mercoledì 30 marzo 2011

Diffidiamo dal "magro e subito"!..

“Per dimagrire non bisogna avere fretta: è questa la prima regola, semplice ed economica, da seguire per perdere i chili di troppo e rimettersi in forma”. E’ quanto ricorda Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), invitando a diffidare dalle diete “strampalate” che, specie in questo periodo, impazzano sul web e primeggiano sulle copertine delle riviste vendute in edicola.

“Se si vuole davvero perdere peso ci si deve rivolgere ad esperti, evitando di abbandonarsi imprudentemente alla ‘dieta del momento’, magari frutto di improvvisati nutrizionisti o dietologi. Un errore comune -spiega Dona- è infatti proprio quello di credere che una dieta letta su una rivista o trovata su Internet possa fare al caso nostro. Bisognerebbe invece tener presente che ogni organismo ha le sue caratteristiche e le sue esigenze: proprio per questo, il regime alimentare andrebbe adeguato ai gusti ed ai bisogni di chi lo deve seguire”.

“In generale, si dovrebbe scegliere un’alimentazione varia, si dovrebbero limitare le dosi ed affiancare ad un corretto stile alimentare del sano movimento. Perché ciò che va davvero modificato -conclude Massimiliano Dona- non è il modo di mangiare in vista della 'prova costume', ma il nostro stile di vita di sempre!”

mercoledì 23 marzo 2011

RINCARI CINEMA: una furbata gli aumenti di questi giorni

“Gli esercenti dei cinema che scenderanno in piazza in questi giorni non sono forse gli stessi che hanno arbitrariamente aumentato il prezzo del biglietto nascondendosi dietro al ‘milleproroghe’?” E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, in riferimento alle manifestazioni che avranno luogo in questi giorni in tutta Italia per chiedere il reintegro del Fondo Unico per lo Spettacolo.

“E’ giusto manifestare contro chi vuol far ricadere i tagli del Governo alla cultura sulle tasche dei consumatori -sostiene Dona- ma ci sembra un’ipocrisia che a farlo siano quei gestori che, soprattutto a Roma, hanno curato i loro interessi facendo lievitare i prezzi con la giustificazione che si tratti di un effetto del ‘Decreto Milleproroghe’”.

“La tassa sul cinema che gli stessi esercenti stanno criticando -afferma il Segretario generale- entrerà in vigore dal prossimo mese di luglio fino a dicembre 2013, dunque gli aumenti attuali non hanno nulla a che fare con la legge, ma sono una pratica commerciale scorretta per poi tornare ad aumentare il prezzo già a luglio. I gestori -conclude Dona- farebbero bene a prendere una posizione e decidere da quale parte stare”.

giovedì 17 marzo 2011

I nuovi indennizzi automatici per disservizi nel settore telefonia decisi da Agcom

Con la delibera 73/11/CONS ed il relativo "Allegato A" AGCOM fissa, una volta per tutte le regole in materia di indennizzi applicabili nei rapporti tra Utenti ed Operatori.

La genesi di tale provvedimento parte dalla delibera 124/10/CONS del 16 aprile 2010 con la quale l’Autorità ha approvato un primo schema di Regolamento concernente gli indennizzi applicabili ai rapporti tra utenti ed operatori di comunicazioni elettroniche elo ha poi sottoposto a consultazione pubblica.
Numerosi operatori hanno partecipato alla consultazione, anche in forma associativa mentre le Associazione di consumatori hanno praticamente disertato l'importante appuntamento, come riportato dal sito dell'Agcom dove si legge "solo Cittadinanzattiva ha prodotto le proprie osservazioni nell’ambito della consultazione, mentre Federconsumatori si è espressa sulla base del comunicato stampa diramato dall’Autorità", una non presa di posizione opinabile. Le posizioni degli operatori, molto critiche, sull'iniziativa dell'Autorità e le poche controdeduzioni delle Associazioni dei Consumatori sono state rese pubbliche all'interno della Delibera sopraccitata.
Analizziamo ora quanto previsto nell'Allegato A dove di fatto vengono fissati i criteri minimi di indennizzo per tutta una serie di possibili disservizi o abusi che gli utenti possono subire.

