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“La contraffazione dei giocattoli ha generato nel 2009 un giro d’affari di 250 miliardi di dollari -afferma Dona, citando i dati OCSE- e nell’ultimo anno sono stati sequestrati più di 8 milioni di prodotti pericolosi, il che non solo svantaggia le aziende italiane e alimenta il circuito illegale, ma costituisce un pericolo per la sicurezza dei bambini. Dallo scorso maggio -ricorda l’avvocato Dona- quando il Governo ha recepito la direttiva europea sulla sicurezza dei giocattoli, i consumatori dovrebbero essere più tutelati, ma l’abuso del marchio Ce e la contraffazione rendono il mercato ancora ad alto rischio”.
“E’ importante dunque -spiega il Segretario generale- leggere attentamente le etichette del prodotto controllando che oltre al marchio Ce vi siano contrassegni volontari, come ad esempio il bollino ‘Giocattoli sicuri’ rilasciato dall’IISG o il marchio IMQ per i prodotti elettrici. Sull’imballaggio o sul giocattolo stesso, poi, devono essere indicati nome e indirizzo del fabbricante o del distributore e l’età per cui il giocattolo è stato concepito. Se si tratta di giochi non adatti a bambini con meno di 3 anni, deve essere segnalato, magari con il tradizionale ‘fantasmino’, vale a dire un simbolo costituito da un cerchio barrato con all’interno una testa di bimbo e la scritta ‘0-3’. E’ inoltre importante verificare che ci siano delle istruzioni anche in italiano che, ricordiamo, vanno sempre conservate anche dopo aver buttato gli imballaggi”.
“Infine -conclude Massimiliano Dona- il migliore consiglio è di trascorrere più tempo a giocare con i nostri bambini: è questa la migliore garanzia che possiamo regalare loro!”
fonte: www.consumatori.it
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