“E’ solo un luogo comune che Internet ci abbia reso più liberi di informare e di informarsi”. E’ questo il monito lanciato da Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC) nei giorni in cui si discute dell’imminente approvazione di una Delibera dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni che, secondo alcuni, potrebbe compromettere la libertà della Rete, autorizzando la stessa AGCOM ad intervenire contro siti sospettati di violare il diritto d’autore.
“In verità -afferma Dona- nella Rete la fa da padrone lo strapotere di poche grandi aziende che si arricchiscono grazie agli utenti, ma ne trascurano i reali interessi: è il caso della cancellazione del canale YouTube della nostra Unione, chiara dimostrazione di come il diritto di cronaca sul web è una libertà poco più che virtuale”.
Dopo la cancellazione della pagina “unioneconsumatori”, l'avvocato Massimiliano Dona ha scritto una lettera aperta per "la liberta della Rete” scaricabile sul nostro sito www.consumatori.it
martedì 2 agosto 2011
INTERNET: L’AGCOM IN EQUILIBRIO TRA DIRITTO D’AUTORE E LIBERTA’ DELLA RETE
“Nella sua attuale versione il provvedimento dell’Autorità garante per le comunicazioni si ispira ad un maggiore equilibrio tra rispetto del diritto d’autore e libertà della Rete”. E’ il commento di Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), all’approvazione da parte dell’Agcom dello schema di regolamento sul copyright del web.
“L’Autorità, recependo il timore del popolo della Rete per un intervento quasi censorio -afferma Dona- ha fatto responsabilmente un passo indietro, prorogando a 10 giorni il tempo per il ‘trasparente contraddittorio” tra utente-autore e Autorità. E’ apprezzabile inoltre -prosegue l’avvocato- l’attenzione del Garante per la realizzazione di campagne di educazione alla legalità nella fruizione dei contenuti, fondamentali per rendere più consapevoli gli utenti”.
“Più che giusta, infine, la distinzione tra siti commerciali e no profit”, commenta Dona che prosegue: “l’abuso del copyright può riguardare solo le pagine web commerciali ma non può travalicare il diritto di cronaca, la divulgazione scientifica e il servizio per il pubblico. Quanto accaduto alla pagina YouTube della nostra Unione, alla luce di quanto stabilito dal Garante, sembrerebbe dunque illegittimo”.
Il canale “unione consumatori”, contenente brevi stralci di programmi televisivi nel corso dei quali avevamo rilasciato interviste su temi di utilità generale e video di nostra proprietà, è stato, infatti, cancellato su richiesta di R.T. I. – Mediaset, senza alcuna possibilità di replica.
“L’Autorità, recependo il timore del popolo della Rete per un intervento quasi censorio -afferma Dona- ha fatto responsabilmente un passo indietro, prorogando a 10 giorni il tempo per il ‘trasparente contraddittorio” tra utente-autore e Autorità. E’ apprezzabile inoltre -prosegue l’avvocato- l’attenzione del Garante per la realizzazione di campagne di educazione alla legalità nella fruizione dei contenuti, fondamentali per rendere più consapevoli gli utenti”.
“Più che giusta, infine, la distinzione tra siti commerciali e no profit”, commenta Dona che prosegue: “l’abuso del copyright può riguardare solo le pagine web commerciali ma non può travalicare il diritto di cronaca, la divulgazione scientifica e il servizio per il pubblico. Quanto accaduto alla pagina YouTube della nostra Unione, alla luce di quanto stabilito dal Garante, sembrerebbe dunque illegittimo”.
Il canale “unione consumatori”, contenente brevi stralci di programmi televisivi nel corso dei quali avevamo rilasciato interviste su temi di utilità generale e video di nostra proprietà, è stato, infatti, cancellato su richiesta di R.T. I. – Mediaset, senza alcuna possibilità di replica.
lunedì 1 agosto 2011
COCA-COLA: SEMBRA UN’INTERVISTA…E’ PUBBLICITA’!