1. Indennizzo per ritardata attivazione del servizio: nel caso in cui un operatore ritardi l’attivazione di il servizio di telefonia vocale o di accesso ad internet, rispetto al termine massimo previsto dal contratto, ovvero ritardi nel trasloco di una utenza, sarà tenuto corrispondere un indennizzo per ciascun servizio non accessorio pari ad euro 7,50 per ogni giorno di ritardo. Gli indennizzi saranno in misura ridotta se il ritardo riguarda procedure di cambio operatore oppure se il disservizio riguarda servizi accessori ovvero servizi correlati a quelli di accesso alla rete (art. 3).

2. Indennizzo per sospensione o cessazione del servizio: anche in caso di sospensione o cessazione di un servizio avvenuta senza ragione o in assenza di minimo preavviso, l'oertaore è tenuto a corrispondere euro 7,50 per ogni giorno di sospensione. L'indennizzo è ridotto in caso di servizio acessorio (art. 4).

3. Indennizzo per malfunzionamento del servizio: nel caso in cui un utente subisca la completa interruzione del servizio a causa di un guasto tecnico l'operatore sarà tenuto ad un indennizzo pari a 5,00 per ogni giorno di mancata erogazione; nel caso in cui si tratti di erogazione irregolare o discontinua o sotto i livelli di qualità minimi previsti dalla carta dei servizi oppure il disservizio riguardi un servizio accessorio l'indennizzo sarà ridotto. Importante, se il disservizio è causato da un ritardo nella riparazione del guasto da parte dell'operatore è applicabile all’intero periodo intercorrente tra la proposizione del reclamo e l’effettivo ripristino della funzionalità del servizio (e non , come avviene normalmente, sottraendo i giorni o le ore che l'operatore dichiara nella carta dei servizi come tempo di ripristino) (art. 5)

4. Indennizzo per omessa o ritardata portabilità del numero: in caso in cui l'utente richieda la portabilità del numero da un operatore ad un altro e tale passaggio ritardi o non avvenga proprio, l'Operatore responsabile del disservizio, una volta riconosciuto, dovrà corrispondere euro 5 ,00 per ogni giorno di ritardo in caso di utenza fissa, euro 2,50 in caso di utenza mobile. In caso di contestuale sospensione del servizio si sommano anche gli indennizzi per la sospensione (art. 6).

5. Indennizzo per attivazione o disattivazione non richiesta della prestazione dicarrier selection o carrier pre-selection: nel caso in cui un operatore attivi o disattivi senza richiesta il servizio di carrieri pre-selection , prestazione tramite la quale un utente può utilizzare automaticamente un operatore telefonico diverso da quello a cui corrisponde il canone, l'operatore che si è reso responsabile del disservizio, una volta accertato, dovrà corrispondere euro 2,50 e stornare le somme addebitate per il traffico generato (art. 7).

6. Indennizzo per attivazione di servizi o profili tariffari non richiesti: nel caso in cui un Operatore di Telefonia attivi un servizio non richiesto dall'utente interessato dall'attivazione dovrà corrispondere euro 5,00 per ogni di attivazione. Nel caso in cui venga attivato un profilo tariffario non richiesto l'indennizzo sarà pari ad 1,00 euro per ogni giorno di cambio non autorizzato. L'utente potrà altresì richiedere il ricalcolo della/ fattura/e (art. 8).

7. Indennizzo in caso di perdita della numerazione: nel caso in cui un utente perda la propria numerazione a causa di un oeratore può richiedere un indennizzo pari a euro 100,00 per ogni anno di precedente utilizzo fino ad un massimo di euro 1000,00 (art. 9).

8. Indennizzo per omessa o errata indicazione negli elenchi telefonici pubblici: nel caso in cui un Operatore ometta di inserire negli elenchi telefonici i dati relativi all'utenza sarà tenuto a corrispondere euro 200,00 per ogni anno di disservizio , anche in caso di aggiornamento errato (art. 10).

9. Indennizzi per mancata o ritardata risposta ai reclami: se un utente invia regolare reclamo ad un operatore e questi risponde oltre i termini stabiliti dalla sua carta dei servizi o non risponde sarà tenuto al pagamento di un indennizzo pari ad euro 1,00 per ogni giorno di ritardo, fino ad un massimo di euro 300,00. Nel caso di reclamo riguardante più linee con lo stesso problema o più reclami riguardante la stessa problematica l’indennizzo sarà comunque unitario (art. 11).

