lunedì 30 gennaio 2012

Nave Costa: accordo senza precedenti

E’ un accordo senza precedenti quello stipulato tra Costa Crociere e le associazioni dei consumatori per risarcire i passeggeri vittime del naufragio del Costa Concordia, lo scorso 13 gennaio. Si tratta di: più di quarantaquattro milioni di euro a beneficio di 3206 consumatori di tutte le nazionalità; 11 mila euro a testa ai quali si aggiungeranno 3 mila euro di rimborsi, tra il costo della crociera e spese varie. Inoltre, i consumatori danneggiati avrannoimmediatamente il denaro che gli spetta: l’accordo prevede, infatti, che il bonifico dovrà essere fatto entro una settimana dalla firma della quietanza

E’ bene inoltre chiarire che l’accordo non è obbligatorio: il turista che non si riterrà soddisfatto dell’importo concordato potrà rivolgersi ad altri percorsi e naturalmente sarà libero di ricorrere al giudice autonomamente; inoltre si è stabilito che i danni più gravi, come quelli riguardanti le lesioni fisiche, i deceduti e i dispersi, saranno oggetto di separata trattativa vista la delicatezza di queste situazioni.

Infine, una ulteriore vittoria riguarda i turisti che avevano prenotato crociere in giro per il mondo e che, legittimamente, hanno manifestato l’intenzione di annullare il viaggio “per paura”: l’accordo stabilisce la libertà di disdire le prenotazioni con rimborso integrale di quanto pagato (la richiesta va fatta entro il 7 febbraio).

Fonte: www.consumatori.it

giovedì 26 gennaio 2012

App per l'automedicazione

Dal 2008 quando Steve Jobs parlò per la prima volta di App, questa creatura informatica a metà strada tra il vecchio programma per computer e un videogioco, le stesse hanno compiuto una straordinaria evoluzione: oggi contiamo circa 250 mila applicazioni e più di 5 miliardi di download. Dallo schermo del nostro telefonino possiamo calcolare le rate del mutuo, imparare a risparmiare e consultare il conto bancario, ma anche riconoscere il titolo di una canzone, cercare il ristorante più vicino e geolocalizzare i nostri amici; non poteva, dunque, mancare un’applicazione per aiutare l'utente ad orientarsi nel mondo delle patologie più comuni ed essere informato su cosa siano i farmaci senza obbligo di ricetta.

L'App per l'automedicazione e' stata creata dalla nostra Unione, in collaborazione con Anifa, per aiutare l'utente ad orientarsi nel mondo delle patologie più comuni ed essere informato su cosa siano i farmaci senza obbligo di ricetta. In poco meno di due mesi l’applicazione per smartphone realizzata ha raggiunto un boom di click, collocandosi ai primi posti tra le app più scaricate.
E' scaricabile gratuitamente e consente, attraverso alcune semplici modalità di ricerca, di consultare (nella sezione “disturbi”) un elenco dei piccoli malesseri più diffusi, mettendo a disposizione anche una ricerca per sintomi. Nella sezione “farmaci” è invece possibile leggere un elenco di categorie terapeutiche e dei corrispondenti principi attivi.

Scarica l'App Automedicazione

Fonte: www.consumatori.it

martedì 24 gennaio 2012

BLOCCO DEI TIR - Dal fruttivendolo come in gioielleria!

“I consumatori non devono pagare per la protesta, seppur legittima, degli autotrasportatori”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), riferendosi al blocco dei tir che sta paralizzando l’Italia.

“Il trasporto delle merci nel nostro Paese -ricorda Dona- avviene quasi completamente su gomma mediante camion attrezzati con celle frigorifere o comunque in modo tale da garantire il mantenimento di buone condizioni di commestibilità per tempi ragionevoli. Le attuali agitazioni dei camionisti hanno di fatto bloccato parte del flusso delle derrate alimentari verso le strutture commerciali e la prima conseguenza è quella di una rarefazione degli alimenti in vendita. Se il blocco si protrae per lungo tempo -prosegue il Segretario generale- potrebbe esserci il rischio che alcuni alimenti freschi si guastino e quindi finiscano nella spazzatura”.

“Un altro problema -aggiunge Agostino Macrì, esperto per la sicurezza alimentare dell’ UNC- riguarda la produzione primaria agricola e zootecnica che non può essere arrestata (pensiamo alla produzione delle uova o del latte o alla maturazione della verdura) per cui si corre il rischio di un accumulo non facilmente gestibile nei luoghi di produzione. Peraltro questo problema riguarda soltanto i produttori nazionali perché quelli esteri possono spostare i loro prodotti verso altri mercati. Le stesse aziende alimentari -afferma Macrì- avranno dei problemi sia perché non possono smaltire le loro produzioni attuali, sia perché a lungo andare non avranno materie prime da lavorare”.

