Da oggi c’è un nuovo strumento per aiutare l’attività della nostro Comitato, svolta esclusivamente da persone che contribuiscono volontariamente e gratuitamente con il loro tempo e la loro professionalità alla tutela ed alla difesa dei consumatori: il versamente del 5 x mille tramite il numero di codice fiscale 93030650191 (che da oggi rimarrà sempre in calce alla pagina).
Sempre grati a tutti i nostri associati per la contribuzione tramite la quota associativa, che rende possibile la vita del nostro Comitato e dei suoi servizi, mettiamo a disposizione anche questo strumento per la contribuzione di una piccola donazione per aumentare il nostro peso e la nostra capacità consulenziale.
mercoledì 8 aprile 2009
martedì 7 aprile 2009
INFLAZIONE: persiste la crescita dei prezzi al consumo degli alimentari, mentre continuano a diminuire i prezzi all'origine
Ed ecco anche l'altra campana: però cerchiamo di capire bene,prima di giurare....
I prezzi dei prodotti alimentari, registrano un incremento ancora elevato, con una crescita del 3 % in un anno (marzo 2009 su marzo 2008); più del doppio rispetto all’indice generale dei prezzi al consumo (+1,2%). E’ quanto evidenzia la Libera, commentando i dati sull’inflazione diffusi in questi giorni dall’Istat.
In controtendenza, prosegue il calo all’origine dei prezzi dei prodotti agricoli. Dopo la flessione del 10,9% di febbraio, rispetto al corrispondente mese del 2008, il mercato continua a presentare per molti prodotti segni di cedimento, anche di notevole entità.
Tra i prodotti più sensibili, nella settimana dal 23 al 29 marzo la Libera segnala le quotazioni del grano duro, che hanno registrato una flessione del 59% sul corrispondente periodo del 2008; per il frumento tenero si è raggiunto un calo del 47%.
Nel settore lattiero – caseario, con riferimento allo stesso periodo 2009 su 2008, si ha una diminuzione del 20%, circa, per le quotazioni del burro e della crema di latte. In flessione intorno al 4-5% anche i prezzi di molti formaggi (fontina, gorgonzola, grana padano, italico, mozzarella, parmigiano reggiano, pecorino).
Nel settore degli allevamenti e carni diminuiscono di circa il 6% le quotazioni dei bovini da ristallo e di oltre il 13% quelle dei suini da macello.
“Mentre perdura la forte pressione sui margini dei produttori agricoli - rimarca la Libera - è necessario assicurare alle imprese un reddito stabile, attraverso prezzi che coprano i costi di produzione e assicurino un'equa remunerazione del lavoro. Ciò anche al fine di garantire la sicurezza dell'approvvigionamento ed il livello della qualità degli alimenti”.
INFLAZIONE: PERSISTE LA CRESCITA DEI PREZZI AL CONSUMO PER GLI ALIMENTARI, MENTRE CONTINUANO A DIMINUIRE I PREZZI ALL’ORIGINE
I prezzi dei prodotti alimentari, registrano un incremento ancora elevato, con una crescita del 3 % in un anno (marzo 2009 su marzo 2008); più del doppio rispetto all’indice generale dei prezzi al consumo (+1,2%). E’ quanto evidenzia la Libera, commentando i dati sull’inflazione diffusi in questi giorni dall’Istat.
In controtendenza, prosegue il calo all’origine dei prezzi dei prodotti agricoli. Dopo la flessione del 10,9% di febbraio, rispetto al corrispondente mese del 2008, il mercato continua a presentare per molti prodotti segni di cedimento, anche di notevole entità.
Tra i prodotti più sensibili, nella settimana dal 23 al 29 marzo la Libera segnala le quotazioni del grano duro, che hanno registrato una flessione del 59% sul corrispondente periodo del 2008; per il frumento tenero si è raggiunto un calo del 47%.
Nel settore lattiero – caseario, con riferimento allo stesso periodo 2009 su 2008, si ha una diminuzione del 20%, circa, per le quotazioni del burro e della crema di latte. In flessione intorno al 4-5% anche i prezzi di molti formaggi (fontina, gorgonzola, grana padano, italico, mozzarella, parmigiano reggiano, pecorino).
