“Il diritto di garanzia vale anche in periodo di saldi”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), riferendosi alle numerose segnalazioni giunte alla nostra associazione da parte di consumatori che denunciano quei commercianti che non permettono la sostituzione del prodotto difettoso perché scontato.
“Il negoziante è sempre responsabile di ciò che vende e se c’è un difetto è tenuto a ripararlo o sostituirlo -afferma l’avvocato Dona- senza contare che non ha alcun fondamento la giustificazione di non poter effettuar il cambio nei giorni successivi all’acquisto: il registratore di cassa ha il tasto per evidenziare sullo scontrino ‘eventuali rimborsi per restituzione di vendite’”.
“E’ sempre bene, dunque, conservare lo scontrino per l’eventuale sostituzione -ricorda il Segretario generale- controllare, poi, che sui cartellini sia specificato il prezzo intero, quello in saldo e la percentuale di sconto e non accettare scuse insensate da parte dei negozianti: si può pagare con la carta di credito tutto l’anno!”
Al tema delle garanzie post-vendita è dedicata la nostra sezione del progetto “Guarda che ti riguarda” finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzato dalla nostra Unione, Movimento Difesa del Cittadino, Assoutenti, Codacons, e Confconsumatori. Maggiori informazioni sul sito www.guardachetiriguarda.it.
venerdì 8 luglio 2011
mercoledì 6 luglio 2011
L'Europa vuole imporre l'abbassamento delle tariffe roaming per i cellulari
Eccessive le tariffe di telefonia mobile transfrontaliera imposte a chi si sposta all'interno dei 27 Paesi membri dell'Ue, così ha sentenziato la Commissione europea considera che ha così deciso di lanciare una nuova azione di contenimento dei prezzi su messaggi sms e servizi via Internet.
Gli operatori dovranno gradualmente adeguare il tetto massimo, per le chiamate con telefonino da e per l'estero, di 24 centesimi al minuto entro il 2014 (attualmente è 35 centesimi).
L'olandese Neelie Kroes, commissario responsabile per le telecomunicazioni, ha quindi proposto l'abbattimento dei prezzi massimi della telefonia mobile transfrontaliera nell'Ue e le riduzioni più nette sono previste per navigare su Internet e per altri procedimenti online., con l'obiettivo di aumentare la concorrenza nei servizi di roaming, che gestiscono le chiamate con l'estero, favorendo l'ingresso di nuovi operatori per generare maggiore concorrenza. Chi viaggia da un Paese all'altro dell'Ue, dopo l'approvazione della proposta di Bruxelles, dovrebbe poter scegliere di volta in volta l'offerta di roaming più conveniente, mantenendo il numero telefonico, il contratto e il piano tariffario nazionale.
Ecco la Road Map proposta dalla Kroes: i prezzi delle chiamate in roaming non potranno superare 32 centesimi al minuto nel 2012 e 28 centesimi nel 2013, per le telefonate ricevute dall'estero si dovrà scendere da 11 a 10 centesimi al minuto nel 2013 e anche gli sms calerebbero da 11 a 10 centesimi nel 2012. Dal luglio 2012 in poi scaricare con il cellulare la posta elettronica tramite Internet o altri servizi online non potranno costare più di 90 centesimi a megabyte, che si ridurranno a 70 centesimi nel 2013 e a 50 nel 2014, il consumo verrebbe fissato in modo da impedire agli operatori di continuare ad arrotondare a un intero megabyte quando ne è stato usato solo una frazione.
Dobbiamo purtroppo sottolineare che Bruxelles ha anche inviato un richiamo all'autorità per le comunicazioni italiana (Agcom), perché la sua definizione delle cosiddette «tariffe di terminazione» sulla rete mobile non sarebbe in linea con i riferimenti indicati dall'Europa e favorirebbe gli operatori principali.
La Commissione europea ha espresso «preoccupazione» per le eccessive concessioni fatte ai principali operatori italiani dalla Agcom nelle «tariffe di terminazione», che nella telefonia mobile servono per i pagamenti delle chiamate dirette verso le reti concorrenti. Un apposito esposto di associazioni di consumatori e gestori minori avrebbe allertato Bruxelles. In particolare, si chiede alla Agcom di non concedere uno slittamento nella definizione delle tariffe fino all'inizio del 2015 e di rispettare la scadenza Ue del 2012. Ma, soprattutto, i prezzi non devono risultare «considerevolmente al di sopra» dei livelli orientati dal costo effettivo e dalla media Ue. Le delegazioni presso l'Europarlamento del Pd e dell'Idv hanno sollecitato la Commissione europea a dare seguito alle critiche alla Agcom sulle «tariffe di terminazione».
