venerdì 30 dicembre 2011

Capodanno: come scegliere cotechino e zampone e come scegliere e conservare lo spumante

Zampone e Cotechino

Da Nord al Sud del Paese ogni regione ha la sua tradizione culinaria, ma zampone e cotechino rimangono i principi delle tavole di Capodanno di tutta Italia. Scegliere un prodotto di qualità non è mai facile, nonostante etichette sempre più precise e marchi di qualità stabiliti per legge.

La prima difficoltà i consumatori la affrontano nel distinguere un insaccato piuttosto che un altro. Ricordiamo che tecnicamente la differenza sta nel fatto che il cotechino è racchiuso in un budello naturale e artificiale mentre lo zampone è insaccato nella pelle del piede del maiale. In entrambi i casi è sempre bene leggere le etichette che devono riportare la denominazione, gli ingredienti e la provenienza geografica.

Non dimentichiamo infine che si tratta di alimenti calorici di cui non bisogna abusare, soprattutto in questo periodo quando pranzi e cene sono già molto abbondanti.

Autore: Agostino Macrì

Spumante
“Festeggiare brindando con prodotti di qualità e se possibile italiani, a cominciare dallo spumante, vero fiore all’occhiello della produzione nostrana”. E’ quanto suggerisce Agostino Macrì, responsabile per la sicurezza alimentare dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), in vista dei festeggiamenti di fine anno.
“Prediligere il made in Italy e gli spumanti tipici locali -spiega Macrì- garantisce la possibilità di portare a tavola prodotti eccellenti a costi contenuti, specie in un periodo di crisi in cui si fa ancora più forte l’esigenza di acquistare adottando la migliore soluzione in termini di prezzo-qualità. A tal proposito -prosegue il professor Macrì- è importante ricordare di scegliere spumanti a fermentazione naturale in luogo di vini ‘gassificati’, ai quali viene aggiunta anidride carbonica al termine del processo di lavorazione proprio per permettere di ‘stappare’ la bottiglia per il brindisi; bisogna inoltre prestare particolare attenzione alle etichette, non sempre di facile lettura e alle volte scritte in francese anche se si tratta di prodotti italiani”.
“Per quanto riguarda le modalità di conservazione -aggiunge Agostino Macrì- è opportuno non tenere lo spumante troppo a lungo nel frigorifero ed evitare di conservarlo nel congelatore. Qualora si avesse poi la necessità di conservare il prodotto per un periodo prolungato, bisogna avere cura di tenerlo lontano dalla luce e da fonti di calore al fine di preservare il gusto del prodotto. E’ infine importante -conclude Macrì- tenere le bottiglie ad una temperatura non superiore ai 15 gradi e in posizione orizzontale, così che il tappo sia mantenuto umido e trattenga l’anidride carbonica, lasciando inalterato il gusto”.

Fonte : www.consumatori.it

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