l'anno 2009 lo ricorderemo come l'anno delle grandi battaglie sui temi dei diritti dei contribuenti, ma anche come l'anno di iniziative significative realizzate, come l'istituzione dello Sportello Utenti Bancari al fine di assistere e sostenere tutti i contribuenti che si interfacciano con gli Istituti Bancari; l'adesione al movimento civicratico italiano e l'adesione, di tanti Comitati spontanei di cittadini, alla nostra Organizzazione. Il 2009 verrà, purtroppo, ricordato anche per la forte crisi economica-finanziaria che ha colpito il nostro Paese. Crisi che ha messo in ginocchio milioni di cittadini italiani che non hanno potuto far fronte ai tanti debiti contratti e alle tante imposte da pagare. L'amarezza più grande, è sicuramente la mancata lotta all'evasione fiscale che il Governo doveva portare avanti per alleviare il peso della crisi nelle case di tutti gli italiani. Per la nostra organizzazione, il 2009 rimarrà l'anno della crescita, grazie all'impegno quotidiano profus o dai nostri delegati e, grazie alle innumerevoli iniziative e battaglie in cui ci siamo impegnati. Nel 2009 siamo riusciti ad allargare la nostra famiglia istituendo nuove delegazioni in tutto il Territorio Nazionale. Questo è motivo di grande Orgoglio per tutti noi. Carichi del nostro entusiasmo, convinti delle nostre battaglie e spinti dalla forza di migliaia di persone che ci sostengono, nel 2010 continueremo ad essere al fianco dei contribuenti italiani proponendo idee nuove con un forte impegno civile per fare dell'Italia un Paese più giusto. Nel 2010 ci aspettano battaglie serie e complicate a partire dalla lotta per la riforma della legge sulla Class Action, a nuove leggi che riformino la giustizia tributaria, il sistema fiscale, la Pubblica Amministrazione e l'amministrazione finanziaria. La battaglia principale sarà quella che dedicheremo alle proposte per una nuova fiscalità quale leva dello sviluppo economico insieme alle tante altre iniziative che quotidianament e tutti voi sollecitate. Ma la nostra lotta sarà puntuale per la liberta' di stampa e per la liberta' su internet. Voglio rivolgere un grazie a tutti i delegati delle sedi territoriali della nostra organizzazione, ai componenti della Presidenza Nazionale, ai componenti della Direzione Nazionale per l'impegno costante e quotidiano che mettono a disposizione di tutti. Un grazie particolare allo staff operativo della Presidenza nazionale che tutti i giorni lavora dietro le quinte per fare sempre più grande la nostra e la vostra Organizzazione e un grazie a tutti i Contribuenti e alle migliaia di nostri iscritti. E' un orgoglio rappresentare le idee dell'Italia Giusta e a noi ci piace farlo. Siamo accanto a tutti Voi per difendere i Vostri diritti e la nostra Costituzione Repubblicana. La Federcontribuenti nel 2010 chiede che il Parlamento vari riforme condivise nel rispetto dei ruoli istituzionali. Nel 2010 lavoreremo come sempre, credendo in cio' che facciamo e cercando di fare la nostra parte perché l'Italia superi la crisi e ritrovi la giusta concordia e unità. Auguri e Buon Anno.
Il Presidente di Federcontribuenti Carmelo Finocchiaro
giovedì 31 dicembre 2009
SALDI: non tutti i prodotti devono essere scontati
Stiamo attenti ed in caso di dubbio...chiedeteci chiarimenti!