Gli operatori dovranno gradualmente adeguare il tetto massimo, per le chiamate con telefonino da e per l'estero, di 24 centesimi al minuto entro il 2014 (attualmente è 35 centesimi).
L'olandese Neelie Kroes, commissario responsabile per le telecomunicazioni, ha quindi proposto l'abbattimento dei prezzi massimi della telefonia mobile transfrontaliera nell'Ue e le riduzioni più nette sono previste per navigare su Internet e per altri procedimenti online., con l'obiettivo di aumentare la concorrenza nei servizi di roaming, che gestiscono le chiamate con l'estero, favorendo l'ingresso di nuovi operatori per generare maggiore concorrenza. Chi viaggia da un Paese all'altro dell'Ue, dopo l'approvazione della proposta di Bruxelles, dovrebbe poter scegliere di volta in volta l'offerta di roaming più conveniente, mantenendo il numero telefonico, il contratto e il piano tariffario nazionale.
Ecco la Road Map proposta dalla Kroes: i prezzi delle chiamate in roaming non potranno superare 32 centesimi al minuto nel 2012 e 28 centesimi nel 2013, per le telefonate ricevute dall'estero si dovrà scendere da 11 a 10 centesimi al minuto nel 2013 e anche gli sms calerebbero da 11 a 10 centesimi nel 2012. Dal luglio 2012 in poi scaricare con il cellulare la posta elettronica tramite Internet o altri servizi online non potranno costare più di 90 centesimi a megabyte, che si ridurranno a 70 centesimi nel 2013 e a 50 nel 2014, il consumo verrebbe fissato in modo da impedire agli operatori di continuare ad arrotondare a un intero megabyte quando ne è stato usato solo una frazione.
Dobbiamo purtroppo sottolineare che Bruxelles ha anche inviato un richiamo all'autorità per le comunicazioni italiana (Agcom), perché la sua definizione delle cosiddette «tariffe di terminazione» sulla rete mobile non sarebbe in linea con i riferimenti indicati dall'Europa e favorirebbe gli operatori principali.
La Commissione europea ha espresso «preoccupazione» per le eccessive concessioni fatte ai principali operatori italiani dalla Agcom nelle «tariffe di terminazione», che nella telefonia mobile servono per i pagamenti delle chiamate dirette verso le reti concorrenti. Un apposito esposto di associazioni di consumatori e gestori minori avrebbe allertato Bruxelles. In particolare, si chiede alla Agcom di non concedere uno slittamento nella definizione delle tariffe fino all'inizio del 2015 e di rispettare la scadenza Ue del 2012. Ma, soprattutto, i prezzi non devono risultare «considerevolmente al di sopra» dei livelli orientati dal costo effettivo e dalla media Ue. Le delegazioni presso l'Europarlamento del Pd e dell'Idv hanno sollecitato la Commissione europea a dare seguito alle critiche alla Agcom sulle «tariffe di terminazione».
lunedì 4 luglio 2011
PUBBLICITA’: DI CATTIVO GUSTO LO SPOT LANCIA
“E’ inaccettabile presentare come diritto di ciascuno un tenore di vita dispendioso o un bene superfluo che rappresenti un eccesso rispetto alle possibilità economiche dei cittadini”. E’ questa l’opinione di Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), rispetto allo spot della nuova Lancia Ypsilon che in questi giorni è diffuso in televisione e nella cartellonistica stradale.
“Molti consumatori ci hanno scritto letteralmente disgustati per il messaggio diseducativo e per questa ragione abbiamo segnalato lo spot all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP)”, afferma il Segretario generale che prosegue: “forse in Lancia dimenticano la condizione delle famiglie italiane sempre più povere e indebitate e credono che tutti possano vivere come il loro prezzolato testimonial Vincent Cassel, che fa l’attore ed è sposato con Monica Bellucci!”
“Questa pubblicità è un’offesa per tutti coloro che faticano ad arrivare alla fine del mese e per cui un’automobile è una necessità più che un lusso. Senza contare -afferma l’avvocato Dona- che il messaggio che trapela è diseducativo, come se ‘carattere ed originalità’, qualità attribuite all’autovettura (e immaginiamo dunque a chi la guidi), fossero peculiarità soltanto di chi può permettersi certi sfarzi ”.
