martedì 19 maggio 2009

Il Rapporto Caio conferma quanto già detto sulla salute delle telecomunicazioni in Italia

Il "Rapporto Caio" sullo stato dell'arte del settore delle telecomunicazioni in Italia, preparato su richiesta dell'esecutivo di governo italiano, che poi però l'ha chiuso in un cassetto, è uscito dalla secretazione ed ora è disponibile on line grazie al sito Wikileaks, una "spin off" dell’enciclopedia online Wikipedia nato proprio per strappare dalla segretezza le decisioni dei governi in giro per il mondo ed i documenti che influenzano le decisioni pubbliche.

Si parla di servizi scadenti, di mancanza di banda, di investimenti nulli, di dati contraffatti (copertura ADSL ben al di sotto di quanto dichiarato, velocità minime mai rispettate).

Tutto molto vero, tutto molto giusto. Peccato che la nostra Associazione da tempo denuncia queste cose, senza togliere nulla alla consulenza di Francesco Caio che ha pure il grosso merito di proporre, raro in Italia, una soluzione ragionevole, in maniera chiara e decisa.

Martedì 7 Aprile 2009 denunciammo la scadente qualità della ADSL di Infostrada.

Martedì 25 Novembre 2008 nel informare che gl'operatori erano obbligati a dichiarare la velocità minima, criticavamo la pessima resa dei collegamenti in Adsl e le mezze verità che venivano di continuo propinate agli operatori.

Giovedì 9 Ottobre 2008 ponevamo l'attenzione sulla necessità sempre più forte di investimenti nel settore TLC, nell'ottica della NGN (Next generation network)

Senza contare tutti i post i cui si chiedeva a gran voce la separazione della rete da Telecom, come già richiesto dall'Unione Europea tra l'altro.

Ci fa piacere quindi che anche il governo abbia in mano i dati reali della situazione TLC in Italia, speriamo che ne tragga le dovute conseguenze come suggerito dallo stesso consulente da loro ingaggiato.

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