giovedì 12 novembre 2009

COMPRAR CASA SENZA RISCHI

CASA MIA , CASA MIA .....La favola bella ?

Gli studi notarili di Milano e Lombardia hanno avuto una serie di incontri con i cittadini fino al 27 novembre sul tema “Comprar casa senza rischi”. I cittadini riceveranno una consulenza specializzata e gratuita sull’acquisto della casa e sui mutui negli studi di 255 notai, ma anche presso le sedi cittadine dei consigli di zona. Da parte sua, l’Unione Nazionale Consumatori ha fornito alcuni semplici consigli sullo stesso tema.

- Non è consigliabile acquistare una casa da costruire: non mancano quasi mai sorprese spiacevoli, lievitazioni di prezzo e intoppi di vario genere.

- Non è consigliabile acquistare una casa all’estero se non si ha un appoggio in loco per verificare che sia tutto in regola.

- Non firmare una proposta contrattuale “irrevocabile”, che non ammette ripensamenti.

- Far inserire nel contratto una “clausola risolutiva espressa” in base alla quale si intende sciolto in tutte le sue parti se entro un termine tassativo non sarà stipulato il rogito notarile e consegnata la casa.

- Tenere presente che se si compra da una società questa può fallire e la casa può essere inserita nell’asse fallimentare anche due anni dopo la stipula del rogito.

- Sospettare fortemente quando la società con cui si è fatto il contratto preliminare viene assorbita da una seconda società che chiede un nuovo contratto sostitutivo del primo (può nascondersi un gioco di “scatole cinesi” per vanificare eventuali azioni di rivalsa dell’acquirente).

Autore: Emanuele Piccari
Data: novembre 2009

lunedì 9 novembre 2009

TLC: la banda larga una priorità per il futuro dell’Italia

Anche noi ci uniamo al coro dei consensi!...
“E’ assolutamente necessaria la creazione di una rete veloce che consenta a tutta Italia di cogliere le opportunità offerte dalla digitalizzazione, migliorando così soprattutto il rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, apprezzando l’iniziativa del ministro Scajola per sbloccare le risorse disponibili per l’internet veloce.

“Per la banda larga -conclude Dona- sono previsti 800 milioni di euro, che potrebbero arrivare a 1.600 milioni: è una cifra sicuramente insufficiente per realizzare pienamente la ‘digitalizzazione’ del Paese, ma è comunque una buona base di partenza per modernizzare il Paese, migliorare la qualità della vita dei cittadini e rendere più efficiente la burocrazia”.

giovedì 5 novembre 2009

Dal 2010 nuove regole per le telecomunicazioni

Dal 2010 avremo forse nuove regole per un mercato più serio e competitivo? Sembrerebbe così stando a quanto è emerso dall'intesa trovata, nella notte, tra il Parlamento Europeo ed il Consiglio Ue, che rappresenta i governi, sul pacchetto di riforma Ue delle telecomunicazioni.
Sì sa che tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare ed il mare delle telecomunicazioni italiane è mosso, pieno di pericoli e completamente in preda a se stesso. Ma è inutile fare i disfattisti ed in attesa di vedere cosa verrà messo in pratica e quali i reali vantaggi di cui si gioveranno i consumatori, a tre anni dall'ultimo intervento istituzionale (Decreto Besrani: eliminazione delle penali e dei costi di ricarica), vediamo cosa potrebbe essere potenzialmente valido.
Un punto fondamentale sarà sicuramente la possibilità per le authority nazionali di obbligare le grandi società di tlc alla separazione funzionale tra gestori di reti e fornitori di servizi, il che obbligherebbe Telecom a vendere la rete creando così quella concorrenza vera che è sempre mancata nel mercato italiano, fermo da anni in un impasse creata da una rete scadente, leggi cervellotiche per favorire la concorrenza e operatori impegnati più a fare i furbi che a fornire un servizio.
Tra le altre novità introdotte, la possibilità per i consumatori di cambiare operatore di telefonia fissa o mobile in un giorno lavorativo mantenendo il proprio numero.
Poi, ma questa è una chimera in Italia che spesso è stata sventolata sotto il naso dei consumatori, gli utenti avranno inoltre diritto a una migliore informazione al momento di sottoscrivere a un servizio.
Queste sono le riforme più importanti per i consumatori, che dovrebbero intervenire dal 2010, che tra l'altro introdurranno un regolamento unico per le telecomunicazioni europee il Berec (Body of European Regulators in Electronic Communication) che sostituirà il nostro codice delle comunicazioni e dovrà rafforzare l’applicazione del diritto Ue in materia, impedendo che un operatore possa sottrarsi alla concorrenza.
Le premesse ci sono, vedremo gli sviluppi, soprattutto nel nostro paese così poco incline alle direttive europee.