“Non è probabilmente compito della pubblicità educare i consumatori -afferma Dona- ma dall’azienda italiana che produce l’autovettura e che conosce molto bene i problemi dei precari, avremmo preferito manifestasse un altro ritegno.”
“Molti consumatori ci hanno scritto letteralmente disgustati per il messaggio diseducativo e per questa ragione abbiamo segnalato lo spot all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP)”, afferma il Segretario generale che prosegue: “forse in Lancia dimenticano la condizione delle famiglie italiane sempre più povere e indebitate e credono che tutti possano vivere come il loro prezzolato testimonial Vincent Cassel, che fa l’attore ed è sposato con Monica Bellucci!”
“Questa pubblicità è un’offesa per tutti coloro che faticano ad arrivare alla fine del mese e per cui un’automobile è una necessità più che un lusso. Senza contare -afferma l’avvocato Dona- che il messaggio che trapela è diseducativo, come se ‘carattere ed originalità’, qualità attribuite all’autovettura (e immaginiamo dunque a chi la guidi), fossero peculiarità soltanto di chi può permettersi certi sfarzi ”.
“Non è probabilmente compito della pubblicità educare i consumatori -afferma Dona- ma dall’azienda italiana che produce l’autovettura e che conosce molto bene i problemi dei precari, avremmo preferito manifestasse un altro ritegno.”
lunedì 27 giugno 2011
SALDI: DAL 2 LUGLIO OCCHIO AI RAGGIRI!
“La decisione di avviare i saldi in tutta Italia nella stessa giornata del 2 luglio mette un po’ d’ordine nel sistema, ma non servirà a rilanciare i consumi e garantire maggiore tutela ai consumatori”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), riferendosi alla decisione approvata dalla Conferenza delle Regioni lo scorso aprile, su proposta della Confcommercio.
“In questo modo si vorrebbe evitare la ‘transumanza’ di consumatori che, attratti dai saldi anticipati, si spostano nelle zone vicine, ma basta fare un giro per negozi -afferma Dona- per accorgersi che non è cambiato nulla e anche quest’anno c’è chi fa il furbetto e propone già da qualche giorno sconti sottobanco”.
“Il meccanismo dei saldi deve certamente essere più trasparente -prosegue il Segretario generale- ma per evitare raggiri è necessario anche il senso di responsabilità dei consumatori: non si deve cedere alla frenesia dell’affare a tutti i costi; meglio diffidare dai saldi superiori al 60%; controllare bene i cartellini, ricordando che deve essere specificato il prezzo intero, quello in saldo e la percentuale di sconto. Infine conservare sempre lo scontrino: anche la merce in saldo deve essere cambiata se difettosa. Inoltre -ricorda l’avvocato- i negozianti sono tenuti ad accettare pagamenti con carta di credito anche durante i saldi”.
“In questo modo si vorrebbe evitare la ‘transumanza’ di consumatori che, attratti dai saldi anticipati, si spostano nelle zone vicine, ma basta fare un giro per negozi -afferma Dona- per accorgersi che non è cambiato nulla e anche quest’anno c’è chi fa il furbetto e propone già da qualche giorno sconti sottobanco”.
“Il meccanismo dei saldi deve certamente essere più trasparente -prosegue il Segretario generale- ma per evitare raggiri è necessario anche il senso di responsabilità dei consumatori: non si deve cedere alla frenesia dell’affare a tutti i costi; meglio diffidare dai saldi superiori al 60%; controllare bene i cartellini, ricordando che deve essere specificato il prezzo intero, quello in saldo e la percentuale di sconto. Infine conservare sempre lo scontrino: anche la merce in saldo deve essere cambiata se difettosa. Inoltre -ricorda l’avvocato- i negozianti sono tenuti ad accettare pagamenti con carta di credito anche durante i saldi”.
sabato 25 giugno 2011
CLASS ACTION CONTRO AUTOSTRADE PER L’ITALIA: ANCORA 10 GIORNI DI TEMPO PER PARTECIPARE
Il POOL LEGALE delle associazioni Codici, Acu, Casa del Consumatore, Unione Nazionale Consumatori e Movimento Difesa del Cittadino invita i cittadini che vogliono aderire a contattare le associazioni
Roma, 24 giugno – Recentemente si è costituito il POOL LEGALE delle associazioni Codici, Acu, Casa del Consumatore, Unione Nazionale Consumatori e Movimento Difesa del Cittadino, che ha avviato una class action contro Autostrade per l’Italia per il risarcimento dei danni subiti da migliaia di consumatori rimasti bloccati per lunghe ore sulle tratte A11 Firenze - Pisa e sulla A1 tra Firenze e Arezzo, durante l’ondata di maltempo che ha colpito l’Italia tra il 17 e il 18 dicembre 2010.
