagliano, perchè la Corte Costituzionale ha più volte sentenziato che si tratta di una tassa per il semplice possesso dell'apparecchio, anche se non riceve i segnali.

Nessuno sa quante cause abbiano già fatto gli utenti,però sono state tutte perse....

Ora, però, un decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 maggio scorso, ha approvato il nuovo contratto di servizio tra Ministero delle Comunicazioni e Rai.

Con tale provvedimento governativo la RAI è stata obbligata, all'art. 20, a "realizzare a regola d'arte gli impianti necessari all'esercizio dei servizi"....

Quindi, se gli utenti non ricevono i segnali, possono appellarsi a questa inadempienza per ottenere lo sgravio del canone,facendo riferimento appunto agli sportelli regionali di conciliazione, che sono aperti dal lunedì al venerdì.

Gli indirizzi delle varie commissioni sono reperibili presso la sede del Comitato di Cremona nelle ore d'apertura del Centro d'Ascolto