ISTRUZIONI PER VIAGGIARE IN EUROPA

Per facilitare gli spostamenti nel territorio comunitario, la Commissione UE ha diffuso una guida utile e completa intitolata “Viaggiare in Europa”. Queste sono le istruzioni principali.
Frontiere. L’accordo di Schengen, integrato dal trattato di Amsterdam, ha eliminato i controlli sui cittadini europei che attraversano una frontiera comunitaria, anche se gli Stati membri conservano il diritto di effettuare controlli sull’identità della persona. All’accordo di Schengen non hanno però aderito Gran Bretagna e Irlanda.
Effetti personali. Possono essere portati senza alcuna restrizione, tranne droghe, prodotti derivati da specie animali e vegetali protette e materiali pornografici. Anche la quantità di medicinali è soggetta al limite della necessità personale e così pure alcolici e tabacchi.
Denaro. Le restrizioni sui movimenti di capitali all’interno dell’Unione europea sono state abolite, ma gli Stati membri hanno fissato dei massimali al di sopra dei quali è richiesta una dichiarazione della somma trasferita. Dall’Italia si può uscire con 10.329 euro senza darne comunicazione ad alcuno.
Animali. La maggior parte degli Stati membri prevede che cani e gatti abbiano un certificato di vaccinazione antirabbica valido. Disposizioni più restrittive sono però previste in Svezia, Irlanda e Gran Bretagna, per le quali bisogna informarsi presso l’ambasciata o il consolato.
Automobili. Per chi si sposta in auto, la patente di guida nazionale è riconosciuta in tutti gli Stati membri e così pure il libretto di circolazione. Per l’assicurazione, occorre procurarsi presso la compagnia la “carta verde”. Se avviene un incidente di cui è responsabile un altro automobilista, ogni cittadino europeo ha diritto a una copertura fino a 350.000 euro per le lesioni corporali.
Assistenza sanitaria. Ogni cittadino europeo che viaggia all’interno dell’Unione ha diritto alle cure mediche di prima necessità in caso di malattia o incidente. Prima di partire, è preferibile comunque procurarsi il modulo E111 presso la propria ASL o istituto di assicurazione malattia.
Informazioni. Ogni altra informazione utile per viaggiare in Europa, fare acquisti, risiedere o lavorare in un altro Stato membro, eccetera, si può trovare sul sito http://europa.eu.int/citizens

