giovedì 8 dicembre 2011

Polizze e mutui: finalmente arriva il freno dell’Isvap

Si può dire tanto tuonò che piovve. A seguito dell'incontro, di cui abbiamo dato notizia alcuni giorni fa, tra l'Isvap (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni private) con le associazioni dei Consumatori, convocato per parlare della questione delle polizze assicurative abbinate a mutui bancari e finanziamenti e dei problemi relativi all'elevato livello delle commissioni praticate dagli istituti di credito, nonché alla trasparenza dei prodotti, era emerso che le stesse erano soltanto un peso eccessivo nei confronti dei consumatori italiani. Nello stesso incontro l'Isavap aveva dichiarato la prossima emanazione di una norma per arginare la problematica. Naturale il plauso dei consumatori, che hanno avuto parziale soddisfazione! L'Isvap ha comunicato che avrebbe previsto il divieto per le banche di assumere contemporaneamente il ruolo di erogatrici dei mutui, distributrici e beneficiarie delle polizze ad essi connesse, nel presupposto che gli istituti di credito si trovino in una situazione oggettiva di conflitto d'interesse ed ora si dovrà fare affidamento su un nuovo regolamento e una disciplina che prevede espressamente che gli intermediari assicurativi non possano essere distributori di polizze e al tempo stesso beneficiarie di queste ultime ed ha soprattutto fissato una data per l’applicazione concreta di questa disciplina ovvero il 2 aprile 2012 come punto di partenza per la nuova era delle assicurazioni. La pratica in questione è stata ritenuta senza mezzi termini “pregiudizievole”: in pratica, si è diffusa nel tempo l’usanza di offrire delle polizze assicurative con gli intermediari della compagnia nel doppio e ambiguo ruolo di proponenti e beneficiari. Tra l’altro, si dovrà interrompere un giro d’affari non certo indifferente, dato che lo scorso anno sono stati raccolti ben 2,4 miliardi di euro. Gli atteggiamenti sono stati davvero poco consoni al lavoro svolto da questi soggetti, anche perché le polizze legate ai mutui erano praticamente imposte ai risparmiatori come garanzia per l’accesso al prestito o al finanziamento; le provvigioni salate e le aliquote più alte rispetto a quelle dei normali contratti sono state le due gocce che hanno fatto progressivamente traboccare il vaso, con una misura più che colma. Con la vittoria di queste piccole battaglie si può trionfare anche nella “guerra”, la quale consiste nel far rispettare appieno il codice del consumo e ottenere maggiore trasparenza per tutti. (Fonte: Il Journal)

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