mercoledì 26 ottobre 2011

Aiazzone, una trattativa difficile

Sono circa 3000 i consumatori coinvolti nel fallimento di Aiazzone tra chi non ha ricevuto alcun mobile e chi ne ha ricevuti solo una parte. La società Fiditalia rimborserà chi non ha ricevuto nulla e agli altri propone una riduzione forfettaria del 10% del finanziamento. Naturalmente si invitano i consumatori a non accettare quest'offerta se il danno da loro subito è maggiore del 10%.

Aiazzone, pur sapendo di essere sull'orlo della bancarotta, ha perseverato ad ad ingannare i consumatori vendendo loro prodotti che non avrebbero mai ricevuto. Dicevamo che ad oggi risultano circa 3000 consumatori coinvolti nel fallimento di Panmedia, la società torinese proprietaria del marchio Aiazzone; tra questi c'è chi non ha ricevuto alcun mobile e chi, invece, ne ha ricevuti soltanto alcuni. C'è chi ha acceso un finanziamento e chi ha pagato in contanti, direttamente al venditore, una caparra del valore di 200 euro o anche di 1000. Questi casi riceveranno un trattamento differente.

Dall'incontro che si è svolto due giorni fa tra le Associazioni dei consumatori e Fiditalia, la società di credito al consumo con cui la maggior parte dei clienti ha acceso un finanziamento, è emerso che circa 2000 delle 3000 vittime avranno diritto al risarcimento delle rate pagate, poiché non hanno ricevuto alcun mobile. Negli altri casi le consegne sono state parziali e per 541 consumatori non ci sono i presupposti per la restituzione delle rate né quelli per una rinegoziazione del finanziamento.

Rimangono 500 persone che dovrebbero restare scoperte forse perché non hanno ancora mandato nessuna lettera di reclamo o perché non riescono a dimostrare il danno subito. Ma si ricorda che l'onere della prova non grava sui consumatori, sarà pertanto Panmedia che tramite le bolle di consegna, ha la documentazione necessaria per valutare le singole posizioni. Per i casi di consegne parziali, dicevamo, Fiditalia ha proposto un'alternativa: l'abbattimento del 10% dell'importo totale del finanziamento. Ma questo non può essere valido per tutti i casi; cioè se un consumatore ha subito un danno maggiore del 10% è giusto che gli venga rimborsato il reale valore di tutti i mobili non consegnati. Si invita, chi si trovasse in tale situazione, a rivolgersi ai legali dell'Associazione.

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