“Disgustosa la foto di una bottiglia della ‘Coca Cola’ in un’intervista a Lorella Cuccarini”. La vede così Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC) che ha appena segnalato all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato questo nuovo caso di pubblicità redazionale/occulta, veicolato dal settimanale “Donna moderna”, lo scorso 29 giugno.
Nell’articolo in questione, di cui non è ben chiara la natura (si tratta di una rubrica, un’intervista o una reclame?), la popolare presentatrice racconta la sua esperienza dietro i fornelli, corredata da ricetta finale e foto del piatto preparato. In primo piano, la regina della tavola è la nota bevanda con le bollicine.
“E’ un oltraggio all’intelligenza dei consumatori celare la vera e propria promozione di un prodotto dietro l’intervista ad un volto noto -afferma Dona- considerando anche che, se si trattasse di un messaggio pubblicitario, dovrebbe essere specificato a piè di pagina. Senza dimenticare -prosegue Dona- che la bibita in questione è ricca di zuccheri e calorie, per cui si dovrebbe sempre chiarire che è consigliabile consumarla solo occasionalmente”.
La nostra Unione Nazionale Consumatori ha segnalato il caso all’Antitrust e all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP).
Nell’articolo in questione, di cui non è ben chiara la natura (si tratta di una rubrica, un’intervista o una reclame?), la popolare presentatrice racconta la sua esperienza dietro i fornelli, corredata da ricetta finale e foto del piatto preparato. In primo piano, la regina della tavola è la nota bevanda con le bollicine.
“E’ un oltraggio all’intelligenza dei consumatori celare la vera e propria promozione di un prodotto dietro l’intervista ad un volto noto -afferma Dona- considerando anche che, se si trattasse di un messaggio pubblicitario, dovrebbe essere specificato a piè di pagina. Senza dimenticare -prosegue Dona- che la bibita in questione è ricca di zuccheri e calorie, per cui si dovrebbe sempre chiarire che è consigliabile consumarla solo occasionalmente”.
La nostra Unione Nazionale Consumatori ha segnalato il caso all’Antitrust e all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP).
venerdì 8 luglio 2011
“GUARDA CHE TI RIGUARDA!”: LE GARANZIE POST VENDITA IN TEMPO DI SALDI
“Il diritto di garanzia vale anche in periodo di saldi”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), riferendosi alle numerose segnalazioni giunte alla nostra associazione da parte di consumatori che denunciano quei commercianti che non permettono la sostituzione del prodotto difettoso perché scontato.
“Il negoziante è sempre responsabile di ciò che vende e se c’è un difetto è tenuto a ripararlo o sostituirlo -afferma l’avvocato Dona- senza contare che non ha alcun fondamento la giustificazione di non poter effettuar il cambio nei giorni successivi all’acquisto: il registratore di cassa ha il tasto per evidenziare sullo scontrino ‘eventuali rimborsi per restituzione di vendite’”.
“E’ sempre bene, dunque, conservare lo scontrino per l’eventuale sostituzione -ricorda il Segretario generale- controllare, poi, che sui cartellini sia specificato il prezzo intero, quello in saldo e la percentuale di sconto e non accettare scuse insensate da parte dei negozianti: si può pagare con la carta di credito tutto l’anno!”
Al tema delle garanzie post-vendita è dedicata la nostra sezione del progetto “Guarda che ti riguarda” finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzato dalla nostra Unione, Movimento Difesa del Cittadino, Assoutenti, Codacons, e Confconsumatori. Maggiori informazioni sul sito www.guardachetiriguarda.it.
“Il negoziante è sempre responsabile di ciò che vende e se c’è un difetto è tenuto a ripararlo o sostituirlo -afferma l’avvocato Dona- senza contare che non ha alcun fondamento la giustificazione di non poter effettuar il cambio nei giorni successivi all’acquisto: il registratore di cassa ha il tasto per evidenziare sullo scontrino ‘eventuali rimborsi per restituzione di vendite’”.