Dopo le numerose segnalazioni pervenute in Associazione, il Pool avvisa che i cittadini che volessero aderire alla class action contro Autostrade per l’Italia hanno a disposizione ancora 10 giorni, termine entro il quale non sarà più possibile l’adesione.
Il POOL LEGALE, con l’avvicinarsi del termine di scadenza, invita nuovamente tutti i cittadini che hanno vissuto tale disagio a manifestare la propria disponibilità a partecipare all’azione risarcitoria: aderire alla class action è semplice e gratuito. Sarà sufficiente fornire la documentazione comprovante di essersi trovato coinvolto nei noti disagi sulle tratte A11 Firenze – Pisa e sulla A1 tra Firenze e Arezzo (trasmettendo una copia del tagliando di transito in porta automatica, telepass, viacard, estratto bancomat/carta di credito, report posizioni navigatore).
L’iniziativa è rivolta a tutti i conducenti delle autovetture che hanno percorso le tratte e ai loro passeggeri interessati a tutelarsi: si potrà scrivere al seguente indirizzo e mail info@consumatori.it .
Roma, 24 giugno – Recentemente si è costituito il POOL LEGALE delle associazioni Codici, Acu, Casa del Consumatore, Unione Nazionale Consumatori e Movimento Difesa del Cittadino, che ha avviato una class action contro Autostrade per l’Italia per il risarcimento dei danni subiti da migliaia di consumatori rimasti bloccati per lunghe ore sulle tratte A11 Firenze - Pisa e sulla A1 tra Firenze e Arezzo, durante l’ondata di maltempo che ha colpito l’Italia tra il 17 e il 18 dicembre 2010.
Dopo le numerose segnalazioni pervenute in Associazione, il Pool avvisa che i cittadini che volessero aderire alla class action contro Autostrade per l’Italia hanno a disposizione ancora 10 giorni, termine entro il quale non sarà più possibile l’adesione.
Il POOL LEGALE, con l’avvicinarsi del termine di scadenza, invita nuovamente tutti i cittadini che hanno vissuto tale disagio a manifestare la propria disponibilità a partecipare all’azione risarcitoria: aderire alla class action è semplice e gratuito. Sarà sufficiente fornire la documentazione comprovante di essersi trovato coinvolto nei noti disagi sulle tratte A11 Firenze – Pisa e sulla A1 tra Firenze e Arezzo (trasmettendo una copia del tagliando di transito in porta automatica, telepass, viacard, estratto bancomat/carta di credito, report posizioni navigatore).
L’iniziativa è rivolta a tutti i conducenti delle autovetture che hanno percorso le tratte e ai loro passeggeri interessati a tutelarsi: si potrà scrivere al seguente indirizzo e mail info@consumatori.it .
giovedì 23 giugno 2011
ASSICURAZIONI: ANCORA AUMENTI A PRESCINDERE DALLA VIRTU’
“Virtuosi o no, non fa alcuna differenza per le assicurazioni auto del nostro Paese”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), denunciando i continui aumenti delle polizze RC auto, diventate delle vere e proprie vessazioni per i consumatori.
“Il prezzo delle assicurazioni nell’ultimo anno è aumentato in qualche caso anche del 20 per cento -afferma Dona- tanto che tra polizza, bollo, manutenzione e benzina l’automobile sta tornando ad essere un lusso. E’ vero che in Italia è molto alta la percentuale di sinistri fraudolenti, ma non è giusto che a pagare siano gli automobilisti ‘diligenti’ ”.
“A fronte dell’obbligo di assicurare il proprio autoveicolo è necessaria una seria politica per contrastare gli abusi -conclude Dona. L’istituzione dell’agenzia antifrode, dunque, è diventata un’esigenza sia per tutelare le compagnie dalle truffe che per evitare alle più scorrette di rivalersi sugli assicurati”.sletter su www.consumatori.it
“Il prezzo delle assicurazioni nell’ultimo anno è aumentato in qualche caso anche del 20 per cento -afferma Dona- tanto che tra polizza, bollo, manutenzione e benzina l’automobile sta tornando ad essere un lusso. E’ vero che in Italia è molto alta la percentuale di sinistri fraudolenti, ma non è giusto che a pagare siano gli automobilisti ‘diligenti’ ”.