Nel settore degli allevamenti e carni diminuiscono di circa il 6% le quotazioni dei bovini da ristallo e di oltre il 13% quelle dei suini da macello.
“Mentre perdura la forte pressione sui margini dei produttori agricoli - rimarca la Libera - è necessario assicurare alle imprese un reddito stabile, attraverso prezzi che coprano i costi di produzione e assicurino un'equa remunerazione del lavoro. Ciò anche al fine di garantire la sicurezza dell'approvvigionamento ed il livello della qualità degli alimenti”.
I prezzi dei prodotti alimentari, registrano un incremento ancora elevato, con una crescita del 3 % in un anno (marzo 2009 su marzo 2008); più del doppio rispetto all’indice generale dei prezzi al consumo (+1,2%). E’ quanto evidenzia la Libera, commentando i dati sull’inflazione diffusi in questi giorni dall’Istat.
In controtendenza, prosegue il calo all’origine dei prezzi dei prodotti agricoli. Dopo la flessione del 10,9% di febbraio, rispetto al corrispondente mese del 2008, il mercato continua a presentare per molti prodotti segni di cedimento, anche di notevole entità.
Tra i prodotti più sensibili, nella settimana dal 23 al 29 marzo la Libera segnala le quotazioni del grano duro, che hanno registrato una flessione del 59% sul corrispondente periodo del 2008; per il frumento tenero si è raggiunto un calo del 47%.
Nel settore lattiero – caseario, con riferimento allo stesso periodo 2009 su 2008, si ha una diminuzione del 20%, circa, per le quotazioni del burro e della crema di latte. In flessione intorno al 4-5% anche i prezzi di molti formaggi (fontina, gorgonzola, grana padano, italico, mozzarella, parmigiano reggiano, pecorino).
Nel settore degli allevamenti e carni diminuiscono di circa il 6% le quotazioni dei bovini da ristallo e di oltre il 13% quelle dei suini da macello.
“Mentre perdura la forte pressione sui margini dei produttori agricoli - rimarca la Libera - è necessario assicurare alle imprese un reddito stabile, attraverso prezzi che coprano i costi di produzione e assicurino un'equa remunerazione del lavoro. Ciò anche al fine di garantire la sicurezza dell'approvvigionamento ed il livello della qualità degli alimenti”.
INFLAZIONE: PERSISTE LA CRESCITA DEI PREZZI AL CONSUMO PER GLI ALIMENTARI, MENTRE CONTINUANO A DIMINUIRE I PREZZI ALL’ORIGINE
I prezzi dei prodotti alimentari, registrano un incremento ancora elevato, con una crescita del 3 % in un anno (marzo 2009 su marzo 2008); più del doppio rispetto all’indice generale dei prezzi al consumo (+1,2%). E’ quanto evidenzia la Libera, commentando i dati sull’inflazione diffusi in questi giorni dall’Istat.
In controtendenza, prosegue il calo all’origine dei prezzi dei prodotti agricoli. Dopo la flessione del 10,9% di febbraio, rispetto al corrispondente mese del 2008, il mercato continua a presentare per molti prodotti segni di cedimento, anche di notevole entità.
Tra i prodotti più sensibili, nella settimana dal 23 al 29 marzo la Libera segnala le quotazioni del grano duro, che hanno registrato una flessione del 59% sul corrispondente periodo del 2008; per il frumento tenero si è raggiunto un calo del 47%.
Nel settore lattiero – caseario, con riferimento allo stesso periodo 2009 su 2008, si ha una diminuzione del 20%, circa, per le quotazioni del burro e della crema di latte. In flessione intorno al 4-5% anche i prezzi di molti formaggi (fontina, gorgonzola, grana padano, italico, mozzarella, parmigiano reggiano, pecorino).
Nel settore degli allevamenti e carni diminuiscono di circa il 6% le quotazioni dei bovini da ristallo e di oltre il 13% quelle dei suini da macello.