“E’ sempre bene, dunque, conservare lo scontrino per l’eventuale sostituzione -ricorda il Segretario generale- controllare, poi, che sui cartellini sia specificato il prezzo intero, quello in saldo e la percentuale di sconto e non accettare scuse insensate da parte dei negozianti: si può pagare con la carta di credito tutto l’anno!”
Al tema delle garanzie post-vendita è dedicata la nostra sezione del progetto “Guarda che ti riguarda” finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzato dalla nostra Unione, Movimento Difesa del Cittadino, Assoutenti, Codacons, e Confconsumatori. Maggiori informazioni sul sito www.guardachetiriguarda.it.
mercoledì 6 luglio 2011
L'Europa vuole imporre l'abbassamento delle tariffe roaming per i cellulari
Eccessive le tariffe di telefonia mobile transfrontaliera imposte a chi si sposta all'interno dei 27 Paesi membri dell'Ue, così ha sentenziato la Commissione europea considera che ha così deciso di lanciare una nuova azione di contenimento dei prezzi su messaggi sms e servizi via Internet.
Gli operatori dovranno gradualmente adeguare il tetto massimo, per le chiamate con telefonino da e per l'estero, di 24 centesimi al minuto entro il 2014 (attualmente è 35 centesimi).
L'olandese Neelie Kroes, commissario responsabile per le telecomunicazioni, ha quindi proposto l'abbattimento dei prezzi massimi della telefonia mobile transfrontaliera nell'Ue e le riduzioni più nette sono previste per navigare su Internet e per altri procedimenti online., con l'obiettivo di aumentare la concorrenza nei servizi di roaming, che gestiscono le chiamate con l'estero, favorendo l'ingresso di nuovi operatori per generare maggiore concorrenza. Chi viaggia da un Paese all'altro dell'Ue, dopo l'approvazione della proposta di Bruxelles, dovrebbe poter scegliere di volta in volta l'offerta di roaming più conveniente, mantenendo il numero telefonico, il contratto e il piano tariffario nazionale.
Ecco la Road Map proposta dalla Kroes: i prezzi delle chiamate in roaming non potranno superare 32 centesimi al minuto nel 2012 e 28 centesimi nel 2013, per le telefonate ricevute dall'estero si dovrà scendere da 11 a 10 centesimi al minuto nel 2013 e anche gli sms calerebbero da 11 a 10 centesimi nel 2012. Dal luglio 2012 in poi scaricare con il cellulare la posta elettronica tramite Internet o altri servizi online non potranno costare più di 90 centesimi a megabyte, che si ridurranno a 70 centesimi nel 2013 e a 50 nel 2014, il consumo verrebbe fissato in modo da impedire agli operatori di continuare ad arrotondare a un intero megabyte quando ne è stato usato solo una frazione.
Dobbiamo purtroppo sottolineare che Bruxelles ha anche inviato un richiamo all'autorità per le comunicazioni italiana (Agcom), perché la sua definizione delle cosiddette «tariffe di terminazione» sulla rete mobile non sarebbe in linea con i riferimenti indicati dall'Europa e favorirebbe gli operatori principali.
La Commissione europea ha espresso «preoccupazione» per le eccessive concessioni fatte ai principali operatori italiani dalla Agcom nelle «tariffe di terminazione», che nella telefonia mobile servono per i pagamenti delle chiamate dirette verso le reti concorrenti. Un apposito esposto di associazioni di consumatori e gestori minori avrebbe allertato Bruxelles. In particolare, si chiede alla Agcom di non concedere uno slittamento nella definizione delle tariffe fino all'inizio del 2015 e di rispettare la scadenza Ue del 2012. Ma, soprattutto, i prezzi non devono risultare «considerevolmente al di sopra» dei livelli orientati dal costo effettivo e dalla media Ue. Le delegazioni presso l'Europarlamento del Pd e dell'Idv hanno sollecitato la Commissione europea a dare seguito alle critiche alla Agcom sulle «tariffe di terminazione».