“A fronte dell’obbligo di assicurare il proprio autoveicolo è necessaria una seria politica per contrastare gli abusi -conclude Dona. L’istituzione dell’agenzia antifrode, dunque, è diventata un’esigenza sia per tutelare le compagnie dalle truffe che per evitare alle più scorrette di rivalersi sugli assicurati”.sletter su www.consumatori.it
mercoledì 22 giugno 2011
YOUTUBE CANCELLA I CONSUMATORI
“Nessuna considerazione da parte di YouTube per il canale di informazione dei consumatori”. E’ questa l’accusa che Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), muove al popolare sito web (famoso per la condivisione dei video degli utenti), colpevole di aver cancellato l’account istituzionale “unioneconsumatori”.
“E’ inaccettabile -secondo Dona- che YouTube, senza alcun contraddittorio, si arroghi il diritto di sospendere canali di utilità generale secondo procedure automatiche che possono essere avviate su segnalazione di terzi soggetti: proprio questo è accaduto al nostro canale ufficiale (unioneconsumatori), nel quale avevamo pubblicato, tra gli altri, alcuni video contenenti brevi estratti di trasmissioni televisive messe in onda da Mediaset – R.T.I.”.
“La cancellazione del canale di UNC viola gravemente i diritti della nostra organizzazione che ha tra i suoi fini statutari, quello di informare la cittadinanza su tematiche di pubblica utilità: non ha alcun senso -sostiene Dona- l’accusa di violazione delle norme sul diritto d’autore trattandosi di materiale diffuso per finalità di interesse generale e, ovviamente, senza scopo di lucro. Inoltre -prosegue l’avvocato- il canale conteneva anche video prodotti dalla nostra organizzazione che oggi si trova illegittimamente espropriata di un apprezzato mezzo di comunicazione con l’opinione pubblica”.
“E’ intollerabile -conclude il Segretario generale- che i proprietari dei contenuti e il gestore del social network YouTube possano agire indisturbati in nome del diritto d’autore quando, come in questo caso, nessuna lesione del copyright può essere sostenuta, trattandosi di un limitato e lecito utilizzo (fair use) di contenuti di significativa rilevanza per la collettività, (peraltro i video si riferivano ad interviste rese proprio dai nostri esperti nel corso di vari programmi)”.
L’UNC ha diffidato formalmente YouTube a ripristinare il canale e in caso del perdurante silenzio da parte del social network, annuncia che agirà in ogni opportuna sede a tutela dei propri difetti.
“E’ inaccettabile -secondo Dona- che YouTube, senza alcun contraddittorio, si arroghi il diritto di sospendere canali di utilità generale secondo procedure automatiche che possono essere avviate su segnalazione di terzi soggetti: proprio questo è accaduto al nostro canale ufficiale (unioneconsumatori), nel quale avevamo pubblicato, tra gli altri, alcuni video contenenti brevi estratti di trasmissioni televisive messe in onda da Mediaset – R.T.I.”.
“La cancellazione del canale di UNC viola gravemente i diritti della nostra organizzazione che ha tra i suoi fini statutari, quello di informare la cittadinanza su tematiche di pubblica utilità: non ha alcun senso -sostiene Dona- l’accusa di violazione delle norme sul diritto d’autore trattandosi di materiale diffuso per finalità di interesse generale e, ovviamente, senza scopo di lucro. Inoltre -prosegue l’avvocato- il canale conteneva anche video prodotti dalla nostra organizzazione che oggi si trova illegittimamente espropriata di un apprezzato mezzo di comunicazione con l’opinione pubblica”.
“E’ intollerabile -conclude il Segretario generale- che i proprietari dei contenuti e il gestore del social network YouTube possano agire indisturbati in nome del diritto d’autore quando, come in questo caso, nessuna lesione del copyright può essere sostenuta, trattandosi di un limitato e lecito utilizzo (fair use) di contenuti di significativa rilevanza per la collettività, (peraltro i video si riferivano ad interviste rese proprio dai nostri esperti nel corso di vari programmi)”.
L’UNC ha diffidato formalmente YouTube a ripristinare il canale e in caso del perdurante silenzio da parte del social network, annuncia che agirà in ogni opportuna sede a tutela dei propri difetti.
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