“Mentre perdura la forte pressione sui margini dei produttori agricoli - rimarca la Libera - è necessario assicurare alle imprese un reddito stabile, attraverso prezzi che coprano i costi di produzione e assicurino un'equa remunerazione del lavoro. Ciò anche al fine di garantire la sicurezza dell'approvvigionamento ed il livello della qualità degli alimenti”.
TLC: basta promesse di Pulcinella!
E poi non si dica che non l'avevamo detto!...Non perdete l'occasione!...
“Quanto è veloce la connessione Internet di Wind-Infostrada?” E’ quanto si domanda l’Unione Nazionale Consumatori che negli ultimi tempi ha ricevuto numerose segnalazioni da parte di utenti che si lamentano del servizio.
“Dal gennaio 2008 -si legge nella nota dell’Associazione- i vecchi abbonati Wind hanno visto modificarsi il proprio contratto ‘Libero Tutto incluso’ con la promessa di navigare più velocemente in Internet, passando, nel dettaglio, da 4 ad 8 mega. Il tutto per ‘adeguamenti tecnologici’ della banda di connessione finalizzati ad ottenere un miglioramento delle prestazioni ADSL per gli utenti”.
“Peccato -prosegue l’Unione Consumatori- che solo i nuovi clienti hanno potuto usufruire subito degli 8 mega di velocità, mentre i clienti più ‘vecchi’ sono ancora in attesa. Inutili i reclami al call center anche perché risulta impossibile la segnalazione del problema on line al sito della Wind”.
“Da parte nostra -conclude l’Unione Consumatori- grazie alle segnalazioni dei nostri associati abbiamo chiesto chiarimenti formali alla compagnia telefonica. Restiamo dunque in attesa di risposta”.
“Quanto è veloce la connessione Internet di Wind-Infostrada?” E’ quanto si domanda l’Unione Nazionale Consumatori che negli ultimi tempi ha ricevuto numerose segnalazioni da parte di utenti che si lamentano del servizio.
“Dal gennaio 2008 -si legge nella nota dell’Associazione- i vecchi abbonati Wind hanno visto modificarsi il proprio contratto ‘Libero Tutto incluso’ con la promessa di navigare più velocemente in Internet, passando, nel dettaglio, da 4 ad 8 mega. Il tutto per ‘adeguamenti tecnologici’ della banda di connessione finalizzati ad ottenere un miglioramento delle prestazioni ADSL per gli utenti”.
“Peccato -prosegue l’Unione Consumatori- che solo i nuovi clienti hanno potuto usufruire subito degli 8 mega di velocità, mentre i clienti più ‘vecchi’ sono ancora in attesa. Inutili i reclami al call center anche perché risulta impossibile la segnalazione del problema on line al sito della Wind”.
“Da parte nostra -conclude l’Unione Consumatori- grazie alle segnalazioni dei nostri associati abbiamo chiesto chiarimenti formali alla compagnia telefonica. Restiamo dunque in attesa di risposta”.
lunedì 6 aprile 2009
TLC: una buona partenza per l’organo di vigilanza Telecom
Ecco la bella sorpresa dell'Uovo Pasquale telefonico
“L’organo di vigilanza istituito da Telecom Italia e costituito da cinque componenti (3 designati dall’AGCOM e 2 dall’azienda) potrà svolgere i suoi compiti con la dovuta autorevolezza”. E’ quanto dichiara l’Unione Nazionale Consumatori, auspicando che il nuovo board che sarà operativo da domani vigili correttamente sugli impegni assunti da Telecom Italia in relazione alla legge 248/06, il cosiddetto pacchetto Bersani
“Si tratta di personalità di grande esperienza e di notevole competenza – osserva l’Unione Consumatori – tra cui il presidente Giulio Napolitano, ordinario di istituzioni di diritto pubblico, e Francesco Chirichigno, già amministratore delegato di Telecom Italia. Soddisfacente anche la scelta come segretario generale del board di Fabrizio Dalle Nogare, che ha già svolto positivamente l’incarico di responsabile Telecom Italia per i rapporti con le associazioni dei consumatori”.
