venerdì 24 ottobre 2008

Ritocchi tarrifari verso l'alto, nuova tendenza della telefonia mobile

Dal prossimo 17 novembre Wind apporterà alcuni ritocchi al rialzo nei listini, configurando così una rimodulazione tariffaria che riguarderà tutti i clienti.

Le novità vanno a toccare tutte le tipologie di clienti, ricaricabili o abbonati, privati o aziendali. Tra un mese, chi sfrutta i servizi di connessione via WAP o i-mode in GPRS/UMTS/HSDPS si vedrà infatti addebitare una tariffa diversa.

In particolare:
- nel Portale Mobile Wind e in quello i-mode, per ogni connessione si pagherà un costo di 50 centesimi di euro senza limiti di traffico;
- al di fuori dei portali mobili Wind, si pagheranno 50 centesimi ogni 15 minuti di connessione (un'ora esatta di collegamento costerà dunque 2 euro).
Le tariffe saranno valide per l'accesso effettuato attraverso APN wap.wind e imode.wind.

La rimodulazione, sconveniente per il consumatore, dell'operatore arancione è solo l'ultima nel panorama italico della telefonia mobile, Tim ad esempio alla fine dell'estate ha optato per alzare le tariffe di molti piani ricaricabili, ancora Wind, dopo l'avvento del Bersani, aveva spostato unilateralmente le tariffe verso l'alto, Vodafone e Tre hanno invece optato per il lancio di nuovi piani tariffari all'apparenza (in pubblicità) appetibili in realtà parecchio cari.

Ricordiamo che la legge non impedisce la rimodulazione tariffaria verso l'alto ma impone semplicemente di avvisare l'utente 30 giorni prima dell'operazione lasciando la possibilità, allo stesso, di recedere dal contratto senza penali, qualora fossero applicate.

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