domenica 15 aprile 2012

Ancora fatture shock per traffico dati mobile

Tra il mese marzo e questo inizio di Aprile sono state centinaia le segnalazioni e le richieste di assistenza di Cremonesi, ma anche di moltissime Aziende del territorio, pervenute all’Unione Consumatori, a causa dell’arrivo di fatture che hanno toccato cifre da migliaia di euro grazie ad una sola voce: traffico dati. Già da tempo il problema è noto: i nuovi cellulari che hanno conquistato il mercato ed i tablet, veri e propri status symbol del momento, sono creati per essere sempre collegati ad internet ed anche quando l’utilizzatore non naviga si aggiornano continuamente. La questione è che queste connessioni, in assenza di una scelta commerciale ben precisa, sono tariffate a consumo secondo il listino base che è un vero e proprio colpo basso. Alla base di questi problema vi è la scarsa chiarezza di operatori telefonici e rivenditori di smartphone e tablet unita alla mancanza di conoscenza della tecnologia in uso da parte del consumatore.
Così nascono questi addebiti shock, che in questi mesi sono proliferati, e per i quali sia l’Unione Europea che l’Italia hanno emesso provvedimenti per provare a porre dei limiti ben precisi, limiti che in questo bimestre gli operatori di telefonia hanno deciso di dimenticare.
La legislazione per fortuna è molto chiara, con la roaming regulation emanata dall’Europa nel 2009 e la delibera del 2010 dell’Autorità Garante per le Telecomunicazioni si fissano i paletti veri: “il limite massimo di consumo per traffico dati nazionale pari a 50 euro per mese per utenze private e pari a 150 Euro per utenze affari oltre ad un limite di 50 euro per il traffico dati nei Paesi esteri diversi da quelli dell’Unione europea”.
Ai consumatori colpiti non resta che far immediatamente reclamo, preferibilmente prima della scadenza della fattura, con il quale aprire un percorso che può arrivare sino all’Autorità Garante che, fino ad oggi, ha sempre sostenuto i reclami degli utenti imponendo lo storno degli addebiti agli operatori.
Presso il Comitato Provinciale di Cremona dell’Unione Nazionale Consumatori, in p.zza San Michele 2 a Cremona (tel 037228370), tutti i venerdì dalle 17 alle 19 è presente il consulente per la contestazione immediata, nonché per aprire la domanda di conciliazione obbligatoria per legge o la successiva richiesta di interevento dell’Autorità Garante.

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