mercoledì 13 maggio 2009

Bollette pazze causate da traffico internet, la direttiva dell'Agcom

"Bloccare le bollette pazze" questa è l'indicazione dell'Agcom nel comunicato stampa datato 11 Maggio 2009 riguardante anche i costi eccessivi degli SMS e MMS sia in Italia che in Roaming.
Ma è sulla direttiva riguardante i collegamenti ad internet in mobilità che ci vogliamo soffermare, sono infatti in aumento esponenziale i casi di bollette telefoniche gonfiate da traffico internet generato da chiavette USB o cellulari anche per migliaia di euro.
Gl'operatori di telefonia mobile hanno infatti cavalcato benissimo l'onda della nuova esigenza/moda di connetersi in movimento, con promozioni, pubblicità, marketing sfrenato e chi più ne ha più ne metta, ma si sono dimenticati, come al solito, di informare correttamente sui costi e sui pericoli economici di un utilizzo incontrollato la propria clientela, spesso distratta dalle promozioni roboanti a caratteri cubitali tanto da non leggere le paroline piccole piccole del contratto che recitano sempre, più o meno, così: superata la soglia di xx Giga (ed il 50% della clientela non sa cosa significhi o non sa come misurarla) la tariffa a Byte è di xx. Da qui scaturiscono addebiti mostruosi.

Finalmente però l'Agcom si è accorta del comportamento non proprio etico degli operatori ed a seguito di un'accurata indagine ha fatto sapere, tramite il comunicato stampa già citato, che:

I servizi dati in mobilità (accesso a internet tramite telefonino, chiavette USB etc.) costituiscono, già da oggi e soprattutto in una prospettiva di breve e medio periodo, un mercato tra i più importanti per la telefonia mobile: nel 2008 hanno garantito un fatturato pari al 38% del totale dei mercati oggetto di indagine. Il segmento più rilevante in termini sia di volumi di traffico che di ricavi è quello dell’accesso a Internet, con oltre 3 milioni di utenti e ricavi passati da circa 477 milioni di euro nel 2007 a 748 milioni di euro nel 2008 (tabella 4). Si tratta di una crescita che le due Autorità intendono garantire purché avvenga nel rispetto dei consumatori finali, ai quali oggi vengono applicate condizioni contrattuali decisamente sfavorevoli. Gli utenti hanno infatti difficoltà nell’orientarsi tra le offerte disponibili e nell’ottenere indicazioni attendibili, oltre che sul prezzo, sulla velocità e la qualità della connessione ad internet. Altrettanto difficile, come dimostra il fenomeno delle ‘bollette pazze’, è controllare la spesa. Per questo le due Autorità propongono che vengano previste soglie automatiche di blocco della spesa per il traffico dati, salvo rinuncia espressa dell’utente, in linea con il nuovo Regolamento sul roaming internazionale, che introduce un meccanismo di blocco quando la bolletta raggiunge 50 euro, o un’altra soglia più elevata a scelta del consumatore.

Ugualmente vanno rimossi i vincoli penalizzanti al recesso da parte del cliente, spesso bloccato alle condizioni contrattuali sottoscritte per periodi assai lunghi (anche due anni).


Accogliamo con plauso l'ottima proposta.
Il testo integrale del comunicato stampa si trova qui.

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