mercoledì 11 febbraio 2009

Il ritorno del telemarketing selvaggio

Dopo i ripetuti interventi del Garante della Privacy, che comunque non erano riuscirti totalmente ad arginare il fenomeno, sembrava che lentamente fossero in calo le chiamate moleste di venditori telefonici di tariffe, servizi internet, vino, olio, calendari della polizia, cialde per il caffè e molto altro. Bene, il nostro Parlamento sta in questi giorni abbatendo le difese che, con estrema lentezza e difficoltà, si era riusciti ad elevare. Infatti, all'interno del cosiddetto Decreto Milleproroghe la cui conversione è in discussione proprio ora, si insinua un emendamento che potrebbe garantire la strada spianata al telemarketing, almeno fino alla fine del 2009.

L'emendamento infatti, proposto dai senatori Fleres (PdL), Alicata (PdL) e Legnini (PD), e approvato in commissione Affari costituzionali del Senato, potrebbe sdoganare pratiche contro cui il Garante della Privacy combatte da tempo. "I dati personali presenti nelle banche dati costituite sulla base di elenchi telefonici pubblici formati prima del 1º agosto 2005 - così recita il testo dell'emendamento - sono lecitamente utilizzabili per fini promozionali sino al 31 dicembre 2009".

Poco importa che i numeri telefonici raccolti prima dell'agosto 2005 siano stati ricavati e trattati senza aver informato i cittadini, poco importa che i cittadini non abbiano garantito il proprio consenso al trattamento dei dati: se l'emendamento dovesse passare l'esame del legislatore, i contatti dei cittadini rastrellati prima dell'agosto 2005 sfuggiranno alle disposizioni previste dagli articoli 13 e 23 del codice della privacy.
L'unica condizione imposta dall'emendamento è la data dell'aggregazione delle informazioni, oltre a quella della composizione degli elenchi telefonici a cui queste informazioni sono state attinte: gli operatori del telemarketing potranno consultare e mettere a frutto solo le banche dati che loro stessi abbiano costituito prima del primo di agosto del 2005.

Poco importa, altresì, che il Garante per la protezione dei dati personali abbia più volte tentato di porre fine a comportamenti lesivi della privacy del cittadino mediati dallo spam telefonico. Il Garante, nel settembre e nel dicembre scorsi, ha vietato di proseguire nel trattamento dei dati a una manciata di società specializzate nella creazione e nella vendita di banche dati e a loro clienti, nello specifico aziende impegnate nel business del telemarketing. Nel mirino dell'autorità, anche i dati racimolati attingendo agli elenchi telefonici pubblicati prima dell'agosto 2005: prima di quella data non era previsto che il cittadino si esprimesse accordando o negando il consenso riguardo al trattamento dei dati relativi alla propria utenza telefonica: l'utilizzo di questi dati a fini di telemarketing è considerato illecito, ammesso che il titolare del trattamento non abbia provveduto a ottenere il consenso informato da parte dei cittadini inclusi nel database.

Il garante aveva minacciato sanzioni penali nei confronti di coloro che non ottemperassero, ponendo fine allo sfruttamento dei dati: la conversione in legge del decreto milleproroghe, commenta l'avvocato Guido Scorza, potrebbe scavalcare le disposizioni dell'Authority e regolarizzare la posizione di coloro che abbiano raccolto e organizzato i dati prima dell'agosto 2005, pur senza informare il cittadino e chiedere il consenso al trattamento. Potrebbe rendere legale fino a dicembre 2009 ciò che sarà illegale fino all'entrata in vigore della legge. Mentre le telefonate indesiderate, segnalano i consumatori, già iniziano ad infittirsi.

Fonte: puntinformatico.it

1 commento:

francesco ha detto...

Una volta rientrati a casa (dopo un'estenuante giornata lavorativa) tutti noi vorremmo goderci il tanto atteso e meritato relax...ed invece, mentre ci stiamo accingendo a preparare la cena e a trascorrere la serata con la propria famiglia o meglio ancora con la propria dolce metà, ecco che inizia a suonare il telefono!
Chi potrebbe mai essere che rompe a quest'ora?! (in realtà la risposta già la conosciamo!)
E' sempre ed inevitabilmente qualcuno che vuole rifilarti un corso di lingue, un inutile set di pentole, un improponibile tariffa telefonica e chi più ne ha, più ne metta...
Ovviamente la risposta e la reazione è sempre la medesima...si fa finta di non essere per nulla disturbati dalla chiamata e si declina l'offerta nel modo più gentile e falso possibile... Quindi mi chiedo perché si deve sottostare a questo "abuso"?! Io penso che sia assolutamente intollerabile...non può esistere una cosa del genere!! Quello che chiedo è una sola cosa...PRIVACY e rispetto! Così a breve ci costringeranno ad eliminare il nostro recapito dall'elenco telefonico...penso sia questa l'unica soluzione per non ricevere telefonate indesiderate!
Sono felice di poter constatare che anche alcune associazioni di tutela dei consumatoti si espongano a nostro favore! Almeno sappiamo di poter contare su qualcuno che può realmente fare qualcosa.
Per far fronte a problemi di questo tipo vi consiglio di visitare: http://www.carlorienzi.it/?p=53