“I disagi riguarderanno anche i consumatori -sostiene Dona- non solo, infatti, alcune verdure come le zucchine e i pomodori provenienti dalla Sicilia sono già introvabili, ma il timore è che, una volta ripristinato il sistema, si aggiungano le speculazioni con i prezzi di frutta e verdura che arriveranno alle stelle”.

“Oltre ad appellarci alla correttezza dei negozianti e al senso di responsabilità dei camionisti che non prolunghino più del necessario la protesta -conclude Macrì- consigliamo ai cittadini di preferire i cibi prodotti nei luoghi vicini ed evitare accaparramenti di alimenti che potrebbero andare a male”.

Fonte: www.consumatori.it

giovedì 19 gennaio 2012

Risarcimenti per il naufragio della nave Costa

Il naufragio della nave Costa Concordia a pochi chilometri dalla coste dell’Isola del Giglio è una vera tragedia per cui chi ha sbagliato deve pagare, ma è fondamentale anche garantire i risarcimenti ai consumatori danneggiati.

Le notizie che arrivano dai mercati azionari sono tali da suggerire l’adozione di tutti i necessari strumenti di garanzia nell’interesse delle vittime, a cominciare da sequestri conservati che, si spera, la Magistratura voglia disporre.

Numerose segnalazione sono già giunte alla nostra Unione Nazionale Consumatori; quanti sono rimasti coinvolti nel naufragio possono continuare ad inviarci dati e testimonianze all’indirizzo di posta elettronica consumatoricremona@gmail.com. Inoltre lo sportello è attivo anche per i disservizi causati ai consumatori che avevano programmato crociere che saranno annullate.

Fonte: www.consumatori.it

Autore: Unione Nazionale Consumatori
Data: 16 Genanio 2012


mercoledì 18 gennaio 2012

Niente sconti sui diritti dei consumatori!

“Anche in tempo di saldi il consumatore ha diritto alla garanzia post-vendita!” E’ quanto ricorda Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), commentando le numerose segnalazioni che in questi giorni stanno giungendo agli sportelli dell’Associazione da parte di chi lamenta cartellini poco chiari e il rifiuto di alcuni commercianti nel sostituire il prodotto difettoso, perché venduto a prezzi scontati.

"A quanto pare molti negozianti continuano a fare orecchie da mercante, fingendo di non sapere che sono proprio loro a dover rispondere del difetto di un prodotto, che sia in saldo o che non lo sia, se questo si manifesta entro due anni dall’acquisto. Ecco perché è fondamentale conservare lo scontrino fiscale -sottolinea il Segretario generale dell’UNC- facendone anche una fotocopia per evitare che col tempo l’inchiostro sbiadisca e, all’occorrenza, la nostra prova di acquisto diventi un pezzo di carta illeggibile”.

"E per chi continua ad esporre cartellini non a norma -conclude Dona- ricordiamo che i negozianti sono obbligati per legge ad indicare il prezzo originario, la percentuale di sconto ed il prezzo scontato, così da fornire un'informazione chiara e trasparente al consumatore".

Proprio al tema delle garanzie post-vendita è dedicata parte del progetto “Guarda che ti riguarda!” finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzato dalla nostra Unione in collaborazione con Movimento Difesa del Cittadino, Assoutenti, Codacons e Confconsumatori. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.guardachetiriguarda.it .

fonte: www.consumatori.it

lunedì 16 gennaio 2012

Per lo sviluppo serve una giustizia funzionante

Non bisogna sottovalutare l’importanza di una giustizia funzionante se si spera in un mercato efficiente e quindi nella ripresa dell’economia.
Apprezziamo dunque l’iniziativa contenuta nella bozza di decreto per la concorrenza che riguarda la riforma dell’azione di classe di cui all’articolo 140 bis del Codice del Consumo.

La concorrenza sarà una leva fondamentale per la ripresa economica del Paese solo se sarà rispettosa degli interessi dei consumatori e perché ciò accada non si può prescindere da adeguati strumenti di tutela siano essi pubblici, come sono le Autorità di Garanzia, o privati quale è un ragionevole accesso alla giustizia civile: in tal senso la possibilità di esperire processi collettivi, nei quali gruppi di soggetti danneggiati, spesso per importi che individualmente rivestono scarsa rilevanza economica, è la chiave di volta per riequilibrare la debolezza tra consumatori ed imprese.

