lunedì 2 luglio 2007

Conciliazione anche per il Canone Rai

Pochissimi consumatori-utenti sanno che, nel 1999, la Rai firmò una convenzione con il Ministero delle Finanze, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 3 dicembre di quell'anno.
Con tale documento ufficiale la Rai si impegnava ad aprire, presso ogni sede regionale, uno sportello per gli utenti per risolvere rapidamente le controversie sul canone televisivo.

In particolare tale sportello di conciliazione risulta utilissimo per chi è perseguitato da avvisi e ingiunzioni di pagamento pur senza possedere alcun televisore; oppure convive con una persona che già paga il canone.
Gli addetti agli' sportelli regionali, in base alla convenzione con il Ministero delle Finanze, possono ricevere anche dichiarazioni sostitutive di certificazione e dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà.

Questa possibilità dovrebbe porre fine all'odissea degli utenti,tutt'ora perseguitati dal SAT (Sportello abbonamenti televisivi, ex URAR TV), che non hanno modo didimostrare di non possedere l'apparecchio.

Infatti nessuno viene in casa a verificare...

E,nonostante raccomandate e telefonate dell'utente, il SA T continua nella procedura di riscossione come uno schiacciasassi....

E'questa inverola situazione in cui si vengono a trovare soprattutto quegli "eredi" di una persona defunta che non hanno materialmente rilevato il vecchio apparecchio (del defunto) di cui nessuno ha più pagato il canone...Oppure può essere il caso di coniugi separati (e/o divorziati)... Oppure addirittura di persone che haano la sventura di avere lo stesso nome di altri utenti che non hanno rinnovato il proprio
abbonamento...Oppure ancora di persone che hanno cambiato residenza od hanno sbagliato qualche dato nel modulo di versamento etc.etc.

Tutti costoro ricevono dapprima un avviso, più o meno bonario, con l'invito a pagare il canone e le soprattasse.

Molte volte il SAT invia anche un secondo avviso; ed infine l'ingiunzione di pagamento, che dovrebbe essere impugnata addirittura davanti alla Commissione tributaria provinciale di Torino, anche da chi abita in Sicilia....

E' inutile inviare al SAT una raccomandata (come fanno tutti) per fare presente che c'è un errore: non viene tenuta in alcun conto.


Altre controversie sorgono quando gli utenti non ricevono i canali della RAI perchè manca un ripetitore adatto o è mal funzionante.

A volte si tratta di interi paesi siti generalmente in vallate alpine.
Questi utenti pensano di non dover pagare il canone perchè manca ogni servizio; ma si sbagliano, perchè la Corte Costituzionale ha più volte sentenziato che si tratta di una tassa per il semplice possesso dell'apparecchio, anche se non riceve i segnali.

Nessuno sa quante cause abbiano già fatto gli utenti,però sono state tutte perse....

Ora, però, un decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 maggio scorso, ha approvato il nuovo contratto di servizio tra Ministero delle Comunicazioni e Rai.

Con tale provvedimento governativo la RAI è stata obbligata, all'art. 20, a "realizzare a regola d'arte gli impianti necessari all'esercizio dei servizi"....

Quindi, se gli utenti non ricevono i segnali, possono appellarsi a questa inadempienza per ottenere lo sgravio del canone,facendo riferimento appunto agli sportelli regionali di conciliazione, che sono aperti dal lunedì al venerdì.

Gli indirizzi delle varie commissioni sono reperibili presso la sede del Comitato di Cremona nelle ore d'apertura del Centro d'Ascolto

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