“L’organo di vigilanza istituito da Telecom Italia e costituito da cinque componenti (3 designati dall’AGCOM e 2 dall’azienda) potrà svolgere i suoi compiti con la dovuta autorevolezza”. E’ quanto dichiara l’Unione Nazionale Consumatori, auspicando che il nuovo board che sarà operativo da domani vigili correttamente sugli impegni assunti da Telecom Italia in relazione alla legge 248/06, il cosiddetto pacchetto Bersani
“Si tratta di personalità di grande esperienza e di notevole competenza – osserva l’Unione Consumatori – tra cui il presidente Giulio Napolitano, ordinario di istituzioni di diritto pubblico, e Francesco Chirichigno, già amministratore delegato di Telecom Italia. Soddisfacente anche la scelta come segretario generale del board di Fabrizio Dalle Nogare, che ha già svolto positivamente l’incarico di responsabile Telecom Italia per i rapporti con le associazioni dei consumatori”.
venerdì 3 aprile 2009
Energia: positivo il gemellaggio Italia-Ucraina per la regolazione elettrica
Meglio tardi che mai....
“L’ Autorità italiana per l’energia elettrica e il gas, presieduta da Alessandro Ortis, ha ottenuto un importante risultato per la regolazione del settore energetico, che sarà fondamentale per lo sviluppo e il consolidamento degli scambi tra i vari mercati europei”.
È quanto dichiara Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, esprimendo vivo apprezzamento per l’attività svolta dalla nostra Autorità, su incarico della Commissione europea, per favorire l’armonizzazione regolatoria tra il sistema elettrico ucraino e quello europeo.
“Auspichiamo vivamente - conclude Dona - che anche il progetto di gemellaggio tra il regolatore ucraino e l’autorità per l’energia italiana previsto per il settore del gas dia lo stesso risultato poiché buona parte del metano necessario all’ Italia passa attraverso l’Ucraina”.
“L’ Autorità italiana per l’energia elettrica e il gas, presieduta da Alessandro Ortis, ha ottenuto un importante risultato per la regolazione del settore energetico, che sarà fondamentale per lo sviluppo e il consolidamento degli scambi tra i vari mercati europei”.
È quanto dichiara Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, esprimendo vivo apprezzamento per l’attività svolta dalla nostra Autorità, su incarico della Commissione europea, per favorire l’armonizzazione regolatoria tra il sistema elettrico ucraino e quello europeo.
“Auspichiamo vivamente - conclude Dona - che anche il progetto di gemellaggio tra il regolatore ucraino e l’autorità per l’energia italiana previsto per il settore del gas dia lo stesso risultato poiché buona parte del metano necessario all’ Italia passa attraverso l’Ucraina”.
giovedì 2 aprile 2009
Vacanza rovinata? Si può chiedere il danno morale
Ripubblichiamo quanto ricevuto quest'estate scorsa dalla ns/ sede nazionale in merito ad un argomento che è sempre d'attualità e lo è più che mai in vista delle eventuali vacanze della prossima Pasqua.
Estate, tempo di viaggi, programmati o last minute, ma a volte accade che la vacanza non si riveli come quella desiderata. Cosa fare dunque quando ci troviamo di fronte a disservizi ed inefficienze? “I nostri esperti in materia turistica – spiega Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori - hanno stilato una serie di regole e consigli, consultabili on line al nostro sito www.consumatori.it, per illustrare ai consumatori come e quando essere risarciti”.
“Quanti ad esempio sanno che è ormai riconosciuto dalla giurisprudenza il danno morale da “vacanza rovinata”, che consiste nel minor godimento della vacanza a causa dei disagi sopportati dal consumatore in conseguenza di inadempienze di tour operator, agenzie, albergatori? Avere diritto ad un indennizzo per un disagio sofferto è un pieno diritto del consumatore”. Ma come fare? “Prima di tutto - spiega Dona - bisogna contestare sul posto ogni mancanza, in modo da consentire all'organizzatore di porvi tempestivo rimedio e, se questo non avviene, richiedere il risarcimento del danno per tutte le difformità. Se il tour operator rifiuta di risarcire il danno conviene fare ricorso al giudice, che riconoscerà anche il rimborso delle spese legali”.
