“L’intervento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sugli indiscriminati aumenti dei premi assicurativi evidenzia, qualora ce ne fosse ancora bisogno, quanto sia necessaria una seria politica di contrasto agli abusi e di contenimento dei costi”. E’ questo il commento di Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), rispetto ai dati presentati dal Garante Antonio Catricalà in audizione alla Commissione Industria del Senato.
“L’introduzione dell’indennizzo diretto non è una panacea -afferma Dona- come dimostra il continuo lievitare delle polizze mentre cresce il divario tra Sud e Nord del Paese; a pagare sono sempre i consumatori -continua il Segretario generale- senza alcuna differenza se si tratta di automobilisti ‘diligenti’ o meno”.
“In un momento in cui le tasche degli italiani sono già provate dagli ultimi aumenti e dalla crisi galoppante -secondo l’avvocato Dona- è necessario un deciso intervento del Governo: da una parte auspichiamo che la denuncia dell’Antitrust serva ad incentivare la trasparenza e la libera concorrenza tra le varie compagnie, dall’altra ci aspettiamo un segnale forte nel contrasto alle frodi affinché si istituisca in tempi brevi un’agenzia per tutelare le compagnie dalle truffe e per evitare alle più scorrette di rivalersi sugli assicurati”.
giovedì 27 ottobre 2011
mercoledì 26 ottobre 2011
Aiazzone, una trattativa difficile
Sono circa 3000 i consumatori coinvolti nel fallimento di Aiazzone tra chi non ha ricevuto alcun mobile e chi ne ha ricevuti solo una parte. La società Fiditalia rimborserà chi non ha ricevuto nulla e agli altri propone una riduzione forfettaria del 10% del finanziamento. Naturalmente si invitano i consumatori a non accettare quest'offerta se il danno da loro subito è maggiore del 10%.
Aiazzone, pur sapendo di essere sull'orlo della bancarotta, ha perseverato ad ad ingannare i consumatori vendendo loro prodotti che non avrebbero mai ricevuto. Dicevamo che ad oggi risultano circa 3000 consumatori coinvolti nel fallimento di Panmedia, la società torinese proprietaria del marchio Aiazzone; tra questi c'è chi non ha ricevuto alcun mobile e chi, invece, ne ha ricevuti soltanto alcuni. C'è chi ha acceso un finanziamento e chi ha pagato in contanti, direttamente al venditore, una caparra del valore di 200 euro o anche di 1000. Questi casi riceveranno un trattamento differente.
Dall'incontro che si è svolto due giorni fa tra le Associazioni dei consumatori e Fiditalia, la società di credito al consumo con cui la maggior parte dei clienti ha acceso un finanziamento, è emerso che circa 2000 delle 3000 vittime avranno diritto al risarcimento delle rate pagate, poiché non hanno ricevuto alcun mobile. Negli altri casi le consegne sono state parziali e per 541 consumatori non ci sono i presupposti per la restituzione delle rate né quelli per una rinegoziazione del finanziamento.
Rimangono 500 persone che dovrebbero restare scoperte forse perché non hanno ancora mandato nessuna lettera di reclamo o perché non riescono a dimostrare il danno subito. Ma si ricorda che l'onere della prova non grava sui consumatori, sarà pertanto Panmedia che tramite le bolle di consegna, ha la documentazione necessaria per valutare le singole posizioni. Per i casi di consegne parziali, dicevamo, Fiditalia ha proposto un'alternativa: l'abbattimento del 10% dell'importo totale del finanziamento. Ma questo non può essere valido per tutti i casi; cioè se un consumatore ha subito un danno maggiore del 10% è giusto che gli venga rimborsato il reale valore di tutti i mobili non consegnati. Si invita, chi si trovasse in tale situazione, a rivolgersi ai legali dell'Associazione.
Aiazzone, pur sapendo di essere sull'orlo della bancarotta, ha perseverato ad ad ingannare i consumatori vendendo loro prodotti che non avrebbero mai ricevuto. Dicevamo che ad oggi risultano circa 3000 consumatori coinvolti nel fallimento di Panmedia, la società torinese proprietaria del marchio Aiazzone; tra questi c'è chi non ha ricevuto alcun mobile e chi, invece, ne ha ricevuti soltanto alcuni. C'è chi ha acceso un finanziamento e chi ha pagato in contanti, direttamente al venditore, una caparra del valore di 200 euro o anche di 1000. Questi casi riceveranno un trattamento differente.
