lunedì 14 settembre 2009

SMS (SOTTO MENTITE SPOGLIE)

Avete mai provato a mettere un cellulare vicino ad una cassa acustica? sentirete il caratteristico rumore di interferenza.

A cosa è dovuto? Cellulari e antenne del gestore si scambiano tra loro continuamente un segnale di controllo.

Non tutti sanno, però, che gli operatori hanno pensato di fare buon uso di questo interscambio. Infatti gli sms (letteralmente, short message service) vengono inseriti nello spazio libero del segnale di controllo, segnale che viene scambiato a prescindere dalla presenza di un sms da inviare, senza occupare banda maggiore o causare costi aggiuntivi all’operatore telefonico. In pratica, per l’operatore un sms non costa praticamente nulla (forse zero virgola molti zero). Ciò è emerso da un’indagine del professor Keshav Srinivasan, docente di informatica all’Universita’ di Waterloo in Canada, pubblicata da molti giornali, fra i quali il New York Times, ma che i nostri quotidiani italiani hanno preferito non rilanciare.

Già, perché si tratta di una verità abbastanza scomoda: gli operatori telefonici solo nel 2008 hanno guadagnato più di 2 miliardi di euro solo per gli sms, cioè per offrire un servizio che a loro non costa quasi nulla.

La Commissione Europea ha imposto dal 1 luglio 2009 un tetto massimo di 11 centesimi per l’invio di sms fra gli stati membri. Prontamente tutti gli operatori telefonici Italiani, sfruttando la normativa, hanno inviato un sms ai propri clienti, comunicando che dal 1 luglio il costo dei messaggi inviati ai paesi della Comunità Europea e viceversa sarebbe diminuito, guardandosi bene, però, dal precisare che i prezzi degli sms spediti all’interno dei propri confini nazionale, non avranno alcun tetto, perciò potranno essere più cari di quelli inviati da o verso altri paesi europei. Un vero paradosso! Chiaramente poi tutti gli operatori sono usciti con le classiche ed allettanti promozioni “estive” per gli sms, che però sono “a termine” e presto saranno sostituite da tariffe più costose.

Aderire allo sciopero dell’sms indetto per il 1 ottobre non sarà la soluzione, ma un segnale importante in attesa che i nostri operatori telefonici la smettano di fare cartello anche su un prodotto praticamente gratuito.

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