mercoledì 6 luglio 2011

L'Europa vuole imporre l'abbassamento delle tariffe roaming per i cellulari

Eccessive le tariffe di telefonia mobile transfrontaliera imposte a chi si sposta all'interno dei 27 Paesi membri dell'Ue, così ha sentenziato la Commissione europea considera che ha così deciso di lanciare una nuova azione di contenimento dei prezzi su messaggi sms e servizi via Internet.
Gli operatori dovranno gradualmente adeguare il tetto massimo, per le chiamate con telefonino da e per l'estero, di 24 centesimi al minuto entro il 2014 (attualmente è 35 centesimi).
L'olandese Neelie Kroes, commissario responsabile per le telecomunicazioni, ha quindi proposto l'abbattimento dei prezzi massimi della telefonia mobile transfrontaliera nell'Ue e le riduzioni più nette sono previste per navigare su Internet e per altri procedimenti online., con l'obiettivo di aumentare la concorrenza nei servizi di roaming, che gestiscono le chiamate con l'estero, favorendo l'ingresso di nuovi operatori per generare maggiore concorrenza. Chi viaggia da un Paese all'altro dell'Ue, dopo l'approvazione della proposta di Bruxelles, dovrebbe poter scegliere di volta in volta l'offerta di roaming più conveniente, mantenendo il numero telefonico, il contratto e il piano tariffario nazionale.
Ecco la Road Map proposta dalla Kroes: i prezzi delle chiamate in roaming non potranno superare 32 centesimi al minuto nel 2012 e 28 centesimi nel 2013, per le telefonate ricevute dall'estero si dovrà scendere da 11 a 10 centesimi al minuto nel 2013 e anche gli sms calerebbero da 11 a 10 centesimi nel 2012. Dal luglio 2012 in poi scaricare con il cellulare la posta elettronica tramite Internet o altri servizi online non potranno costare più di 90 centesimi a megabyte, che si ridurranno a 70 centesimi nel 2013 e a 50 nel 2014, il consumo verrebbe fissato in modo da impedire agli operatori di continuare ad arrotondare a un intero megabyte quando ne è stato usato solo una frazione.

Dobbiamo purtroppo sottolineare che Bruxelles ha anche inviato un richiamo all'autorità per le comunicazioni italiana (Agcom), perché la sua definizione delle cosiddette «tariffe di terminazione» sulla rete mobile non sarebbe in linea con i riferimenti indicati dall'Europa e favorirebbe gli operatori principali.
La Commissione europea ha espresso «preoccupazione» per le eccessive concessioni fatte ai principali operatori italiani dalla Agcom nelle «tariffe di terminazione», che nella telefonia mobile servono per i pagamenti delle chiamate dirette verso le reti concorrenti. Un apposito esposto di associazioni di consumatori e gestori minori avrebbe allertato Bruxelles. In particolare, si chiede alla Agcom di non concedere uno slittamento nella definizione delle tariffe fino all'inizio del 2015 e di rispettare la scadenza Ue del 2012. Ma, soprattutto, i prezzi non devono risultare «considerevolmente al di sopra» dei livelli orientati dal costo effettivo e dalla media Ue. Le delegazioni presso l'Europarlamento del Pd e dell'Idv hanno sollecitato la Commissione europea a dare seguito alle critiche alla Agcom sulle «tariffe di terminazione».

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