giovedì 11 settembre 2008

Tanto tuonò che piovve? L'UNC di CR però da tempo offre ai consumatori una qualificata consulenza per evitare danni maggiori a quelli prevedibili...

“Il rincaro del 6 per cento per le bollette del gas ipotizzato da Nomisma Energia è del tutto verosimile e potrebbe rivelarsi anche una stima molto prudente se dovesse allargarsi la crisi che sta interessando la regione del Caucaso”.
E’ quanto dichiara l’Unione Nazionale Consumatori, ricordando che la società Centrica, che controlla British Gas, ha avvertito che la bolletta del gas di una famiglia britannica media potrebbe salire dalle attuali 600 sterline a mille sterline e oltre con un aumento del 70 per cento.
“Non bisogna mai dimenticare - continua l’Unione Consumatori - un aspetto fondamentale della bilancia energetica italiana: il fabbisogno di gas dipende per il 30/35 per cento dal metano russo che arriva in Italia dalla Siberia occidentale passando per l’Ucraina, i cui rapporti con il governo di Mosca sono molto tesi. Cosa accadrebbe per l’Italia se la crisi tra Georgia e Russia si estendesse proprio alla vicina Ucraina, eventualità purtroppo tutt’altro che improbabile nell’attuale scenario geopolitico?”.
“L’aumento della tariffa del gas – conclude l’Unione Consumatori - è il prezzo della nostra debolezza energetica, che sarà possibile affrontare efficacemente solo attraverso la progressiva diversificazione delle fonti di approvvigionamento, la riduzione costante della dipendenza dalle fonti non rinnovabili e massicci investimenti in quelle rinnovabili. Comunque, in una situazione così difficile è prioritario tutelare le fasce più deboli e perciò consideriamo apprezzabile l’iniziativa dell’Eni di versare 200 milioni di euro nel fondo di solidarietà per i cittadini meno abbienti”.

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