Dall'incontro che si è svolto due giorni fa tra le Associazioni dei consumatori e Fiditalia, la società di credito al consumo con cui la maggior parte dei clienti ha acceso un finanziamento, è emerso che circa 2000 delle 3000 vittime avranno diritto al risarcimento delle rate pagate, poiché non hanno ricevuto alcun mobile. Negli altri casi le consegne sono state parziali e per 541 consumatori non ci sono i presupposti per la restituzione delle rate né quelli per una rinegoziazione del finanziamento.
Rimangono 500 persone che dovrebbero restare scoperte forse perché non hanno ancora mandato nessuna lettera di reclamo o perché non riescono a dimostrare il danno subito. Ma si ricorda che l'onere della prova non grava sui consumatori, sarà pertanto Panmedia che tramite le bolle di consegna, ha la documentazione necessaria per valutare le singole posizioni. Per i casi di consegne parziali, dicevamo, Fiditalia ha proposto un'alternativa: l'abbattimento del 10% dell'importo totale del finanziamento. Ma questo non può essere valido per tutti i casi; cioè se un consumatore ha subito un danno maggiore del 10% è giusto che gli venga rimborsato il reale valore di tutti i mobili non consegnati. Si invita, chi si trovasse in tale situazione, a rivolgersi ai legali dell'Associazione.
sabato 22 ottobre 2011
Tlc: Codacons chiede incontro Agcom su tariffe terminazione
Il Codacons chiede all'Agcom un confronto sul tema delle tariffe di terminazione, ossia sui prezzi che gli operatori di tlc pagano ai competitor per le telefonate effettuate dai propri clienti verso i rispettivi numeri mobili.
"Negli ultimi quattro anni l'Agcom ha ridotto questi costi di circa del 50%, ma i consumatori non hanno assistito ad una uguale riduzione dei prezzi che le societa' di telefonia fissa richiedono per effettuare chiamate verso i cellulari -spiega il Codacons- L'Autorita' e' ora chiamata ad intervenire nuovamente sulle tariffe ma, se l'esperienza insegna qualcosa, una ulteriore e repentina riduzione delle tariffe, contrariamente alle leggi della concorrenza, potrebbe avvantaggiare alcuni operatori a danno di altri, senza nessun vantaggio per gli utenti. Il Codacons non vuole che il benessere del consumatore sia chiamato in causa a sproposito e chiede all'Autorita', prima di adottare i provvedimenti, di convocare le Associazioni dei consumatori ed i gestori di telefonia per verificare che la disciplina del mercato dei prezzi non diventi un modo per far migliorare i conti economici di pochi operatori senza nessun vantaggio per i clienti".
Fonte: borsaitaliana.it
"Negli ultimi quattro anni l'Agcom ha ridotto questi costi di circa del 50%, ma i consumatori non hanno assistito ad una uguale riduzione dei prezzi che le societa' di telefonia fissa richiedono per effettuare chiamate verso i cellulari -spiega il Codacons- L'Autorita' e' ora chiamata ad intervenire nuovamente sulle tariffe ma, se l'esperienza insegna qualcosa, una ulteriore e repentina riduzione delle tariffe, contrariamente alle leggi della concorrenza, potrebbe avvantaggiare alcuni operatori a danno di altri, senza nessun vantaggio per gli utenti. Il Codacons non vuole che il benessere del consumatore sia chiamato in causa a sproposito e chiede all'Autorita', prima di adottare i provvedimenti, di convocare le Associazioni dei consumatori ed i gestori di telefonia per verificare che la disciplina del mercato dei prezzi non diventi un modo per far migliorare i conti economici di pochi operatori senza nessun vantaggio per i clienti".
Fonte: borsaitaliana.it
mercoledì 19 ottobre 2011
Benzina: sciopero, pronte denunce
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Anche a Cremona verranno monitorati monitorati i prezzi alla pompa ed in caso di rincari verrà seguita la direttiva nazionale dell'associazione. Invitiamo sin da ora i cittadini cremonesi ad effettuare segnalazioni di anomalie.