venerdì 30 ottobre 2009

ILLEGITTIMA L’IVA SULLA TIA

Siamo in Europa? Parrebbe di sì!
Sulla tariffa di igiene ambientale (TIA) non va applicata l’IVA. Lo ha deciso la Corte costituzionale con sentenza n. 238/2009 che ha cancellato la norma che aveva istituito l’IVA sulla TIA, ex TARSU (tassa di asporto rifiuti solidi urbani), poiché anche la TIA è un tributo. Occorre riassumere la vicenda.
Dal 2010 in molti Comuni sparirà la tassa sui rifiuti, che sarà sostituita dalla “tariffa”, prevista dal decreto legislativo n. 22/1997 con il nome eufemistico di “tariffa d’igiene ambientale”, più volte slittata. In altri Comuni è già applicata e siccome non è più tassa, ma tariffa, viene caricata l’IVA del 10 per cento. Per le famiglie è un altro rincaro, in media 15 euro, dovuto soltanto ad un cambiamento di nome, ma l’applicazione dell’IVA in questo caso è illegittima nonostante sia stata subdolamente autorizzata dall’articolo 6, comma 13, della legge n. 133/1999. Pur avendo cambiato nome, la TIA non è un corrispettivo di natura contrattualistica, è invece un prelievo al quale il consumatore non può sottrarsi poiché l’articolo 49 del decreto legislativo n. 22/1997 ha stabilito che è tenuto al pagamento della tariffa “chiunque occupi oppure conduca locali … a qualsiasi uso adibiti”. In questo caso gli articoli 4 e 5 della Direttiva CE n. 388/1977 hanno escluso l’imponibilità IVA e una Direttiva comunitaria prevale sulla legge italiana, come ha ripetutamente sentenziato la Corte di giustizia europea e, ora, la Corte costituzionale ha cancellato la norma.
Più complesso è il problema della restituzione dell’IVA addebitata agli utenti. Sulla materia si attendono istruzioni della Agenzia delle entrate, ma a rigore la restituzione non dovrebbe avere luogo per i dieci anni precedenti, come è stato scritto, ma a partire dal 24 luglio 2009, giorno in cui è stata depositata la sentenza della Corte costituzionale.

giovedì 29 ottobre 2009

AUTOVEICOLI - CAMBIO DI RESIDENZA ANCHE SUL LIBRETTO DI CIRCOLAZIONE

Molti automobilisti, quando cambiano residenza, provvedono a fare la relativa modificazione soltanto sulla patente, pensando che sia sufficiente. Invece va fatta anche sul libretto di circolazione, sotto pena di una multa spaventosa, anzi due.

La prima è di 564 euro e viene inflitta al proprietario del veicolo che entro 60 giorni dal cambio di residenza non chiede alla Direzione generale della motorizzazione civile la modifica del libretto. La seconda è di 282 euro e viene inflitta a “chiunque circoli con un veicolo per il quale non è stato richiesto l’aggiornamento della carta di circolazione”.

Le due multe si cumulano e praticamente vanno sempre a carico del proprietario. Sfugge il motivo di tanta severità sanzionatoria, stabilita dalla legge n. 449/1997 a modifica del Codice della strada, che prevedeva pure due multe, ma complessivamente di 300.000 lire. Ma quel che è peggio è che il libretto di circolazione viene immediatamente ritirato e quindi l’auto non può più circolare fino a quando la Motorizzazione civile non ha fatto la modifica, per la quale l’interessato deve attivarsi facendone formale richiesta.

Autore: Emanuele Piccari
Data: ottobre 2009

martedì 20 ottobre 2009

SICUREZZA STRADALE: Nessuna clemenza per i pirati della strada

Questo è parlare chiaro o no?
“Le nostre strade assomigliano sempre più a piste sulle quali circolano alla guida di auto, moto, motorini e camion veri e propri criminali che attentano con la loro condotta sconsiderata all’incolumità delle altre persone”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, chiedendo di essere audito dalla Commissione Lavori pubblici e comunicazione del Senato.

“Nel solo 2008 -continua Dona- le strade e le autostrade italiane si sono macchiate del sangue di oltre 5.000 mila persone: una mattanza che non può più essere tollerata se questo Paese vuole ancora considerarsi civile”.

“Chi si mette alla guida sotto gli effetti di alcool o di sostanze stupefacenti -conclude Dona- è un criminale a tutti gli effetti: in queste condizioni ha buone probabilità di arrecare lesioni gravissime alle persone o provocarne la morte. Per questi motivi deve restare per un bel pezzo in galera, perché è evidente la sua pericolosità sociale, e perdere definitivamente la patente”.