10. Disposizioni finali: in caso di utenze affari ovvero intestate a ditte o società o in generale persone giuridiche con regolare contratto business gli indennizzi descritti nei punti 1,2,3 e 4 sono da intendersi raddoppiati mentre nei punti 7 e 8 quadruplicati (art.12).In caso di utilizzo anomalo o improprio del servizio l’utente potrebbe vedere negato il diritto all’indennizzo, qualora venga comprovato il dolo dello stesso (art. 13).


Fonte: www.conciliatel.org

mercoledì 16 marzo 2011

L'UNIONE FESTEGGIA L'UNITA'

“Ci vuole più Unione!” è lo slogan che accompagna da sempre la nostra associazione, facendo riferimento al suo nome.

Il tema dell’unione torna d’attualità in questi giorni poiché tra due settimane si festeggia l’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia, un evento che ha segnato la storia del Paese e che anche noi, nella veste di rappresentanti dei consumatori, non vogliamo trascurare. Nata nel 1955, la nostra Unione ha vissuto oltre un terzo di questo secolo e mezzo di cambiamenti, conflitti, conquiste ed anche la nostra opera nelle battaglia per i diritti dei consumatori ha forse contribuito a fare degli italiani cittadini più consapevoli: per questo motivo, ci sentiamo in dovere di festeggiare lanciando una serie di iniziative dedicate al consumo italiano!

Sulla home page del sito www.consumatori.it un banner ricorda il legame tra l’associazione, la bandiera italiana e tutto ciò che essa rappresenta. Inoltre,nei mesi di Marzo ed Aprile regaleremo a quanti ne faranno richiesta l’opuscolo “Meglio gli alimenti italiani” per ricordare, qualora ce ne fosse bisogno, l’alto valore dei prodotti “made in italy”. Sono previste anche iniziative in piazza tutte ispirate al tricolore: il calendario sarà presto disponibile su www.consumatori.it.

La strada da fare per raggiungere gli standard fissati dall’Europa, insomma, sembra essere ancora parecchia… e in salita

Massimiliano Dona

2 marzo 2011

BIBITE: UNC RICHIEDE CHIARIMENTI SULLA PRESENZA DI “CARAMELLO”

“Quali controlli vengono effettuati per verificare che nelle bibite commercializzate sul mercato non vi sia più di un ‘caramello’?” E’ quanto si chiede Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), annunciando di aver chiesto formalmente alle aziende produttrici di bevande dei chiarimenti al riguardo.

“Di recente -spiega Dona- l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha valutato la sicurezza dei quattro ‘caramelli’ utilizzati come coloranti nella produzione di bibite, definendo le dosi accettabili giornaliere di ognuno. Seppur la presenza contemporanea dei quattro ‘caramelli’ all’interno della stessa bevanda sembra essere probabile -prosegue il Segretario generale dell’UNC- nelle etichette dei vari prodotti commercializzati sul mercato si rinviene di norma la presenza di un solo caramello e talvolta non è neanche specificato di quale dei quattro ‘caramelli’ si tratti”.

“In questo modo -incalza Massimiliano Dona- il consumatore riceve un’informazione incompleta e non è messo nelle condizioni di valutare se la sostanza è presente nella bibita entro i limiti stabiliti. Per questo abbiamo chiesto formalmente alle aziende del settore di fornire informazioni sulle attività di controllo che svolgono per verificare la presenza contemporanea di più ‘caramelli’ e di effettuare una stima della dose accettabile giornaliera di questo colorante fornita con il consumo di bibite”.

“La nostra segnalazione -conclude Massimiliano Dona- è stata inviata anche all’Assobibe (Associazione Italiana tra gli Industriali delle Bevande Analcooliche) perché trasmetta questa richiesta alle altre aziende potenzialmente interessate e perché, in qualità di associazione rappresentativa degli interessi della categoria, si faccia promotrice di iniziative idonee a dissipare le preoccupazioni dei consumatori”.

lunedì 14 marzo 2011

BANCHE: LA SOLITA INSOFFERENZA ALLE REGOLE DA PARTE DI ABI

“La solita insofferenza alle regole da parte dell’ABI”. Commenta così, Massimiliano Dona la reazione manifestata dall’Associazione Bancaria Italiana dopo l’annuncio del Garante per il controllo sui prezzi di un’indagine sulla commissione sul prelievo di contante.