Una class action riformata rispetto a quella attuale, che fu scritta sotto dettatura di Confindustria può solo far bene al mercato contribuendo ad espellere le imprese che praticano vere e proprie strategie di abituale scorrettezza nei confronti dei cittadini. L’azione di Governo, dunque, in questo percorso di revisione dell’azione di classe avrà il sostegno dell’Unione Nazionale Consumatori nella convinzione che lo strumento attualmente disponibile è di fatto inutilizzabile, come dimostrano le poche procedure fin qui attivate anche ad opera della nostra stessa organizzazione.

Fin dall’entrata in vigore dell’articolo 140 bis del Codice del Consumo, l’Unione Nazionale Consumatori ha promosso l’iniziativa del sito “classaction.it ” sul quale sono disponibili notizie sui procedimenti attualmente attivati dalle associazioni dei consumatori.


Fonte:
www.consumatori.it
Autore: Unione Nazionale Consumatori
Data: 12 gennaio 2012

mercoledì 11 gennaio 2012

Mozzarelle blu

La comparsa della colorazione blu delle mozzarelle è un fenomeno che si verifica in modo episodico e che desta allarme nei consumatori. I formaggi, nella maggior parte dei casi, prima di essere consumati, subiscono un processo di stagionatura che avviene grazie all’azione di microrganismi che trasformano lentamente alcuni costituenti del latte migliorandone la caratteristiche organolettiche e consentendone una conservazione per tempi prolungati.

Alcuni formaggi, come la mozzarella, vengono consumati freschi e non subiscono nessun processo di maturazione. Ovviamente non si tratta di prodotti sterili, ma in essi si trovano molti microrganismi, come i lattobacilli, che una volta ingeriti, possono anche avere una azione “probiotica” e quindi essere utili al nostro organismo. E’ importante che nella caseificazione vengano rispettate rigorose norme igieniche tali da impedire che nei formaggi siano presenti microrganismi potenzialmente dannosi per la salute dei consumatori. Fortunatamente, grazie anche ad una buona organizzazione dei caseifici, i casi di formaggi contaminati sono rari.

In modo saltuario si verifica il fenomeno delle “mozzarelle blu” cosi chiamato perché all’apertura della confezione i formaggi assumono una colorazione bluastra che ovviamente desta preoccupazione. Il fenomeno è dovuto alla presenza di microrganismi che sviluppandosi producono dei pigmenti di colore blu. Il fenomeno non è visibile nelle mozzarelle molto fresche, ma si manifesta dopo qualche giorno di conservazione. Questi microrganismi, ed in particolare lo Pseudomonas fluorescens, sono piuttosto diffusi nell’ambiente, per cui in condizioni igieniche non ottimali possono essere presenti anche nel formaggio. Si tratta comunque di microrganismi ritenuti privi di patogenicità per l’uomo e quindi i formaggi che ne fossero contaminati, non sono pericolosi per i consumatori e la colorazione blu è comunque un segno di un sistema di produzione che presenta delle anomalie ed anche di un sistema di conservazione non del tutto adeguato. Un aspetto da tenere in considerazione è che molto del latte bovino impiegato per la produzione delle mozzarelle è di importazione. La contaminazione quindi potrebbe essere all’origine ed accentuarsi durante il trasporto per cui il rischio di colorazioni anomale è maggiore. Il fenomeno delle colorazioni anomale sembra essere privo di pericoli per i consumatori, ma questo fatto non è sufficiente per considerare commestibili le mozzarelle blu.

Si raccomanda quindi di acquistare e consumare prodotti prima della data di scadenza e, nel caso della verifica di anomalie al momento dell’apertura delle confezioni, di segnalarle sia ai rivenditori che alle autorità di controllo ed in particolare ai Servizi di Prevenzione della ASL di competenza. Nel caso di eventuali contestazioni è importante mettere a disposizione anche la confezione in cui è riportata la data di scadenza e, se possibile, conservare lo scontrino di acquisto. Per il latte ed i prodotti derivati non esiste l’obbligo di etichettarne la provenienza, ma risalendo ai caseifici, tramite la documentazione di trasporto del latte utilizzato, è possibile sapere con sufficiente esattezza l’origine geografica. La segnalazione di anomalie nei prodotti finiti è molto utile ai fini preventivi in quanto consente di individuare eventuali punti critici nelle filiera di produzione e di eliminarli.

Roma, 9 gennaio 2012

Dal Blog www.sicurezzalimentare.it dell'Unione Nazionale Consumatori