Durante i saldi, che sono imminenti, spesso sorgono discussioni con i consumatori in molti negozi perché non tutti i prodotti sono scontati. Premesso che ogni negoziante è libero di fare o non fare i saldi (ma, se li fa e mette il relativo cartello, deve rispettare le regole), l’Unione Nazionale Consumatori chiarisce a tale proposito che l’art. 15 del decreto legislativo n. 114/1998 ha stabilito che i saldi “riguardano i prodotti, di carattere stagionale o di moda, suscettibili di notevole deprezzamento se non vengono venduti entro un certo periodo di tempo”. Ciò significa, in pratica, che il negoziante può decidere di vendere a prezzo pieno una parte dei prodotti del negozio. Anche le vendite promozionali possono essere effettuate “per tutti o una parte dei prodotti merceologici”. Soltanto le vendite di liquidazione devono essere effettuate dal dettagliante al fine di vendere “tutte le proprie merci”, mentre le vendite sottocosto possono riguardare solo 50 prodotti
Durante i saldi, che sono imminenti, spesso sorgono discussioni con i consumatori in molti negozi perché non tutti i prodotti sono scontati. Premesso che ogni negoziante è libero di fare o non fare i saldi (ma, se li fa e mette il relativo cartello, deve rispettare le regole), l’Unione Nazionale Consumatori chiarisce a tale proposito che l’art. 15 del decreto legislativo n. 114/1998 ha stabilito che i saldi “riguardano i prodotti, di carattere stagionale o di moda, suscettibili di notevole deprezzamento se non vengono venduti entro un certo periodo di tempo”. Ciò significa, in pratica, che il negoziante può decidere di vendere a prezzo pieno una parte dei prodotti del negozio. Anche le vendite promozionali possono essere effettuate “per tutti o una parte dei prodotti merceologici”. Soltanto le vendite di liquidazione devono essere effettuate dal dettagliante al fine di vendere “tutte le proprie merci”, mentre le vendite sottocosto possono riguardare solo 50 prodotti
mercoledì 30 dicembre 2009
BANCHE: basta furbate!
Per fortuna addesso c'è l'Arbitro Bancario-Fianaziario a cui si può ricorrere con solo 20 Euro!
“Lo avevamo denunciato più volte (anche alla stampa in un comunicato del 29 maggio scorso) ed ora è arrivata la triste conferma dell’Antitrust: le nuove commissioni introdotte dalle banche in sostituzione del ‘massimo scoperto’ possono arrivare a costare fino a 15 volte di più rispetto alla vecchia clausola”. E’ quanto dichiara l’Unione Nazionale Consumatori, commentando la segnalazione dell’Autorità della concorrenza e del mercato a Governo, Parlamento e Banca d’Italia.
“E’ inaccettabile -dichiara Massimiliano Dona- che le grandi lobbies continuino indisturbate ad aggirare la legge utilizzando scaltri espedienti e beffandosi dei consumatori, anello debole della catena. Purtroppo i fatti dimostrano che le multe esemplari non riusciranno a dissuadere gli istituti bancari dai comportamenti scorretti e la reintroduzione, con diversa terminologia, di balzelli ancor più penalizzanti per i cittadini, ne è la dimostrazione”.
“Per questo attendiamo l’entrata in vigore della azione di classe prevista per il prossimo 1 gennaio grazie alla quale -conclude Dona- avremo uno strumento in più per batterci con le dovute energie, affinché venga tutelato il diritto dei cittadini a correttezza e trasparenza. E non escludiamo che una delle nostre prime class-action non sia proprio quella contro le banche”.
“Lo avevamo denunciato più volte (anche alla stampa in un comunicato del 29 maggio scorso) ed ora è arrivata la triste conferma dell’Antitrust: le nuove commissioni introdotte dalle banche in sostituzione del ‘massimo scoperto’ possono arrivare a costare fino a 15 volte di più rispetto alla vecchia clausola”. E’ quanto dichiara l’Unione Nazionale Consumatori, commentando la segnalazione dell’Autorità della concorrenza e del mercato a Governo, Parlamento e Banca d’Italia.
“E’ inaccettabile -dichiara Massimiliano Dona- che le grandi lobbies continuino indisturbate ad aggirare la legge utilizzando scaltri espedienti e beffandosi dei consumatori, anello debole della catena. Purtroppo i fatti dimostrano che le multe esemplari non riusciranno a dissuadere gli istituti bancari dai comportamenti scorretti e la reintroduzione, con diversa terminologia, di balzelli ancor più penalizzanti per i cittadini, ne è la dimostrazione”.
“Per questo attendiamo l’entrata in vigore della azione di classe prevista per il prossimo 1 gennaio grazie alla quale -conclude Dona- avremo uno strumento in più per batterci con le dovute energie, affinché venga tutelato il diritto dei cittadini a correttezza e trasparenza. E non escludiamo che una delle nostre prime class-action non sia proprio quella contro le banche”.
ENERGIA: C’è poca concorrenza nel mercato del gas
Per fortuna...Altrimenti saremmo al caos totale!