21 ottobre: sciopero dipendenti Trenitalia dalle 9 alle 17
Disagi in vista per chi viaggia in treno per venerdì 21 ottobre. I sindacati Ugl, Fit, Cisl, Uil, Filt, Uil trasporti e Fast Ferrovie hanno indetto uno sciopero di 8 ore, dalle 9 alle ore 17, dei dipendenti di Trenitalia. Lo sciopero è stato indetto per protestare contro le scelte aziendali in materia del gestione del personale e riguarderà non solo i macchinisti ma, anche il personale addetto alla pulizia, alla ristorazione e all'accompagnamento notte.
Saranno comunque garantiti i servizi minimi di trasporto previsti in caso di sciopero. Nel trasporto locale la circolazione dei treni sarà garantita dalle ore 06:00 alle ore 09:00 e dalle ore 18:00 alle ore 21:00.
Saranno comunque garantiti i servizi minimi di trasporto previsti in caso di sciopero. Nel trasporto locale la circolazione dei treni sarà garantita dalle ore 06:00 alle ore 09:00 e dalle ore 18:00 alle ore 21:00.
lunedì 17 ottobre 2011
Fastweb: multa Antitrust 200.000 euro per pratica scorretta
L'Autorita' Antitrust ha comminato una sanzione amministrativa pecuniaria di 200 mila euro nei confronti di Fastweb per violazione del Codice del Consumo.
Secondo quanto si legge sul Bollettino settimanale dell'Antitrust, il comportamento posto in essere da Fastweb, consistente nella frapposizione di ostacoli all'esercizio di diritti contrattuali, quali il diritto di risolvere il contratto o di interrompere l'erogazione di un servizio, costituisce una pratica commerciale scorretta. In altre parole, Fastweb non avrebbe dato seguito alle richieste di disattivazione di singoli servizi, quali la tv, il servizio Adsl, il servizio di telefonia mobile e internet in mobilita', continuando a emettere le relative fatture ed effettuando attivita' di recupero crediti, nonostante la volonta' manifestata dai consumatori per iscritto e telefonicamente.
Secondo quanto si legge sul Bollettino settimanale dell'Antitrust, il comportamento posto in essere da Fastweb, consistente nella frapposizione di ostacoli all'esercizio di diritti contrattuali, quali il diritto di risolvere il contratto o di interrompere l'erogazione di un servizio, costituisce una pratica commerciale scorretta. In altre parole, Fastweb non avrebbe dato seguito alle richieste di disattivazione di singoli servizi, quali la tv, il servizio Adsl, il servizio di telefonia mobile e internet in mobilita', continuando a emettere le relative fatture ed effettuando attivita' di recupero crediti, nonostante la volonta' manifestata dai consumatori per iscritto e telefonicamente.
giovedì 13 ottobre 2011
AUTOSTRADE: E’ PARTITA LA CLASS-ACTION
Il pool legale delle Associazioni Codici, Centro per i diritti del cittadino, la nostra Unione Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino e Associazione per la Difesa dei Consumatori e Utenti, cita in giudizio Autostrade per l’Italia S.p.A in relazione ai fatti accaduti il 17 e il 18 dicembre 2010 nei tratti autostradali toscani della A1 tra Firenze ed Arezzo e della A1 tra Firenze e Pisa, che venivano interessati da una paralisi del traffico a causa del maltempo.
Il pool legale delle Associazioni aveva da subito annunciato una class-action contro Autostrade per l’Italia S.p.A. per l'inadeguata prevenzione, assenza di informazione e di gestione di un fenomeno, tra l’altro annunciato dai bollettini redatti dal Dipartimento della Protezione Civile. Sono già molte le segnalazioni che hanno portato le Associazioni del pool ad agire contro Autostrade per l’Italia S.p.A. Tuttavia, i cittadini che volessero ancora aderire alla class-action possono farlo, scrivendo al seguente indirizzo e-mail: consumatoricremona@gmail.com indicando nell’oggetto “AUTOSTRADE PER L’ITALIA”.
Il pool legale delle Associazioni aveva da subito annunciato una class-action contro Autostrade per l’Italia S.p.A. per l'inadeguata prevenzione, assenza di informazione e di gestione di un fenomeno, tra l’altro annunciato dai bollettini redatti dal Dipartimento della Protezione Civile. Sono già molte le segnalazioni che hanno portato le Associazioni del pool ad agire contro Autostrade per l’Italia S.p.A. Tuttavia, i cittadini che volessero ancora aderire alla class-action possono farlo, scrivendo al seguente indirizzo e-mail: consumatoricremona@gmail.com indicando nell’oggetto “AUTOSTRADE PER L’ITALIA”.
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