Secondo il Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), “affermare, come ha fatto l’ABI, che 'l’indagine su un comportamento chiaramente vessatorio, sia finalizzata ad introdurre nuovi vincoli all’operatività del sistema bancario’ è l’ennesima occasione perduta dall’ABI per dimostrare la volontà di contribuire alla rimozione dei vincoli che lo stesso sistema ha introdotto e persevera a mantenere, a danno dei consumatori”.

“E’ spudorato da parte degli istituti di credito far pagare ai clienti tre euro per prelevare il proprio denaro -afferma l’avvocato Dona- anche perché occorre tenere presente che il deposito di questo danaro consente alle banche di impiegarlo a tassi redditizi, senza riconoscere in pratica alcun compenso ai depositanti”.

“Ci saremmo aspettati -conclude Dona- un atteggiamento più collaborativo da parte dell’Associazione guidata da Giuseppe Mussari per aprire un confronto alla ricerca di soluzioni idonee ad incentivare l’utilizzo delle carte di plastica, senza dimenticare il rispetto per i consumatori e per i loro risparmi”.

martedì 8 marzo 2011

BENZINA: 1,568 RECORD STORICO, SUPERATO MASSIMO 2008

CASPER: TRA BENZINA E INFLAZIONE, STANGATA DA 1200 EURO ANNUI A FAMIGLIA
GOVERNO TAGLI LE ACCISE DEI CARBURANTI DI ALMENO 5 CENTESIMI E BLOCCHI LE TARIFFE ENERGETICHE PER TUTTO IL 2011
    
E' record per il prezzo della benzina, che oggi raggiunge quota 1,568 euro al litro superando il massimo di 1,560 euro toccato il 15 luglio del 2008.
Per Casper - Comitato contro le speculazioni e per il risparmio, di cui fanno parte le associazioni Adoc, Codacons, Movimento difesa del cittadino e Unione Nazionale Consumatori, si profila una nuova stangata a danno dei consumatori italiani.
I prezzi record della benzina, infatti, unitamente all’impennata dell’inflazione, determineranno una maggiore spesa a famiglia per complessivi 1205 euro su base annua: 915 euro solo per gli effetti inflattivi, 300 euro addebitabili al caro-benzina.
Per questo Casper chiede al Governo di considerare prioritaria la lotta all'inflazione e di intervenire immediatamente per frenare sul nascere qualunque tentativo di rialzo ingiustificato dei prezzi e salvaguardare i bilanci delle famiglie. In particolare è indispensabile bloccare le tariffe energetiche per tutto il 2011, disporre un taglio delle accise sulla benzina non inferiore a 5 centesimi di euro al litro, e introdurre un meccanismo di sterilizzazione degli aumenti dei prezzi dei carburanti.

mercoledì 2 marzo 2011

EFFETTO LIBIA: stangata per le famiglie da 1200 euro annui

E' record per l'inflazione a febbraio. Secondo le stime preliminari dell'Istat, l'indice nazionale dei prezzi al consumo registra un aumento del 2,4% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente (era +2,1% a gennaio 2011). A livello tendenziale si tratta del massimo dal novembre 2008.
Per Casper - Comitato contro le speculazioni e per il risparmio, di cui fanno parte le associazioni Adoc, Codacons, Movimento difesa del cittadino e Unione Nazionale Consumatori, se anche l'inflazione si fermasse a questo livello per tutto il resto dell'anno, si tratterebbe di una stangata da 915 euro all'anno per una famiglia media italiana. A questa cifra, però, va aggiunto l'effetto Libia. Gli incrementi dei prezzi alla pompa dovuti alla crisi di quel Paese, infatti, avranno ripercussioni pari a 300 euro annui a famiglia, che sommati ai 915 euro precedenti, determineranno una stangata record da 1205 euro annui. Tutto questo ceteris paribus, ossia se i prezzi degli altri beni manterranno per tutto il 2011 l'attuale trend di aumento. Perché se invece si innescassero meccanismi speculativi, allora la stangata sarebbe ancora maggiore.
Per questo Casper chiede al Governo di considerare prioritaria la lotta all'inflazione e di intervenire immediatamente per frenare sul nascere qualunque tentativo di rialzo ingiustificato dei prezzi e salvaguardare i bilanci delle famiglie. In particolare è indispensabile bloccare le tariffe energetiche per tutto il 2011, disporre un taglio delle accise non inferiore a 5 centesimi di euro al litro, e introdurre un meccanismo di sterilizzazione degli aumenti dei prezzi dei carburanti.