martedì 8 aprile 2008

Niente di nuovo sotto il sole della normativa per le certificazioni che i costruttori e/o gli addetti alle manutenzioni immobiliari devono rilasciare

Comunicato dell'Unione Nazionale ConsumatoriFalso allarme su blocco compravendite immobiliari
Roma, 27 - Qualsiasi allarmismo su eventuali blocchi nella compravendita degli immobili a causa del decreto ministeriale 37/2008 è ingiustificato. A dichiararlo è l'Unione Nazionale Consumatori la quale precisa che questa normativa, che riguarda l'istallazione degli impianti elettrici all'interno degli edifici, non fa altro che ribadire quanto era già previsto dalla legge 46/90 e dal seguente decreto attuativo 447 del 1991 (ora abrogati perché sostituiti dal decreto di cui sopra).Già dal 1991 infatti il proprietario dell'immobile doveva "conservare tutta la documentazione amministrativa e tecnica e consegnarla all'avente causa in caso di trasferimento dell'immobile a qualsiasi titolo, nonché darne copia alla persona che utilizza i locali" (Dpr 447/91, art. 9). Esattamente quanto previsto dall'articolo 13 del decreto ministeriale 37/2008.Ed esattamente come accadeva nel 1991 -prosegue la nota dell'Unione Consumatori- se l'acquirente rinuncia alla garanzia di conformità dell'immobile, si può lo stesso procedere alla vendita, come del resto è previsto dal Codice civile oltre che dall'articolo 13 del decreto 37/2008.Le vere novità del decreto –conclude l'Unione Consumatori- sono semmai altre due. La prima è che entro 30 giorni dall'attivazione di un'utenza elettrica o idrica, come era già previsto per le utenze del gas, occorre inviare la dichiarazione di conformità all'azienda erogatrice altrimenti si rischia la sospensione della fornitura. La seconda è che finalmente la sicurezza degli ambienti in cui viviamo quotidianamente diventa un requisito irrinunciabile ed inderogabile. Roma, 27 marzo 2008

1 commento:

Diego Avanzini ha detto...

Ciao a tutti, sto proprio in questo periodo, dopo quasi 2 anni di estenuanti ricerche, acquistando un appartamento e il 27(giorno di entrata in vigore del DM 37/2008) ho fatto una proposta che è poi stata accettata.
Questo appartamento non dovrebbe necessitare di lavori perchè ci è stato venduto come avente gli impianti "in ordine" e ovviamente anche il prezzo tiene conto di questo.
Avevo al tempo letto su internet dell'entrata in vigore di questo decreto ma la cosa era assai fumosa e l'agenzia non è stata affatto chiara prospettandomi come unica soluzione la possibilità di rinunciare alle certificazioni di rispondenza... mi sono informato anche attraverso l'unione consumatori di Cremona e ho scoperto che invece la rinuncia era solo una possibilità.In assenza di una rinuncia esplicita, come nel nostro caso, l'alternativa è che il venditore chiami un tecnico e faccia produrre queste "certificazioni di rispondenza".
Avendo acquistato un appartamento in ordine e dato che il venditore non è disposto a trattare ulteriormente sul prezzo, la scelta è stata quella di non rinunciare a queste certificazioni(almeno quelle degli impianti ritenuti più pericolosi). Il proprietario si è detto disponibile a fornire queste certificazioni al preliminare e le cose stanno procedendo, si farà quindi un'altra proposta che tenga conto anche di queste certificazioni.
Penso che le varie esperienze che si fanno nell'acquisto/vendita di una casa debbano essere in qualche modo rese pubbliche e condivise perchè altre persone non si trovino a fare passi falsi(potrei scrivere un libro con le mie esperienze come me immagino molti di voi).

Una piccola considerazione: l'acquisto della casa è una cosa seria, rappresenta l'avverarsi di un sogno e un passo importante verso la realizzazione di un progetto, può essere l'acquisto della vita e richiede un esborso non indifferente, per questo è necessario essere cauti, informati e tutelati!
vi terrò informati sull'evoluzione dell'acquisto!