Gli operatori dovranno gradualmente adeguare il tetto massimo, per le chiamate con telefonino da e per l'estero, di 24 centesimi al minuto entro il 2014 (attualmente è 35 centesimi).
L'olandese Neelie Kroes, commissario responsabile per le telecomunicazioni, ha quindi proposto l'abbattimento dei prezzi massimi della telefonia mobile transfrontaliera nell'Ue e le riduzioni più nette sono previste per navigare su Internet e per altri procedimenti online., con l'obiettivo di aumentare la concorrenza nei servizi di roaming, che gestiscono le chiamate con l'estero, favorendo l'ingresso di nuovi operatori per generare maggiore concorrenza. Chi viaggia da un Paese all'altro dell'Ue, dopo l'approvazione della proposta di Bruxelles, dovrebbe poter scegliere di volta in volta l'offerta di roaming più conveniente, mantenendo il numero telefonico, il contratto e il piano tariffario nazionale.
Ecco la Road Map proposta dalla Kroes: i prezzi delle chiamate in roaming non potranno superare 32 centesimi al minuto nel 2012 e 28 centesimi nel 2013, per le telefonate ricevute dall'estero si dovrà scendere da 11 a 10 centesimi al minuto nel 2013 e anche gli sms calerebbero da 11 a 10 centesimi nel 2012. Dal luglio 2012 in poi scaricare con il cellulare la posta elettronica tramite Internet o altri servizi online non potranno costare più di 90 centesimi a megabyte, che si ridurranno a 70 centesimi nel 2013 e a 50 nel 2014, il consumo verrebbe fissato in modo da impedire agli operatori di continuare ad arrotondare a un intero megabyte quando ne è stato usato solo una frazione.
Dobbiamo purtroppo sottolineare che Bruxelles ha anche inviato un richiamo all'autorità per le comunicazioni italiana (Agcom), perché la sua definizione delle cosiddette «tariffe di terminazione» sulla rete mobile non sarebbe in linea con i riferimenti indicati dall'Europa e favorirebbe gli operatori principali.
La Commissione europea ha espresso «preoccupazione» per le eccessive concessioni fatte ai principali operatori italiani dalla Agcom nelle «tariffe di terminazione», che nella telefonia mobile servono per i pagamenti delle chiamate dirette verso le reti concorrenti. Un apposito esposto di associazioni di consumatori e gestori minori avrebbe allertato Bruxelles. In particolare, si chiede alla Agcom di non concedere uno slittamento nella definizione delle tariffe fino all'inizio del 2015 e di rispettare la scadenza Ue del 2012. Ma, soprattutto, i prezzi non devono risultare «considerevolmente al di sopra» dei livelli orientati dal costo effettivo e dalla media Ue. Le delegazioni presso l'Europarlamento del Pd e dell'Idv hanno sollecitato la Commissione europea a dare seguito alle critiche alla Agcom sulle «tariffe di terminazione».
lunedì 4 luglio 2011
PUBBLICITA’: DI CATTIVO GUSTO LO SPOT LANCIA
“E’ inaccettabile presentare come diritto di ciascuno un tenore di vita dispendioso o un bene superfluo che rappresenti un eccesso rispetto alle possibilità economiche dei cittadini”. E’ questa l’opinione di Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), rispetto allo spot della nuova Lancia Ypsilon che in questi giorni è diffuso in televisione e nella cartellonistica stradale.
“Molti consumatori ci hanno scritto letteralmente disgustati per il messaggio diseducativo e per questa ragione abbiamo segnalato lo spot all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP)”, afferma il Segretario generale che prosegue: “forse in Lancia dimenticano la condizione delle famiglie italiane sempre più povere e indebitate e credono che tutti possano vivere come il loro prezzolato testimonial Vincent Cassel, che fa l’attore ed è sposato con Monica Bellucci!”
“Questa pubblicità è un’offesa per tutti coloro che faticano ad arrivare alla fine del mese e per cui un’automobile è una necessità più che un lusso. Senza contare -afferma l’avvocato Dona- che il messaggio che trapela è diseducativo, come se ‘carattere ed originalità’, qualità attribuite all’autovettura (e immaginiamo dunque a chi la guidi), fossero peculiarità soltanto di chi può permettersi certi sfarzi ”.