Roma, 30 dicembre – “Il mercato del gas è stato liberalizzato nel 2005, ma c’è ancora poca concorrenza: è importante quindi che l’Autorità per l’energia abbia avviato insieme all’Antitrust un’indagine per monitorare le modalità e le condizioni di approvvigionamento del gas destinato ai consumatori italiani”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, esprimendo viva soddisfazione per l’attività che sta svolgendo l’Autorità per l’energia elettrica.
“In Italia -prosegue Dona- il ruolo ancora dominante dell’Eni e la carenza di stoccaggi e di infrastrutture per importazioni maggiormente diversificate rendono il settore del gas naturale «ancora particolarmente legato ad onerose problematiche ed inefficienze da non vero mercato»”.
“Un primo passo -conclude Dona- è stato già fatto grazie all’Autorità per l’energia che ha ridotto le oltre 2.000 diverse tariffe del gas a soltanto 6: ora è necessaria una tariffa unica nazionale”.
Roma, 30 dicembre – “Il mercato del gas è stato liberalizzato nel 2005, ma c’è ancora poca concorrenza: è importante quindi che l’Autorità per l’energia abbia avviato insieme all’Antitrust un’indagine per monitorare le modalità e le condizioni di approvvigionamento del gas destinato ai consumatori italiani”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, esprimendo viva soddisfazione per l’attività che sta svolgendo l’Autorità per l’energia elettrica.
“In Italia -prosegue Dona- il ruolo ancora dominante dell’Eni e la carenza di stoccaggi e di infrastrutture per importazioni maggiormente diversificate rendono il settore del gas naturale «ancora particolarmente legato ad onerose problematiche ed inefficienze da non vero mercato»”.
“Un primo passo -conclude Dona- è stato già fatto grazie all’Autorità per l’energia che ha ridotto le oltre 2.000 diverse tariffe del gas a soltanto 6: ora è necessaria una tariffa unica nazionale”.
martedì 29 dicembre 2009
TODOMONDO: come ottenere il rimborso
Anche se non attualissimo, pensiamo sempre utile ed interessante
“I consumatori che hanno acquistato un pacchetto turistico e/o un viaggio Todomondo possono presentare la ‘domanda di insinuazione al passivo del fallimento’ per ottenere il rimborso entro il 1° gennaio 2010”. E’ quanto rende noto l’Unione Nazionale Consumatori, commentando la dichiarazione di fallimento del tour-operator emessa dal Tribunale di Genova.
“La domanda -prosegue l’Unione Consumatori- deve essere inviata a mezzo lettera raccomandata A/R al Tribunale Ordinario di Genova, allegando alla stessa: copia del contratto di acquisto; copia della fattura e/o ricevuta fiscale dell’avvenuto pagamento; eventuale lettera di messa in mora, inviata al tour-operator”.
“Ricordiamo -conclude l’Unione Nazionale Consumatori- che i crediti vantati verranno iscritti in coda a tutti quelli muniti di garanzia (come, ad esempio, quelli dei lavoratori)”.
“I consumatori che hanno acquistato un pacchetto turistico e/o un viaggio Todomondo possono presentare la ‘domanda di insinuazione al passivo del fallimento’ per ottenere il rimborso entro il 1° gennaio 2010”. E’ quanto rende noto l’Unione Nazionale Consumatori, commentando la dichiarazione di fallimento del tour-operator emessa dal Tribunale di Genova.
“La domanda -prosegue l’Unione Consumatori- deve essere inviata a mezzo lettera raccomandata A/R al Tribunale Ordinario di Genova, allegando alla stessa: copia del contratto di acquisto; copia della fattura e/o ricevuta fiscale dell’avvenuto pagamento; eventuale lettera di messa in mora, inviata al tour-operator”.
“Ricordiamo -conclude l’Unione Nazionale Consumatori- che i crediti vantati verranno iscritti in coda a tutti quelli muniti di garanzia (come, ad esempio, quelli dei lavoratori)”.
martedì 22 dicembre 2009
TV: la rapina del canone Rai
INCREDIBILE...MA VERO E SCANDALOSO!