Estate, tempo di viaggi, programmati o last minute, ma a volte accade che la vacanza non si riveli come quella desiderata. Cosa fare dunque quando ci troviamo di fronte a disservizi ed inefficienze? “I nostri esperti in materia turistica – spiega Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori - hanno stilato una serie di regole e consigli, consultabili on line al nostro sito www.consumatori.it, per illustrare ai consumatori come e quando essere risarciti”.
“Quanti ad esempio sanno che è ormai riconosciuto dalla giurisprudenza il danno morale da “vacanza rovinata”, che consiste nel minor godimento della vacanza a causa dei disagi sopportati dal consumatore in conseguenza di inadempienze di tour operator, agenzie, albergatori? Avere diritto ad un indennizzo per un disagio sofferto è un pieno diritto del consumatore”. Ma come fare? “Prima di tutto - spiega Dona - bisogna contestare sul posto ogni mancanza, in modo da consentire all'organizzatore di porvi tempestivo rimedio e, se questo non avviene, richiedere il risarcimento del danno per tutte le difformità. Se il tour operator rifiuta di risarcire il danno conviene fare ricorso al giudice, che riconoscerà anche il rimborso delle spese legali”.
mercoledì 1 aprile 2009
Raccolte 50 milioni di sottoscrizioni per una class-action contro il Governo
Pesce d'aprile? Magari fosse vero!!!
“Scajola & C. chiamati a rispondere per concorso nella scorrettezza del mercato. Richiesto un risarcimento di un miliardo di euro! Sarebbe un bel titolo, ma purtroppo è solo un pesce d’aprile”, dice Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Sarebbe bello se fosse possibile mobilitare tutti i cittadini italiani –prosegue Dona- per ottenere un risarcimento per il ritardo nell’entrata in vigore della class-action, rinviata già per tre volte, mentre il mercato resta infestato di pratiche commerciali scorrette, come dimostra la sconcertante continuità con la quale le più grandi imprese operanti nel nostro mercato sono condannate dall’Autorità Antitrust”.
“L’attività di Antonio Catricalà è meritoria –continua Dona- ma, purtroppo le sentenze dell’Antitrust non possono assicurare ai cittadini il rimborso delle somme rapinate dalle aziende con le pratiche commerciali scorrette”.
“Se il ministro Claudio Scajola crede che con il passare del tempo i consumatori si dimenticheranno della class-action si sbaglia di grosso. Sono le quotidiane offese alla lealtà del mercato –conclude Dona- a ricordarci che in questo campo non si può proprio accettare di scherzarci su!”.
“Scajola & C. chiamati a rispondere per concorso nella scorrettezza del mercato. Richiesto un risarcimento di un miliardo di euro! Sarebbe un bel titolo, ma purtroppo è solo un pesce d’aprile”, dice Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Sarebbe bello se fosse possibile mobilitare tutti i cittadini italiani –prosegue Dona- per ottenere un risarcimento per il ritardo nell’entrata in vigore della class-action, rinviata già per tre volte, mentre il mercato resta infestato di pratiche commerciali scorrette, come dimostra la sconcertante continuità con la quale le più grandi imprese operanti nel nostro mercato sono condannate dall’Autorità Antitrust”.
“L’attività di Antonio Catricalà è meritoria –continua Dona- ma, purtroppo le sentenze dell’Antitrust non possono assicurare ai cittadini il rimborso delle somme rapinate dalle aziende con le pratiche commerciali scorrette”.
“Se il ministro Claudio Scajola crede che con il passare del tempo i consumatori si dimenticheranno della class-action si sbaglia di grosso. Sono le quotidiane offese alla lealtà del mercato –conclude Dona- a ricordarci che in questo campo non si può proprio accettare di scherzarci su!”.
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