“Non è probabilmente compito della pubblicità educare i consumatori -afferma Dona- ma dall’azienda italiana che produce l’autovettura e che conosce molto bene i problemi dei precari, avremmo preferito manifestasse un altro ritegno.”
“Molti consumatori ci hanno scritto letteralmente disgustati per il messaggio diseducativo e per questa ragione abbiamo segnalato lo spot all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP)”, afferma il Segretario generale che prosegue: “forse in Lancia dimenticano la condizione delle famiglie italiane sempre più povere e indebitate e credono che tutti possano vivere come il loro prezzolato testimonial Vincent Cassel, che fa l’attore ed è sposato con Monica Bellucci!”
“Questa pubblicità è un’offesa per tutti coloro che faticano ad arrivare alla fine del mese e per cui un’automobile è una necessità più che un lusso. Senza contare -afferma l’avvocato Dona- che il messaggio che trapela è diseducativo, come se ‘carattere ed originalità’, qualità attribuite all’autovettura (e immaginiamo dunque a chi la guidi), fossero peculiarità soltanto di chi può permettersi certi sfarzi ”.
“Non è probabilmente compito della pubblicità educare i consumatori -afferma Dona- ma dall’azienda italiana che produce l’autovettura e che conosce molto bene i problemi dei precari, avremmo preferito manifestasse un altro ritegno.”
lunedì 27 giugno 2011
SALDI: DAL 2 LUGLIO OCCHIO AI RAGGIRI!
“La decisione di avviare i saldi in tutta Italia nella stessa giornata del 2 luglio mette un po’ d’ordine nel sistema, ma non servirà a rilanciare i consumi e garantire maggiore tutela ai consumatori”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), riferendosi alla decisione approvata dalla Conferenza delle Regioni lo scorso aprile, su proposta della Confcommercio.
“In questo modo si vorrebbe evitare la ‘transumanza’ di consumatori che, attratti dai saldi anticipati, si spostano nelle zone vicine, ma basta fare un giro per negozi -afferma Dona- per accorgersi che non è cambiato nulla e anche quest’anno c’è chi fa il furbetto e propone già da qualche giorno sconti sottobanco”.
“Il meccanismo dei saldi deve certamente essere più trasparente -prosegue il Segretario generale- ma per evitare raggiri è necessario anche il senso di responsabilità dei consumatori: non si deve cedere alla frenesia dell’affare a tutti i costi; meglio diffidare dai saldi superiori al 60%; controllare bene i cartellini, ricordando che deve essere specificato il prezzo intero, quello in saldo e la percentuale di sconto. Infine conservare sempre lo scontrino: anche la merce in saldo deve essere cambiata se difettosa. Inoltre -ricorda l’avvocato- i negozianti sono tenuti ad accettare pagamenti con carta di credito anche durante i saldi”.
“In questo modo si vorrebbe evitare la ‘transumanza’ di consumatori che, attratti dai saldi anticipati, si spostano nelle zone vicine, ma basta fare un giro per negozi -afferma Dona- per accorgersi che non è cambiato nulla e anche quest’anno c’è chi fa il furbetto e propone già da qualche giorno sconti sottobanco”.
“Il meccanismo dei saldi deve certamente essere più trasparente -prosegue il Segretario generale- ma per evitare raggiri è necessario anche il senso di responsabilità dei consumatori: non si deve cedere alla frenesia dell’affare a tutti i costi; meglio diffidare dai saldi superiori al 60%; controllare bene i cartellini, ricordando che deve essere specificato il prezzo intero, quello in saldo e la percentuale di sconto. Infine conservare sempre lo scontrino: anche la merce in saldo deve essere cambiata se difettosa. Inoltre -ricorda l’avvocato- i negozianti sono tenuti ad accettare pagamenti con carta di credito anche durante i saldi”.
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