“Soltanto il cinismo può indurre ad aumentare il canone Rai, l’unica tariffa che non è mai diminuita, quando centinaia di migliaia di utenti disagiati non possono ricevere i segnali televisivi perché non hanno potuto comprare il decoder”. E’ la protesta dell’Unione Nazionale consumatori secondo la quale i possessori dei televisori senza decoder dovranno continuare a pagare il canone anche se gli apparecchi sono inutilizzabili.
“Ciò a causa di un regio decreto di re Emanuele III del 1938 che ha stabilito l’obbligo del pagamento anche se l’apparecchio è inutilizzabile e perfino se si trova in una zona ove, per colpa della Rai, non si ricevono i suoi canali”, dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori.
L’unico modo per non pagare il canone -conclude l’Unione Consumatori- è buttare o regalare il televisore entro il 31 dicembre certificando il tutto con una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
“Soltanto il cinismo può indurre ad aumentare il canone Rai, l’unica tariffa che non è mai diminuita, quando centinaia di migliaia di utenti disagiati non possono ricevere i segnali televisivi perché non hanno potuto comprare il decoder”. E’ la protesta dell’Unione Nazionale consumatori secondo la quale i possessori dei televisori senza decoder dovranno continuare a pagare il canone anche se gli apparecchi sono inutilizzabili.
“Ciò a causa di un regio decreto di re Emanuele III del 1938 che ha stabilito l’obbligo del pagamento anche se l’apparecchio è inutilizzabile e perfino se si trova in una zona ove, per colpa della Rai, non si ricevono i suoi canali”, dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori.
L’unico modo per non pagare il canone -conclude l’Unione Consumatori- è buttare o regalare il televisore entro il 31 dicembre certificando il tutto con una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
giovedì 17 dicembre 2009
CAPPE DA CUCINA: un codice di condotta su aspirazione e rumorosità
anche se può sembrare marginale, è pur sempre un problema che merita attenzione!....
“Poter misurare le prestazioni delle cappe da cucina sulla base di valori presentati in modo uniforme, chiaro e facilmente comparabile è un importante elemento di valutazione per i consumatori”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la sottoscrizione, su base volontaria, di un Codice di Condotta da parte dei produttori associati in Ceced (Europa) e in Ceced Italia (Associazione Nazionale Produttori di Apparecchi Domestici e Professionali).
“E’ apprezzabile -prosegue il Segretario generale- l’impegno preso dai principali produttori italiani ed europei di cappe da cucina nel condividere le stesse modalità di dichiarazione delle caratteristiche dei loro prodotti; il Codice è già in vigore e riguarda tutto il materiale informativo che dovrà essere uniformato dal 1° gennaio 2010. Regola, in particolare, le dichiarazioni sulla portata di aspirazione e rumorosità delle cappe, nell’intento di fornire ai cittadini parametri di valutazione chiari e coerenti”.
“L’autoregolamentazione -conclude Dona- si conferma una buona strada che va nella direzione di una maggiore trasparenza delle aziende nei confronti dei consumatori, troppo spesso fuorviati, nelle loro scelte di consumo, da informazioni poco chiare e difficilmente comprensibili”.
“Poter misurare le prestazioni delle cappe da cucina sulla base di valori presentati in modo uniforme, chiaro e facilmente comparabile è un importante elemento di valutazione per i consumatori”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la sottoscrizione, su base volontaria, di un Codice di Condotta da parte dei produttori associati in Ceced (Europa) e in Ceced Italia (Associazione Nazionale Produttori di Apparecchi Domestici e Professionali).
“E’ apprezzabile -prosegue il Segretario generale- l’impegno preso dai principali produttori italiani ed europei di cappe da cucina nel condividere le stesse modalità di dichiarazione delle caratteristiche dei loro prodotti; il Codice è già in vigore e riguarda tutto il materiale informativo che dovrà essere uniformato dal 1° gennaio 2010. Regola, in particolare, le dichiarazioni sulla portata di aspirazione e rumorosità delle cappe, nell’intento di fornire ai cittadini parametri di valutazione chiari e coerenti”.
“L’autoregolamentazione -conclude Dona- si conferma una buona strada che va nella direzione di una maggiore trasparenza delle aziende nei confronti dei consumatori, troppo spesso fuorviati, nelle loro scelte di consumo, da informazioni poco chiare e difficilmente comprensibili”.
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