mercoledì 7 gennaio 2009

E adesso? E' proprio vero che" a pensar male...(con quel che segue!) ")

“Quello che avevamo previsto prima di Natale si è puntualmente verificato. Ora nella disputa sul gas tra la Russia, che soddisfa circa il 30% del fabbisogno italiano di gas, e l’Ucraina l’Italia può giocare un importante ruolo di mediazione indipendentemente dalle scelte della UE”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, ricordando che l’Authority per l’energia italiana è gemellata con quella ucraina.
“E’ bene ricordare – continua Dona - che il 2 gennaio 2006, durante la precedente grave crisi tra Russia ed Ucraina, che costò agli italiani 400 milioni di euro per compensare i maggiori oneri sostenuti dagli operatori, il calo della fornitura di gas fu del 24 %; oggi invece l’interruzione è completa e mancano all’appello 45 milioni di metri cubi di gas”.
“Siamo certi – conclude Dona - che il Comitato di emergenza e monitoraggio del sistema del gas saprà adottare tutte le misure idonee a garantire la sicurezza energetica del Paese e che l’Autorità per l’energia elettrica e il gas vigilerà per evitare che qualche operatore, allo scopo di realizzare maggiori profitti in una situazione di crisi, cada nella tentazione di prelevare dagli stoccaggi quantitativi di gas superiori a quelli necessari per affrontare le condizioni climatiche effettive”.

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