martedì 10 marzo 2009

Ospitiamo volentieri il Comunicato della Libera Associazione Agricoltori di Cremona

Ai Cittadini, consumatori e contribuenti, in questi ultimi giorni si è riaccesa la polemica sulle "Quote latte". Si tratta di un argomento estremamente tecnico e complicato di cui i cittadini e i consumatori difficilmente possono capire le differenze esistenti tra diverse posizioni, molto spesso anche manipolate ad arte.
Ma la questione interessa anche loro in quanto contribuenti. Infatti si deve sapere che le multe del latte che l'Europa ha comminato ai produttori le ha pagate lo Stato italiano e quindi tutti i cittadini.
La questione è che con il decreto in questi giorni oggetto di conversione in legge con cui si vuole chiudere la partita "Quote latte" viene legittimata una situazione inaccettabile tra produttori ligi alla legge e produttori che hanno operato ai limiti e spesso oltre la legge.
Forse con qualche numero riusciamo a spiegarci meglio: Il regime dei tetti massimi di produzione (quote latte) esiste in Italia dal 1983/84.
Dal 1995/96 ha assunto le caratteristiche attuali con l'assegnazione ad ogni produttore della sua quota. Il volume complessivo di latte prodotto è di 104 milioni di quintali. Le produzioni in eccesso di ogni produttore vengono multate.
In questo modo a causa di meno di mille produttori disonesti l'Italia ha accumulato dal 1995 multe per un valore vicino ai due miliardi di euro. Multe che sono state pagate da tutti i cittadini.
Oggi sono rimasti attivi circa 40.000 produttori di latte. Ripetiamo, di questi meno di mille è responsabile dei circa 150 milioni di euro l'anno di multe non pagate dai singoli e che paga lo Stato e quindi tutti i cittadini.
Tutti gli altri allevatori per evitare di pagare le multe hanno investito oltre un miliardo e trecento milioni di euro ( di soldi loro ) in acquisto di quote.
Purtroppo si vuole incentivare l'illegalità e farne ricadere i costi su tutti i contribuenti italiani. E' una situazione che non possiamo accettare.
Per queste ragioni abbiamo deciso la mobilitazione sindacale. Ci scusiamo quindi per eventuali disagi che potremmo arrecare alla cittadinanza ma è una situazione intollerabile.
Libera Associazione Agricoltori Cremonesi

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