mercoledì 16 marzo 2011

BIBITE: UNC RICHIEDE CHIARIMENTI SULLA PRESENZA DI “CARAMELLO”

“Quali controlli vengono effettuati per verificare che nelle bibite commercializzate sul mercato non vi sia più di un ‘caramello’?” E’ quanto si chiede Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), annunciando di aver chiesto formalmente alle aziende produttrici di bevande dei chiarimenti al riguardo.

“Di recente -spiega Dona- l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha valutato la sicurezza dei quattro ‘caramelli’ utilizzati come coloranti nella produzione di bibite, definendo le dosi accettabili giornaliere di ognuno. Seppur la presenza contemporanea dei quattro ‘caramelli’ all’interno della stessa bevanda sembra essere probabile -prosegue il Segretario generale dell’UNC- nelle etichette dei vari prodotti commercializzati sul mercato si rinviene di norma la presenza di un solo caramello e talvolta non è neanche specificato di quale dei quattro ‘caramelli’ si tratti”.

“In questo modo -incalza Massimiliano Dona- il consumatore riceve un’informazione incompleta e non è messo nelle condizioni di valutare se la sostanza è presente nella bibita entro i limiti stabiliti. Per questo abbiamo chiesto formalmente alle aziende del settore di fornire informazioni sulle attività di controllo che svolgono per verificare la presenza contemporanea di più ‘caramelli’ e di effettuare una stima della dose accettabile giornaliera di questo colorante fornita con il consumo di bibite”.

“La nostra segnalazione -conclude Massimiliano Dona- è stata inviata anche all’Assobibe (Associazione Italiana tra gli Industriali delle Bevande Analcooliche) perché trasmetta questa richiesta alle altre aziende potenzialmente interessate e perché, in qualità di associazione rappresentativa degli interessi della categoria, si faccia promotrice di iniziative idonee a dissipare le preoccupazioni dei consumatori”.

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