martedì 25 novembre 2008

Velocità ADSL e collegamenti ad internet, gli operatori obbligati a dichiararla

Siamo, ogni giorno, sottoposti a continui e martellanti spot, televisivi e non, che propongono offerte per il collegamento ad internet, prevalentemente tramite teconologia ADSL (Alice, Libero infostra, Tiscali, Tele2 sono i più famosi), più o meno veloci.
E' purtroppo cattiva abitudine da parte dei provider pubblicizzare la velocità di punta del collegamento, si era cominciato con 640 kbps per poi passare a 2 mega, poi 7 mega fino ai 20 di oggi, ma mai la velocità minima di navigazione anche detta BMG (banda minima garantita) che non è mai espressa e spesso è pari a zero. Per capire cosa significa bisogna fare un piccolo passo indietro e spiegare come funziona l'ADSL ed in genere tutti i collegamenti ad internet (analogico/ISDN, wireless, fibra, Gprs/Umts): tramite le tecnologie predette i provider/operatori telecomunicazione inviano dati ai loro clienti che in questo modo possono navigare in internet come meglio preferiscono, la trasmissione di questi dati ha una data velocità che ovviamente si ripercuote sulla navigazione ovvero sulla visulazzazione più o meno rapida delle pagine internet o sul download di programmi e contenuti. Ogni offerta di collegamento ad internet degli operatori prevede l'utilizzo di una delle tecnologie appena descritte (analogico/ISDN, ADSL, wireless, fibra, Gprs/Umts) che a loro volta possiedono una velocità massima decisa dall'operatore o dal limite tecnico (esempio: l'adsl può avere, a seconda dell'offerta e della capacità della rete una velocita massima che varia da 640 kbps a massimo, per ora, 20 Mega passando per 1,2, 2 e 7 mega) oltre la quale non possono andare e che, cosa più importante, non riescono mai a raggiungere. Per capire meglio immaginiamo che l'adsl sia una macchina che può correre fino a 300 Km orari, ebbene se noi fossimo i proprietari di tale bolide per raggiungere la sua velocità massima avremmo bisogno di un rettilineo molto lungo, condizioni meteo favorevoli, nessun ostacolo sulla strada e magari anche di una buona esperienza da pilota, altresì difficilmente riusciremmo mai a mantenere la velocità massima per molto tempo e men che meno a tenere i 300 km orari come velocità media. Per l'ADSL il discorso è uguale, 7 mega, ad esempio, è solo la velocità di punta mentre la reale velocità di navigazione si aggira intorno ai 100/200 kbps e ciò è dovuto all'intasamento della rete, alla qualità del cavo o dell'antenna da cui riceviamo i dati e alla qualità del nostro operatore. Quest'ultimo infatti, se è sicuro dei propri mezzi tecnici può permettersi di garantire al suo cliente una velocità minima di navigazione anche in condizioni di particolare stress della sua rete.
L'autorità garante in questo senso "ha approvato un provvedimento sulla qualità del servizio di accesso a Internet a larga banda da postazione fissa, introducendo un nuovo sistema per permettere al singolo consumatore di conoscere, in totale trasparenza, sia le prestazioni relative all’offerta di connessione ad Internet di ciascun operatore, al fine di effettuare una scelta consapevole anche sul piano della qualità dei servizi, sia le effettive prestazioni del proprio accesso una volta attivato il servizio. fonte www.agcom.it" il comunicato per intero lo si trova qui.
E' sicuramente degno di nota questo intervento del garante teso a rendere più trasparenti le offerte di questo settore sempre più in evoluzione e più consapevoli i fruitori, il passo successivo dovrebbe essere lo studio di strumenti per la misurazione del traffico dati poiché nei contratti a consumo dati, o semiflat con limite di traffico, si sono verificate spesso contestazioni per fatture stratosferiche dovute ad un traffico spesso abnorme, che gli operatori confermano regolarmente, senza che gli utenti/consumatori possano dimostrare in alcun modo le loro ragioni.

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