mercoledì 23 febbraio 2011

INFLAZIONE: ISTAT, A GENNAIO BENZINA +11,3%, GASOLIO +15,7%

L’inflazione balza ai livelli massimi dal 2008, facendo segnare un +2,1% su base annua. Sull'accelerazione – spiega l’Istat - pesano i prezzi dei beni energetici non regolamentati: la benzina è aumentata dell’ 11,3% su base annua e del 3,5% su base mensile, mentre il gasolio del 15,7% (+14,5% a dicembre).
“Di questo passo, le tensioni registrate nel settore dei carburanti avranno pesantissime ripercussioni sulle tasche delle famiglie italiane - afferma Casper – Comitato contro le speculazioni e per il risparmio (Adoc, Codacons, Movimento Difesa dei Cittadino e Unione Nazionale Consumatori) - Calcoliamo che, sulla base della situazione attuale, gli incrementi dei prezzi alla pompa avranno ripercussioni pari a 210 euro annui a famiglia: 90 euro per i rifornimenti di carburante, 120 euro per costi indiretti, in particolare bollette energetiche, trasporti e prezzi dei prodotti trasportati”.
Anche in questo caso, entrano in gioco manovre speculative sulle spalle dei consumatori – spiega Casper – Le evidenti tensioni che stanno determinando un rialzo delle quotazioni del petrolio non possono in alcun caso avere ripercussioni così immediate e ingenti sui listini dei carburanti alla pompa, poiché la benzina che viene venduta oggi sulla rete italiana è stata acquistata dalle compagnie petrolifere mesi fa a prezzi decisamente inferiori.
Occorre poi aggiungere che quando benzina e gasolio rincarano in modo così pesante, le ridiscese dei prezzi sono lentissime, anche in presenza di un abbattimento delle quotazioni petrolifere.
Tutto ciò considerato, Adoc, Codacons, Movimento Difesa dei Cittadino e Unione Nazionale Consumatori chiedono alle autorità competenti, Antitrust in testa, di attivarsi per fermare le speculazioni, e rivolgono un appello al Governo affinché studi misure efficaci nel settore dei carburanti, volte a salvaguardare i bilanci delle famiglie, destinate a subire una nuova stangata.

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